Famiglia ~ Hoxy

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Sono ore che viaggiamo verso Est, non ce la faccio più... le mie zampe sono stanche. Papà non ha intenzione di fermarsi nanche per un secondo, lui è abituato a camminare tanto, faceva le ronde tutti i giorni quando eravamo a casa. Ma io no, non ce la faccio più e per di più inizio ad avere anche fame. Glielo sto ripetendo da un pò ma sembra che non mi ascolti, o forse fa solo finta. So che vuole allontanarsi il più possibile da quel lupo, ma così consumeremo tutte le energie. Io ci riprovo.

"Papà, possiamo rallentare?... ho fame e non ce la faccio più..."

Dopo questo mio ultimo tentativo carica in spalla anche a me. Sospiro, almeno riposerò. Raggiungiamo una spiaggia, papà guarda l'orizzonte non so cosa cerca di intravedere io non vedo nulla se non il mare e le nuvole che impediscono di guardare più lontano. Prende un lungo respiro.

"Ci fermiamo qui, per ora."

Scendo e prendo mio fratello trascinandolo sotto una palma. Dezel é ancora svenuto, non credo che si riprenderà a momenti. L'effetto dell'antidoto é lento ma sembra efficace. Papà si allontana alla ricerca delle erbe e di qualche preda, torna da noi poco dopo con il bottino. Io accendo un fuoco per riscaldarci, la notte il mare porta aria fredda e a Dezel non fa bene. Non mi allontano da lui neanche per un secondo, vorrei tanto parlare con lui di ciò che è successo. Insieme saremmo riusciti a trovare una soluzione alle nostre domande ma ora lui non può e io mi sento sola. In più quel lupo mi ha riportato alla mente la mamma, mi manca più di ogni altra cosa.

"Vorrei che la mamma fosse qui..." Dico a bassa voce.

"Perché non dormi un pò? Domani dovremo riprendere il viaggio."

Alzo lo sguardo su di lui. Perchè cambia discorso? "Quel lupo che ci ha attaccati... lo conosci?" Gli chiedo.

"No."

E allora perchè conosceva il suo nome? "E perché lo ha fatto?"

"Non lo so."

Continua a non volermi dire nulla... "Incontreremo altri nemici che vogliono ucciderci?" Domando ancora.

"Probabile."

Annuisco, ho capito che non ha molta voglia di parlare. "Ti manca la mamma...?"

"Hoxy, dormi. Resta concentrata su tuo fratello."

"Non hai nemmeno pianto quando é morta." Commento a voce bassa.

"Che hai detto?"

"È-é solo che... io e Dezel abbiamo pianto per tutta la notte, tu invece sei stato calmo. Non parli quasi mai di lei. Almeno ti manca?"

Non parla per un pò, vedo il muso contrarsi, non ringhia per poco. Mi guarda dritta negli occhi, con sguardo serio. "Sta attenta a quello che dici. Non confondere il mio silenzio per indifferenza. Sfoga il tuo dolore come meglio credi, ma lascia me al mio."

Abbasso le orecchie, sono dispiaciuta di aver toccato un argomento così delicato. Solo... non abbiamo mai avuto modo di parlarne con lui, pensavo che... questo potesse essere un buon momento per cercare di capirlo... di capirci. Non dico nient'altro, mi stendo accanto a Dezel e lo abbraccio mettendo il muso nel suo pelo, chiudo gli occhi e lascio che una lacrima scorra lungo il mio muso. Mi addormento così.

Arriva la mattina, papà prende Dezel in spalla e guarda intorno a noi, seguo il suo sguardo e vediamo una montagna. Ripartiamo verso la nostra nuova meta, cammino dietro di lui. Non ho intenzione di parlare, ho già fatto un disastro ieri, non c'é nulla da dire. Vedo Dezel muoversi lentamente sulla schiena di papà, stringe leggermente il suo pelo. Si... forse ha ragione, dovrei almeno chiedere scusa. Chiamo papà nello stesso momento in cui lui chiama me.

"Oh scusa, dimmi tu."

"No no." Risponde. "Inizia tu."

"Volevo chiederti scusa per ieri sera. Ero presa dalla tristezza e non avevo nessuno con cui parlare di come mi sentivo. Di solito parlo con Dezel e lui parla con me, ieri non avevo nessuno..."

"Hai me. Sono tuo padre."

Non so esattamente come rispondere ho paura di ferirlo. "Si, lo so, solo... tu eri sempre in giro o a caccia, non abbiamo passato molto tempo con te. Non siamo mai stati insieme a te per così tanto tempo. I-io non voglio che pensi che non ti vogliamo bene, solo... ecco..."

Mi interrompe. "Si, ho capito. Mi spiace di non essere stato presente nelle vostre vite prima d'ora, ma sappi che non ero lontano perché non vi volevo. Vi amo, siete i miei figli, se stavo lontano era perché dovevo proteggervi. Quello che hai visto da quando siamo andati via da casa, non é nulla. Ci sono molte più cose pericolose di quanto puoi immaginare."

Abbasso la testa. "Me ne sono accorta..."

Rallenta per far si che io mi avvicini a lui. Decide poi di fermarsi e di abbracciarmi. "Tutto ciò che faccio é per proteggervi. Non vi abbandonerei mai, é giusto che tu lo sappia."

"Scusami, papà..." Lo stringo ed inizio a piangere.

Mi dispiace di aver pensato e detto tutte quelle cose cattive su di lui. Io gli ho sempre voluto bene solo... non ho mai potuto dimostrarglielo. Ci serviva questo momento più... intimo fra noi, siamo sempre così seri e attenti che qualcuno non compaia alle nostre spalle che, poche volte, ci siamo abbracciati e abbiamo parlato di noi come una vera famiglia. Io lo so che lui ci ama e che vuole solo proteggerci e se noi a volte ci comportiamo in quel modo è proprio perchè vogliamo fare lo stesso, anche noi lo amiamo e vogliamo proteggerlo. Forse un giorno potremmo ripagare tutto ciò che sta facendo per noi, un giorno risolveremo tutto e questi brutti giorni diventeranno solo un lontano ricordo. Si... deve essere così.

Ci avventuriamo per il bosco, papà dice che lì é più difficile vedere qualcuno ed é ottimo per nascondersi. Poco dopo mi avverte che si sta avvicinando un lupo, ci affrettiamo aumentando il passo. Dobbiamo scalare la montagna, vediamo un sentiero che subito imbocchiamo, pensiamo che sia una via più semplice per la cima. Vediamo un bagliore, forse abbiamo trovato Radaluna... forse la fine del viaggio è proprio su questa montagna, allora dobbiamo sbrigarci, non vedo l'ora di vedere tutto da lassù.

La Scintilla: Ovunque tu andrai [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora