• Capitolo 25

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"Conta come ti guarda non ciò che ti dice."

Mai, come in quel momento, aveva provato così tanta gioia per una cosa così insulsa.
« Ciao, Fanny. »
Filippo le lasciò un bacio sulla guancia, mentre lei lasciava scendere delle lacrime, palesemente di coccodrillo.
Sembravano tutti entusiasti del momento, ma mai come Cheryl che, nonostante fosse arrabbiata profondamente con Filippo, era al settimo cielo per il fatto che Fanny se ne stesse andando.
« Ciao, ragazzi, mi mancherete. »
Lanciò un bacio volante per salutare tutti.
Cheryl ridacchiò, ghignando e senza farsi vedere.
Jade, appoggiata al tavolo al fianco di Cheryl, sbuffò e disse
« Si, certo. »
Filippo chiuse la porta, lasciando la stanza nel silenzio più totale.
« Ciao, ragazzi, mi mancherete, ma soprattutto mi mancherà quello che Irama ha tra le gambe! »
Kyle sventolò le mani come se avesse lo smalto alle dita che deve ancora asciugarsi, cercò di imitare la voce starnazzante di Fanny e tirò in fuori il fondoschiena, per imitare la camminata molto discutibile della bionda.
Jade e Cheryl cominciarono a ridere, mentre Lorenzo intervenne nella scena dopo aver preso un pezzo di fazzoletto, che interpretava un orecchino di Filippo, e portarlo vicino al suo orecchio.
« Mi dispiace, Fanny, devo finire degli affari! »
Jade e Cheryl risero ancor più forte dopo aver visto la strana interpretazione di Filippo da parte di Lorenzo, che era abbastanza ridicolo e non assomigliava per niente al boss.
Quest'ultimo guardava la scena divertito, fumando la sua Lucky Strike, con una mano in tasca ed un piccolo sorriso.
Kyle tirò un sorriso e si avvicinò a Cheryl, la prese per mano, tirandola lontano dal tavolo, e disse
« Hai già fatto un giro nel letto di Irama? »
Cheryl continuò a ridere, appoggiandosi alla spalla muscolosa del ragazzo, consapevole che non si sarebbe retta in piedi se avesse buttato fuori tutte le risate mancate in quel periodo.
Poi accadde l'imprevedibile: la finestra aperta della grande sala fu oltrepassata da tre uomini, apparentemente normali se solo non avessero avuto delle maschere da lupo che gli mascheravano tutto il viso tranne le labbra.
Le pistole strette in mano si puntarono sui Ghosters, ma solo una persone venne presa di mira.
Il corpo di Cheryl era immobilizzato dal braccio forte di uno dei tre uomini e la sua tempia fremeva sotto il contatto con la canna della pistola.
Inutile dire che la sua paura sovrastava ogni limite, soprattutto quando vide Filippo immobile a guardare quello che sembrava il capo del trio, che manteneva la pistola davanti la sua fronte.
Lorenzo, Jade e Kyle si ritrovarono seduti con la schiena al muro, corde ai polsi e alle caviglie con un arma puntata addosso.
« Ciao, Irama. »
Disse l'uomo di fronte a lui.
Gli occhi chiari del ragazzo si spostarono su Cheryl, che temeva che il suo cuore si fermasse da un momento all'altro, stancatosi di battere così forte.
« Dimmi ciò che vuoi ma lasciala stare. »
Cheryl cominciò a pensare se avesse fatto quella richiesta per chiunque del gruppo, arrivando alla conclusione che si, lo avrebbe fatto, ma in quel momento le sembrò molto strano.
D'altro canto, gli altri avrebbero lottato per liberarsi, non che lei non lo fece, ma era impotente.
« Propongo un'altra cosa: ti dirò ciò che voglio, ma lei rimarrà lì finché tu non farai quello che ti dico. »
Filippo lo guardò male, poi fece un cenno con la testa.
« Bene. »
Fece una pausa, poi l'uomo continuò
« Io sono Cartier, capo dei Wolves e odio fare troppi giri di parole, perciò andrò direttamente al dunque: voglio le 10 auto modificate ora. »
Filippo alzò il capo, poi rispose freddamente
« Non sono pronte, ne mancano due.»
Cartier fece spallucce, poi disse, mantenendo ancora la pistola davanti la fronte di Filippo
« Non posso credere che voi Ghosters non abbiate delle auto in più già modificate. »
Filippo annuì, poi disse, scandendo le parole
« Si, ma non sono in vendita. »
« Non le comprerò, infatti, le prenderò e basta. »
Cheryl continuava a guardare Filippo sorreggere solo con le sue due spalle la situazione pesante, e lo avrebbe voluto aiutare se avesse saputo fare o dire qualcosa di opportuno.
« Dov'è il garage? »
Chiese subito dopo l'uomo dalla faccia da lupo, ricevendo in risposta da Filippo uno spostamento del braccio: un movimento elegante, che lo invitava a seguirlo.
Superò i tre ostaggi, ritrovandosi vicino a Cheryl, che teneva le mani strette in un pugno così forte che sentì le unghie perforarle la pelle: paura, solo paura.
La mano calda di Filippo si poggiò sulla sua per un millesimo di secondo, lasciando che il palmo avesse un momento di tregua dal dolore delle unghie.
Era un gesto completamente inaspettato, e sembrò averle detto
"Sta' tranquilla, ci penso io.", e forse avrebbe voluto dirle proprio questo.
« Porta la ragazza con noi, Davies. »
Fu spostata dall'uomo che la teneva stretta, come manteneva la pistola sulla sua tempia.
Seguirono Cartier, che tracciava i passi di Filippo con la pistola puntata sulla nuca del ragazzo.

Criminals  { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora