Sto cercando inutilmente di trovare la posizione adatta per dormire. 5 ore di aereo sono davvero parecchie, e le urla dei bambini provenienti da un sedile dietro di me non si conciliano con il mio sonno.
Non vedevo l'ora che arrivasse il momento di partire, insomma, stare a Miami mi piace, Ashley a parte, ma visto che sentivo che le cose a San Francisco stessero cambiando, sentivo l'esigenza di ritornare, anche solo per due giorni.
Dopo quello che è successo ieri, agli allenamenti, oggi ho cercato di evitare il più possibile quella stronza, e in realtà, anche Cameron.
Non mi piace l'effetto che hanno le sue parole su di me, mi fanno sentire fin troppo vulnerabile. Probabilmente oggi, ha cercato di parlarmi ma io non gli ho dato la possibilità.
Non che non avessi voglia di ascoltarlo, ma sento che se avessimo litigato il mio umore sarebbe cambiato completamente e non volevo che questo compromettesse il mio viaggetto di ritorno a casa.
Cerco di addormentarmi su un fianco, ma i miei pensieri non me lo permettono.
Chissà come reagirà Jack quando mi vedrà, magari aspettava soltanto che facessi una cosa del genere e le cose tra noi ritorneranno perfette, come sono sempre state.
Sto insieme a Jack dal primo anno di liceo. Lui è sempre stato il ragazzo più ambito della scuola, e non credevo avrebbe mai notato una ragazza come me. Mi ha notata per la prima volta durante una delle mie prime esibizioni, ed è sempre stato molto carino con me. Mi ha corteggiata, mi è sempre stato vicino anche quando attraversavo dei momenti difficili. È praticamente il contrario di Cameron.
Sono cosi immersa totalmente nei miei pensieri che non mi accorgo che sono già passate 2 ore, quasi la metà del tempo che sono costretta a passare qui.
Controllo il cellulare, per assicurarmi che mia madre arrivi in perfetto orario e scorgo tra i diversi messaggi.
*Da Alexis*
Non pensare neanche minimamente di riposare quando arrivi. Sono solo due giorni e dobbiamo ottimizzare tutto il tempo che abbiamo.Sorrido per la sua capacità di essere chiara e diretta anche nei messaggi.
Non avevo in programma di riposare, anche io ho davvero bisogno di passare del tempo con lei. Le racconterò tutto quello che mi è successo a Miami, specialmente del mio rapporto con Cameron.
Alexis è sempre stata comprensiva con me. Non mi hai mai giudicata, neanche quando qualsiasi altra persona al mondo non avrebbe esitato nel farlo, ed è proprio per questo motivo che è la mia migliore amica.
Non vedo l'ora di vedere il mio fratellino e soprattutto i miei genitori, beh, mia madre. Quello che chiamo padre in realtà non è il mio vero padre. I miei genitori hanno divorziato quando ero troppo piccola per comprenderne il motivo. Non biasimo per nessuna ragione al mondo mia madre, mio padre si prendeva gioco di lei, e l'ha tradita, ma soprattutto non si è curato minimamente di me, quando ci ha lasciate.
Era troppo giovane per essere una mamma single, così, quando ha conosciuto John e se ne è innamorata, non ho opposto alcuna resistenza. Pochi anni più tardi hanno dato alla luce Chase, che è la cosa migliore che potesse succedere.
Chase non è il mio fratellastro, mi considero a tutti gli effetti sua sorella.
Mia mamma, Lise, e zia Anne sono praticamente identiche. È felice che io abbia accolto in quel modo John, ma nonostante tutto, ritiene che prima o poi dovrò essere pronta a incontrare e passare del tempo con mio padre.
Ho sempre rimandato la questione, non mi sento ancora pronta, non voglio ancora affrontarlo.
Appoggio la testa sullo schienale e finalmente riesco a concedermi una dormita.
Quando mi sveglio, faccio appena in tempo a non rischiare di rimanere qui dentro, visto che siamo arrivati.
Mi faccio spazio tra la numerosa gente e riesco finalmente a scendere e prendere i miei bagagli.
Una volta giù, riesco finalmente a vedere la mia famiglia che mi aspetta e mi accoglie a braccia aperte.
<<Nicc, finalmenteee>> urla Chase e si avvicina a me abbracciandomi, permettendomi di accarezzare i suoi morbidi ricci.
<<Tesoro, ci sei mancata tanto, come vanno le cose lì?>> continua mia madre.
<<Mi siete mancati anche voi. Comunque vanno abbastanza bene, la squadra di ballo è realmente fantastica e fra non molto inizierò a partecipare alle prime gare>> rispondo
Passiamo il tempo in macchina ad aggiornarci sull'andamento delle nostre vite e mia mamma continua a raccontarmi di quello che Chase combina ogni giorno a scuola.
È un bambino davvero vivace.
Il traffico non è molto, San Francisco non è Miami e questo lo si capisce anche e soprattutto dalle temperature.
Arriviamo finalmente a casa e devo ammettere che mi è mancato particolarmente questo posto.
Decido di sistemare velocemente la mia roba in camera. Non ne ho portata molto, visto che starò qui soltanto due giorni.
Non appena apro la porta della mia meravigliosa stanza, le braccia familiari di Alexis si accingono al mio collo e non posso fare a meno di ricambiare il caloroso abbraccio di cui avevo bisogno.
<<Sorpresaaa>> urla la mia migliore amica e io sorrido inevitabilmente.
Passiamo le prime due ore del mio ritorno a raccontarci ogni minimo particolare di ciò che è successo nel tempo in cui siamo state lontane. È rassicurante poter finalmente parlare con l'unica persona che ascolta con così tanta attenzione ogni particolare che racconto.
<<Che facciamo stasera? Devo assolutamente architettare qualcosa per sorprendere Jack>> dico poi
<<Sei fortunata. Stasera è stata organizzata una festa di compleanno per Mark, uno dei giocatori della squadra di football. Troveremo tutti lì>> risponde
Non è proprio il massimo fargli una sorpresa durante una festa, ma non posso per nessuna ragione al mondo aspettare domani. Ho bisogno di vederlo, e ho bisogno di capire se provo le stesse cose di sempre per lui.
Non ricordo di essermi mai sentita così attratta da uno sguardo come da quello di Cameron, e sinceramente la cosa mi preoccupa un po'.
Prendo il cellulare per controllare i messaggi e per sperare che qualcuno dei miei amici di Miami mi abbia scritto.
*Da Cat*
Moretta, vedi di tornare presto. Sabato dovrai venire per forza alla festa di Taylor, o ti verrò a prendere con la forza.Ci sarò, tranquilla digito.
C'è un altro messaggio. È di Cameron. Le mani cominciano a tremare e ho paura di leggerlo.
Ma che mi prende?
Scusa per ieri. Sono stato uno stronzo.
Questo messaggio mi tira su di morale. Non so esattamente cosa rispondere, ma ci penserò dopo.
Dovrei iniziare seriamente a prepararmi per questa sera.

STAI LEGGENDO
Holding on to you
Teen FictionNicole è una 16enne di origini americane, con una passiona smisurata per la danza. La sua vita è sistematicamente perfetta: ottimi voti a scuola, discreta popolarità, amiche sempre presenti e uno dei ragazzi più gettonati di tutta quanta San Francis...