Una punizione era proprio quello che mi mancava per celebrare lo splendido anno scolastico che sto consumando qui. Fortunatamente, oggi ho scoperto il corso di letteratura che diventerà l'unica ora per cui valga la pena venire a scuola.
E comunque sembra che tutto sia indirizzato a farmi passare del tempo con Cameron.
È strano il suo comportamento nei miei confronti. I primi giorni mi ha fatto insinuare che fosse uno dei più stronzi sulla terra, ma nell'ultimo periodo mi sono ricreduta.
C'è ancora però qualcosa che non mi convince, più passo il tempo con lui e più divampa la mia voglia di sapere che cosa sia successo tra lui e Luke.
<<Nicole, ma mi stai ascoltando?>> urla Claire che sta fissando da diverso tempo il suo pranzo con aria disgustata.
<<Sì..si, sono qui, dicevi a proposito di Austin?>>
<<Non è importante adesso, a cosa stai pensando?>>
<<Niente, è che sono solo soprappensiero per quella stupida punizione, e la cosa peggiore è che non ho neanche potuto avere la possibilità di appellarmi per far valere la mia ragione>>
<<Sì..immagino, Ashley è abituata a fingere, e quando lo fa è davvero brava. Ma pensa al lato positivo, starai con Cameron, no?>> continua poi Claire con uno sguardo fin troppo malizioso.
<<Claire, te l'ho già detto, tra me e Cameron non ci sarà nulla. È solo una punizione, una stupida punizione>>
<<Okay, come vuoi. Ma da quando ti ha riportato a casa sabato sera ha cominciato ad assumere atteggiamenti strani, insomma, non da Cameron. Era perennemente sorridente e mi ha persino fatto un complimento vero, quando di solito l'unico apprezzamento che mi ha mai rivolto è stato 'oggi sei meno rompicoglioni del solito'"
Sorrido e continuo a cercare di farmi piacere il polpettone che ci hanno servito oggi, anche se è praticamente immangiabile.
L'unico motivo per cui Cameron era particolarmente felice, era perché si era finalmente liberato di Ashley e in questo modo avrebbe potuto spassarsela quella sera stessa. Sarà stato sicuramente così, non posso credere che sia stato per me.
Finisco il mio pasto e la conversazione con Claire e mi dirigo velocemente in palestra, non credo aspetterò Cameron che probabilmente se la darà a gambe levate. Prima finisco, e prima potrò tornare a casa.
In questa settimana avrei potuto ottimizzare il tempo visto che non mi è concesso allenarmi.
Sarebbe stronzo da parte di Cameron lasciarmi a pulire da sola, con la caviglia dolorante, ma in fondo è Cameron, e una cosa del genere da lui me la aspetterei.
Entro nello sgabuzzino per cercare di procurarmi il necessario per pulire e quasi urlo dallo spavento quando trovo Cameron.
<<Finalmente, ti eri persa?>> dice passandosi una mano tra i capelli
<<Purtroppo no, e tu, tu hai deciso di non darmi buca?>>
<<Se ti avessi lasciata sola sarebbe stato un completo disastro>>
Evito la sua ironica gentilezza e dopo aver recuperato quello che mi serve per pulire comincio, cercando il più possibile di non esporre troppo la caviglia.
<<Sei sicura di volerlo fare? Sei messa male>>
<<Sto bene, e poi, se ti lasciassi da solo sarebbe un completo disastro>> dico, e lui non può fare a meno di sorridere compiaciuto.
Ho già detto che ha un sorriso perfetto?
Distolgo il pensiero delle sue morbide labbra che si sono appoggiate sulle mie non meno di qualche giorno fa e continuo concentrandomi a rendere ogni angolo lucente.
Dopo neanche un'ora passata a punzecchiarci e a pulire abbiamo finito e devo dire di essere estremamente fiera del risultato.
Raccolgo le mie cose e vado verso la porta dove c'è già Cameron.
<<Merda, quel coglione del custode ci ha chiusi dentro>> dice irritato
<<Cosa? Ma sono solo le 5 del pomeriggio. Non ci sono allenamenti, o robe varie?>>
Effettivamente noi danzatrici il lunedì ci alleniamo sempre all'esterno, ma presumevo ci fossero altre squadre.
<<No, non oggi. Ci toccherà aspettare un'ora prima che ripassi. E nel caso te lo stessi chiedendo, non potrai chiamare nessuno perché qui i cellulari non prendono>>
Mi arrendo all'idea di poter uscire da questo posto e mi rifugio in un angolo, e sorprendentemente Cameron si posiziona accanto a me, nonostante l'infinito spazio che ci sia qui dentro.
<<Che c'è? I cellulari non prendono e non ci farà male parlare un po'>> dice notando il mio sconcerto.
<<Perché Ashley ti ha incastrato in questa situazione? Insomma, è palese il motivo per cui lo abbia fatto con me, ma con te?>> chiedo improvvisamente lasciandolo leggermente perplesso.
Ho il difetto di essere troppo impulsiva, quindi gli ho chiesto la prima cosa che mi è passata in testa ma che allo stesso tempo mi incuriosisce.
<<Voleva in un certo senso punirmi per averla lasciata, ma quando ha saputo di che tipo di punizione ci spettasse è andata a parlare con la preside, ma senza alcun risultato>>
<<Non è infantile? Pensavo avrebbe fatto di tutto per distruggere me, non che un giorno se la sarebbe presa anche con te>>
<<Sì, è infantile. Ma Ashley ha imparato ad accettarmi e a starmi vicino, nonostante tutto>>
<<Pensi di ritornarci insieme?>>
<<No, assolutamente. Le voglio bene, ma non la amo, e per quanto mi piaccia scoparla a lei piacerebbe che fosse una cosa seria. E non lo sarebbe mai>>
<<E perché le vuoi tanto bene? Come fai a tollerare i suoi comportamenti se non la ami?>>
<<Credimi, non li tollero, semplicemente li evito. Ho capito di non amarla soltanto quando mi sono reso conto che con lei i periodi bui erano solo meno bui, ma non c'è mai stato il sole>>
Vorrei tanto sapere cosa ci sia di tanto oscuro nel suo passato, ma mi trattengo. Ho già fatto un sacco di domande e non sono sicura la prenderebbe bene.
<<È una bella metafora, però ricorda sempre che il sole di ognuno di noi è se stesso, è solo una parte più nascosta e poco espansiva. Non è un ragionamento egoistico, sei tu il sole, hai solo bisogno di qualcuno che
riesca a trovarlo e lo faccia sorgere>> dico con estrema fierezza e lui sembra apprezzare quello che ho appena detto, tanto che continua a fissarmi e ad avvicinarsi a me.
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Holding on to you
أدب المراهقينNicole è una 16enne di origini americane, con una passiona smisurata per la danza. La sua vita è sistematicamente perfetta: ottimi voti a scuola, discreta popolarità, amiche sempre presenti e uno dei ragazzi più gettonati di tutta quanta San Francis...