CAPITOLO 33

33 3 0
                                    

Ho bisogno espressamente di rimanere fuori almeno due minuti in più del solito, sono sicura che quando entrerò, come suo solito Ashley ronzerà intorno a Cameron e non so come potrei prenderla.

Non dovrei essere gelosa, giusto? Infondo non so nemmeno in che situazione siamo.

Mi appoggio all'armadietto noncurante del fatto che probabilmente il professore sarà già in aula. Non ho mai ritardato, quindi penso che non sarà un problema la mia prima volta.

I corridoi sono vuoti e mi rilasso chiudendo gli occhi per un secondo e respirando intensamente.

Delle braccia fin troppo familiari mi avvolgono in vita e le labbra carnose e irresistibili di Cameron si posano sulle mie provocandomi una sensazione estremamente piacevole.

Mi stacco per un attimo ma lo sento mugolare per farmi intendere che non aveva alcuna intenzione di interrompere il bacio.

<<Cam..ci potrebbe vedere chiunque>> dico subito

<<E chi? Il custode? Non fare la guastafeste>>

Lo prendo per la maglietta e lo accontento anche se per l'ennesima volta il pensiero di cosa siamo realmente noi due mi tormenta.

Ho sempre avuto il controllo della situazione, e stranamente anche se questa volta non lo ho non sto impazzendo. È stata proprio la mia voglia di avere tutto sott'occhio a rovinare la mia relazione precedente.

<<Ci andiamo sabato alla festa di John, giusto? Cioè, insomma, io ci vado..ma speravo ci venissi anche tu>> comincio ricordandomi della festa di cui mi hanno parlato diverse persone questa mattina.

<<Assolutamente no. Altra festa di merda, sicuramente>>

<<Ma tu non eri tipo il re delle feste?>> dico nella speranza di convincerlo assumendo allo stesso tempo una faccia troppo dolce da essere delusa.

<<Okay, ci vengo. Ma non mi fare più quella faccia perché potrei non trattenermi dal farti cose sporche>> risponde

Arrossisco di rimando, dovrei ancora imparare ad abituarmi alla schiettezza di Cameron.

E se volesse solo quello? Non posso credere di sentire soltanto io quelle sensazioni quando lo bacio. Non riesco a capire per quale motivo, ma sento che ci sia una forte chimica tra noi.

Ma questo a me non basta, ho bisogno che si apra con me, e che mi racconti di lui, se vuole che affronti realmente Luke.

Le mie paranoie svaniscono quando Cameron mi afferra la mano per entrare in classe. Poco prima di bussare però, mi ritraggo ricordandogli che nessuno sa di questa cosa, e che non ho nessunissima intenzione di venire etichettata come una delle tante ragazze di Cameron.

Fortunatamente il professore ci invita a sedere senza domande invadenti, mentre al contrario Ashley sembra esser diventata rossa dalla collera.

Quella ragazza ha seri problemi di autocontrollo, e dovrebbe smetterla di pensare che sia stata io a portarle via Cameron, perché la verità è che è stato il suo atteggiamento da psicopatica a rovinarla inesorabilmente.

Passo tutta l'ora cercando di concentrarmi sugli esercizi che il professore sta scrivendo sulla lavagna, ma lo sguardo di Cameron perennemente puntato sulla mia direzione mi complica decisamente le cose.

Finalmente dopo diverse ore e un pranzo consumato a scherzare con gli altri e a fingere di non avere voglia di essere vicina a Cameron posso ritenermi libera di andare nel mio posto preferito: la palestra.

La gara sarà il prossimo sabato, ma ovviamente non mi sto riducendo all'ultimo per le coreografie, ogni giorno mi ritaglio uno spazio di tempo e posso ritenermi abbastanza soddisfatta del risultato.

<<Passo a prenderti quando finisci. E..Nicole..okay so che è una stronzata, e che nessuno sa niente di noi, ma questa sera ti va di andare a cena fuori?>> interrompe i miei pensieri Cameron, riempiendomi il cuore di estrema gioia e facendomi dimenticare ogni cosa.

<<Non ci credo..Cameron Dallas che mi invita a cena! Devo controllare quale tra i miei pretendenti mi ha fatto una proposta più convincente>> scherzo, ma al contrario di me lui si infastidisce.

<<Scherzavo ovviamente, però una cosa tranquilla, insomma, sarò appena uscita dagli allenamenti>> continuo poi

<<Hai la fortuna di stare bene anche con uno straccio addosso>>

<<Dov'è finito il Cameron Dallas stronzo che ho conosciuto?>>

<<Non lo so, sto cercando di ritrovarlo>>

Lo saluto con un bacio all'angolo della bocca lasciandolo sbigottito e allo stesso tempo voglioso, ma in un certo senso sono contenta di averlo fatto.

So che avevo promesso che ci sarei andata con i piedi di piombo, ma Cameron ha il potere di farmi perdere ogni briciolo della mia salda razionalità.

Entro nello spogliatoio e come al solito spero di non ritrovare Ashley che vaneggia parlando di quanto le riesca bene la coreografia e di quando siamo inette in confronto a lei, ma il mio desiderio non viene ascoltato e in men che non si dica si posiziona davanti a me con le braccia incrociate.

<<Mi fai passare?>> chiedo, facendole intendere che tanto lo farò comunque.

<<Non così in fretta Collins. So bene che nascondi qualcosa, ma non ho ancora idea di cosa possa essere. Però ti consiglio di stare attenta, perché nulla mi sfugge e anche questa volta ti umilierò come le precedenti>> dice serrando la bocca.

Com'è possibile che già stia sospettando di me e Cameron?

<<Non nascondo niente, adesso lasciami in pace perché ti ricordo che settimana prossima abbiamo una gara e non so tu, ma io ho voglia di vincerla>>

<<Hai la mia coreografia, quella che sarebbe spettata a me. Perciò stai ben attenta, che se non passeremo il turno per colpa tua ti rovinerò seriamente>>

L'ho già sentita troppe volte questa cosa.

La spintono per farmi spazio e dirigermi nell'atrio principale, dove la prof ci aspetta con un'aria più severa del solito.

Le altre mie compagne di squadra mi avevano avvertita che l'ansia nelle settimane prima delle gare in lei sarebbe stata fin troppo evidente, e che avrebbe preteso molto da ognuna di noi.

Non sono preoccupata, a San Francisco ero abituata a ritmi altissimi. Diciamo che fondamentalmente il mio tempo era diviso tra scuola e danza. Jack rientrava nella scuola e ogni tanto di sera, mentre Alexis oltre ad essere una mia compagna di corsi è sempre stata la mia compagna di danza, quindi ho avuto la fortuna di averla sempre vicina a me.

Holding on to youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora