Pensieri contrastanti

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Sono dietro a mio fratello, stiamo continuando a correre senza tregua. Non percepisco più Feg da nessuna parte, penso che la mia magia lo abbia costretto a tornare indietro, sono felice così non avrei voluto che Dezel ordinasse anche a lui qualcosa di brutto. In questo momento non è in sè, non sta ragionando e lo capisco però... non riesco a non essere preoccupata anche per Shaomu e Galen. E se nostro cugino l'avesse uccisa davvero? Quando ritornerà in sè sarà disperato, lui odia uccidere, non voglio nemmeno pensare a come si sentirebbe se scoprisse una cosa simile.

Shaomu ha sbagliato nei nostri confronti, non avrebbe dovuto mentirci, avrebbe dovuto dirci la verità fin da subito. Appena ha scoperto che papà... che lui... è morto. Non doveva nascondercelo, sarebbe stato tutto più semplice se avessimo saputo, non sarebbe finita così. Invece, il modo in cui l'ho scoperto, è stato forse quello più orribile. Sentire quelle parole pronunciate da quell'Orokin con così poco tatto e la tranquillità di Shaomu nel sentirle mi ha spiazzata. Ci fidavamo di lei ma a quanto pare lei non si fidava abbastanza di noi.

Però, ora che ci penso a mente lucida è tutto molto più chiaro, ora capisco perché papà non aveva fatto più ritorno, perché era fermo a Radaluna, perché non aveva espresso alcun desiderio... non poteva. Avevamo la verità sotto agli occhi, siamo solo stati troppo ingenui, troppo convinti del fatto che lui fosse il lupo più forte di sempre che nessuno avesse mai potuto sconfiggerlo. Solo che... nessuno è immortale.

Mi fermo, non posso più correre, sono stanca lo ero già da prima e questa corsa ha solo peggiorato le cose. In più devo cercare di far ragionare mio fratello, è vero, Shaomu ha sbagliato tantissimo nei nostri confronti ma se le avessimo dato modo di spiegare, forse... si sarebbe sistemato tutto. Dezel continua a correre per un pò prima di rendersi conto che io mi sono fermata, si volta verso di me e ritorna indietro. Hanno sbagliato entrambi, nessuno dei due potrebbe essere perdonato ma entrambi hanno agito in un momento di... paura, rabbia. Ora sono entrambi sullo stesso piano.

"Perché ti sei fermata? Dobbiamo continuare ad andare avanti."

Riprendo fiato. "Perché sono stremata e tu stai continuando a correre. Feg non è più dietro di noi."

"Non ne puoi essere sicura, potrebbe trovare un modo per scalare quella lastra di ghiaccio e se restiamo fermi ci raggiungerà."

"Davvero pensi solo a questo?" Lo guardo seriamente.

"E a cos'altro dovrei pensare?" Mi guarda ovvio.

"Forse tu non ti rendi conto di quello che hai fatto."

"Se hai intenzione di farmi la predica, sta zitta."

Ringhio per fargli capire che non sto scherzando. "Era questo il modo sbagliato di usare il tuo potere! Ti sei fatto comandare dalle tue emozioni! Dalla tua Oscurità!"

Lui scuote la testa. "Io ho agito con la mia testa. Se ho fatto quel che ho fatto è perché lo volevo."

"Quindi tu vuoi vedere Shaomu morta e le zampe di nostro cugino sporche del suo sangue?!" Lo guardo in viso. "Non ci credo."

Abbassa lo sguardo per un secondo, poi lo rialza e mi guarda seriamente. "Invece è così, è questo che si merita per averci tenuto nascosta la verità. Nostro padre è morto e lei lo sapeva."

Lo guardo sconvolta. "Ma non lo ha ucciso lei! E ora forse è morta e Galen starà malissimo. Sai che lui odia uccidere, lo sai bene!"

"Per quanto mi riguarda poteva esserne a conoscenza anche lui, proprio come noi eravamo a conoscenza di chi era sua madre."

"Mi sa che la rabbia ti ha fatto diventare stupido, Galen non è in grado di mentire quantomeno di mantenere un segreto!"

Distoglie lo sguardo da me, sa che ho ragione. "Non è più un mio problema."

La Scintilla: Ovunque tu andrai [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora