È passata una settimana da quando la mamma si è sentita male e le cose qui alle terre sono del tutto cambiate. Ricordo ancora il tono serio e arrabbiato che papà usò contro tutti quei lupi, nessuno pensava che dicesse sul serio, tutti credevano che fosse la rabbia a parlare. Molti presero alla leggere le avvertenze di papà e... se ne sono pentiti.
Ora le terre sono completamente vuote, non si sente più una rista, una voce familiare, delle grida, dei pianti. Nulla. Solo il silenzio che viene riempito dalle nostre chiacchiere. È tutto così... triste. Non ho mai pensato alla possibilità di vivere in terre vuote, senza nessuno con cui parlare se non la mia famiglia. Eppure cerco capirlo, hanno sbagliato a comportarsi in quel modo con noi, sopratutto con mio fratello Dezel. Lui non merita tutto ciò, non merita di portare questo grosso peso sulle spalle. Lo vedo come soffre ogni volta che fissa un punto vuoto e ripensa a ciò che è successo.
La mamma ci ha raccontato che prima queste terre erano proprio come lo sono ritornate ad essere ora: silenziose. Tutti quei lupi le avevano rese più vive ma alla mamma non dispiace per nulla questa calma, sembra farla sentire meglio anche se lei non sembra migliorare ma dice sempre di stare bene. La vedo controllarsi con la magia, bere strani intrugli che lei stessa crea, eppure... sento la sua tosse peggiorare e i suoi movimenti diventare sempre più deboli e meno agili. Sia io che Dezel le stiamo sempre vicino, non vogliamo che si affatichi troppo anche se non ci lascia fare quasi nulla. Ci ripete sempre che ce la fa anche da sola e che non ha bisogno di aiuto.
Papà, invece, da quel giorno, non è più cambiato. È sempre molto serio e impassibile, le poche volte che lo vedo sorridere è quando sta vicino alla mamma e si prende cura di lei. La ama tanto e questo mi riempie il cuore. Ma, purtroppo, ciò non accade spesso. Da quando sono andati via tutti, papà passa molto più tempo lontano dalla tana. Esce la mattina presto e torna la sera molto tardi, anzi, alcune volte non fa ritorno. Le terre sono molto vaste e quando erano abitate non era costretto a controllare tutti i singoli territori se nessuno lo avvertiva di qualcosa di strano. Ora, invece, è costretto a farlo. Tutti i giorni, senza tregua. Da quando è iniziato tutto ciò, siamo io e Dezel ad occuparci delle prede quando lui non torna alla tana e, in quei casi, la cena non è mai sostanziosa. Ormai siamo abbastanza grandi per farlo ma, anche se non fosse così, lo faremmo comunque, la mamma non è nelle condizioni di potersi sforzare troppo.
"Avanti, Dezel! Prima che tramonti il sole." Esco dalla tana.
"Hoxy, Dezel, state atte-"
Mio fratello la ferma. "Si mamma, staremo attenti agli sciacalli. Sta tranquilla, ce lo ripeti sempre e non ne abbiamo mai visto uno."
"Va bene, mi fido di voi."
Ci lascia andare e ci incamminiamo tranquilli. Non abbiamo mai visto uno sciacallo anche se la mamma dice che questo posto ne era pieno molto tempo fa. Forse è papà a sacciarli tutti o forse ancora non si sono resi conto che le terre non sono più protette da tutti quei lupi.
"Hoxy, vieni. Ho trovato una traccia"
Mi volto verso Dezel. "Ti seguo."
Resto dietro di lui e camminiamo silenziosamente, annuso il terreno seguendo quella scia. Arriviamo davanti alla preda: un alce. Lo guardo confusa.
"Dezel! Quella non è una tana di conigli!"
Annuisce. "Lo so, ma solo dei conigli pensi che bastino alla mamma?"
"No... ma non ne abbiamo mai ucciso uno e non ci hanno mai detto come fate! Sai che le loro corna possono essere fatali!"
Lui sospira. "Dobbiamo pur provare. Facciamolo per la mamma."
Lo guardo titubante, lui mi sorride. Sospiro e ci mettiamo in posizione, scattiamo entrambi contro la nostra preda ma essa viene colpita e spinta via da qualcun'altro prima di noi. Ci blocchiamo a guardare la scena. Costui sbrana per un pò la sua vittima poi si volta verso di noi ringhiando e leccandosi il muso sporco di sangue.
"D-Dezel... credo che quello sia uno sciacallo!"
Lui resta al mio fianco e indietreggiamo leggermente. "Resta calma."
"Ma se l'alce era difficile immagina questo! Non sappiamo cosa fare!"
Lo sciacallo si avvicina e apre le fauci pronto per attaccarci. "Non abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci dice cosa fare!" Lo sciacallo scatta verso di noi. "Schiva!"
Sia io che lui ci dividiamo in due lati opposti, lo sciacallo passa in mezzo a noi come una saetta. Ci guarda ringhiando, sta decidendo chi attaccare prima. Si lancia su mio fratello, lui scivola sotto di esso mentre io cerco di colpirlo con qualche magia. I miei colpi vanno a vuoto, è inutile prendersi in giro. Non ne usciremo senza l'aiuto di qualcuno.
"Hoxy, cerca di bloccarlo!"
"Ma come?!"
"Che ne so io! Sei tu la maga qui!"
Provo a usare una magia di protezione come mi ha insegnato la mamma, alzo uno scudo davanti allo sciacallo e esso ci finisce contro. Cerca di sfondarlo.
"Dezel! Che devi fare?! Non resisterò a lungo!"
Cerco di resistere ai colpi, mio fratello non mi risponde si ferma davanti allo sciacallo e lo guarda negli occhi. "Smetti di respirare e lasciati morire."
Lo sciacallo smette di dare colpi al mio scudo, indietreggia e smette di respirare. Dopo poco si lascia cadere a terra con il fiato corto e una continua tosse fin quando non muore. Guardo Dezel, sono arrabbiata. Mi avvicino a lui e lo spingo.
"Che diamine hai fatto?!" Ringhio.
Lui mi guarda. "Che ti prende?! Ci ho salvati!"
"Sai bene che mamma e papà non vogliono che tu usi quel potere! Non sai ancora controllarlo!"
"Beh... papà dice anche alla mamma di restare alla tana senza muoversi, ma lei esce comunque alla ricerca di erbe."
Scuoto il muso. "Non c'entra! Lei sta cercando di guarirsi. Tu non sai controllarlo, rischi di farti del male!"
Dezel mi si avvicina. "Hoxy... non imparerò mai a controllarlo se non ci provo. La mamma è malata e papà non c'è mai, chi può aiutarmi?" Mi osserva, io resto zitta. "Te lo dico io: nessuno. Posso solo esercitarmi. Questa è stata la prima volta comunque." Abbasso il muso, non sono molto convinta di ciò però, in fondo, ha ragione. Non posso dargli torto. Sospiro, lui mi guarda in viso. "Hoxy, però devi promettermi una cosa."
Alzo lo sguardo su di lui. "Cosa?"
"Non devi dirlo a mamma e papà. Ciò li farebbe solo preoccupare e non è il caso. In più non è successo nulla, ci siamo solo salvati da uno sciacallo."
"Lo userai solo se ce ne sarà davvero bisogno?"
Annuisce. "Si."
Scuoto il muso. "Va bene allora. Prometto che non dirò nulla a mamma e papà."
Dezel si avvicina a me e mi abbraccia. "Grazie sorellina."
Ricambio l'abbraccio e poi lo spingo leggermente. "Non esageriamo, abbiamo la stessa età!" Ridacchio.
"Si, ma tu sei più bassa."
Lo guardo offesa. "Ma non è vero!"
Entrambi ridiamo, poi lui si rimette in piedi. "Andiamo... è meglio se cerchiamo dei conigli, per davvero questa volta. La mamma si accorgerebbe che quell'alce non e stata morsa da noi."
Annuisco e lo seguo, troviamo una tana di conigli in poco tempo. Riusciamo a prenderne quattro, ce li carichiamo in spalla e torniamo alla tana, la mamma è stesa al centro di essa e fuori si è ormai fatto buio. Appena sente i nostri passi alza la testa per guardarci.
"Avete fatto più tardi del solito."
Poggiamo i cervi a terra. "Ci abbiamo messo un pò a trovarli."
Sorride leggermente, il suo sguardo è così... triste e stanco. "L'importante è che siate tornati sani e salvi."
Annuisco. "Si, stiamo benone e, finalemente, possiamo riempirci lo stomaco."
"Siete stati davvero bravi, spero che non abbiate avuto a che fare con nulla di pericoloso."
Guardo mio fratello, poi mia madre e scuoto il muso. "Tranquilla mamma, è stato semplice come... respirare."
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La Scintilla: Ovunque tu andrai [COMPLETA]
FantasySEQUEL DE "LA SCINTILLA". "Resterò al tuo fianco. Qualsiasi strada tu scelga di prendere, io sarò lì. Ovunque tu andrai." È passato un mese dalla morte di Roxy ed Horo. Amy e Joel hanno preso il comando delle terre dell'Est, rendendole diverse da qu...