• Capitolo 30

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"Alcune persone non sono fatte per dirsi addio."

Era lì, nel suo letto, ma non era realmente lì.
Chiunque fosse entrato nella sua stanza avrebbe detto: "Si, è lì".
In realtà, non era lì.
La sua mente era via, chissà dove, chissà tra quali pensieri nuotava, e loro glielo avevano lasciato fare, per evitare di farlà straziare ancor di più.
Non poteva però rimanere lì per sempre, non quando c'era un piano in atto, anche se ancora non era stato avviato.
Il ragazzo arrivò davanti alla porta della camera di Cheryl, bussò e chiese
« Cheryl, sei sveglia? »
La ragazza aprì gli occhi e sospirò
« Si. »
Non poteva mandare via Lorenzo, tantomeno Kyle o Jade, che ancora non si erano fatti vivi.
Entrò con delicatezza, poi si spostò verso il letto, nel quale la ragazza si mosse per sedersi.
« Come stai? »
Le chiese, dopo averle rivolto un sorriso.
Anche lei gli sorrise, ma poi disse
« Seduta, tu? »
Lorenzo sorrise amaramente, poi disse
« Anch'io. »
Le prese la mano subito dopo, poi prese anche aria per parlare
« Ascolta, stiamo cercando un piano per far uscire Filippo dalla prigione. »
Era passata ormai una settimana da quando lo videro dietro lo schermo durante il processo, e Cheryl non aspettava altro che quelle parole.
Si sentì come se qualcuno le avesse preso la mano e l'avesse tirata su come una piuma.
In effetti Lorenzo le teneva la mano in quel momento, cosa che la fece sorridere sin da subito.
« Cosa avete organizzato fino ad adesso? »
Chiese, lasciando Lorenzo sorridere e poi dire
« Nulla, tutta la gang deve esserci e tu ne fai parte. »
Cheryl sembrò rabbuiarsi, forse per il fatto che le avesse ricordato tutto ciò che successe: lei era un incarico dato da suo padre ai Ghosters e che, se non ci fosse stato lui, lei non avrebbe conosciuto persone come quelle.
« Mi dispiace per tutto quello che è successo, ma adesso è come se tutto fosse finito. Adesso sei una Ghoster vera e propria. »
Le disse, alzandosi, seguito a ruota da Cheryl.
Lei gli sorrise e lo abbracciò, poi disse
« Vi voglio bene. »
Non poteva di certo stare a pensare al fatto di essere arrabbiata con loro in quel momento così importante: Filippo doveva ritornare tra di loro e anche subito.
Lorenzo sorrise e la strinse a sé, respirando tra i suoi capelli.
« Andiamo. »

Kyle, per una volta nella sua vita, si era sentito superiore agli altri, ma non perché effettivamente lo fosse, bensì perché solo lui in quel momento aveva capito come salvare il loro amato boss.
« Ricapitolando, dobbiamo studiare il territorio del carcere e poi capire come entrare, usando anche le maniere forti e cercando di non farci mettere dietro le sbarre insieme a Filo? »
Chiese Cheryl, dopo che il rosso presentò il piano.
« Esatto, donna. »
Schioccò le dita e le puntò verso Cheryl, che sorrise divertita.
« Quando inizieremo? »
Jade aveva ascoltato fino a quel momento, in cui cominciò a parlare.
« Domani mattina andremo davanti alla prigione sotto copertura. »
Rispose Kyle.
« Quanto ci metteremo a studiare ogni singolo angolo della prigione? »
Chiese Lorenzo, appoggiandosi al tavolo.
Prima che Kyle potesse dargli una risposta, Cheryl chiese
« Come facciamo ad esplorare la zona interna del carcere e come facciamo a capire dove lo tengono prigioniero? »
Kyle rimase solo un momento interdetto, poi disse
« Potremmo metterci dalle due alle tre settimane, dato il fatto che è un carcere di massima sicurezza e non potremmo avvicinarci più di tanto. »
Fece una pausa, poi rispose anche alla domanda di Cheryl
« Per la tua domanda: entrerete in gioco voi, ragazze, con un bel vestito e un bel trucco .»
Jade incrociò le braccia al petto, poi chiese retoricamente
« Pensi che i poliziotti in un carcere di massima sicurezza si facciano distrarre da un paio di tette ed un fondoschiena messo in mostra? »
Cheryl annuì, poi commentò
« Tra l'altro, le tette sono presenti solo in una delle due. »
Non stava sicuramente parlando di se stessa.
« Ragazze, so che non siete gatte morte, ma potete recitare. »
Contestò Lorenzo, schierandosi dalla parte di Kyle.
« Vi prego. »
Mormorò Kyle, giungendo le mani sotto il mento.
« Fatelo per Filippo. »
Quando Lori disse quella frase, nonostante stesse parlando con entrambe le ragazze, si soffermò su Cheryl, che cedette subito dopo aver sentito la prima sillaba del suo nome.
Jade e Cheryl si lanciarono un'occhiata, poi la ragazza con le meches alzò gli occhi al cielo e sbuffò
« Okay. »
« Grazie ragazze, siete le migliori! »
Sorrise Kyle.
« Chi dovremmo distrarre? »
Chiese Cheryl, sedendosi sul tavolo.
« Fate finta di essere delle prostitute e chiedete aiuto ai poliziotti, dite che siete state violentate. »
Jade scosse la testa
« Non funziona: entreremo come prostitute e diremo che siamo lì per visitare un parente. »
Cheryl annuì, poi continuò
« Saremo delle cugine di Filippo. »
« Pensi che ce lo facciano incontrare?»
Chiese Jade, rivolgendosi alla sua amica, che disse
« Potrà essere il peggiore tra i criminali, ma è comunque una persona. »

Credeva che quello fosse il piano più assurdo che i Ghosters avessero mai messo in atto, e lei ne prendeva parte.
Era quasi obbligatorio che lei lo facesse, e per farlo doveva attenersi a ciò che si erano detti: vestito attillato e molto discutibile e tacchi alti, per non parlare di un trucco estremamente pesante.
Sbuffò dopo essersi guardata allo specchio, dopodiché prese la borsetta e vi pose la pistola, poi afferrò la maschera.
Uscì dalla porta nello stesso momento in cui lo fece anche Jade, che si ritrovava nelle sue medesime condizioni.
Si guardarono a vicenda e poi si sorrisero.
« Filippo morirà nel vederti così. »
Affermò Jade, prendendola a braccetto, mentre cominciarono a camminare verso il salone.
Era un bell'appartamento, o meglio, lo fu dopo che i quattro lo ripulirono da cima a fondo.
« Se riuscirà a vedermi. »
Rispose amaramente Cheryl.
« Certo che lo vedremo. Ci riusciremo, Cher. »
La rassicurò, prima di ritrovarsi davanti ai ragazzi.
Lori sbarrò gli occhi e sputò dentro la tazza il caffè che stava bevendo prima che potesse soffocarlo.
Kyle aprì la bocca, poi balbetto
« Siete pronte? »
Cheryl si sbatté una mano sulla fronte, mentre Jade alzò gli occhi al cielo.
« Le ragazze si guardano negli occhi, giusto? Lori, Kyle? »
Kyle e Lori, come bambini dopo una gridata della propria mamma, annuirono ampiamente.
« Andiamo. »
Kyle e Lorenzo portarono le giacche alle ragazze, che indossarono le maschere prima di uscire dall'appartamento, seguite dai due.
"Arrivo, piuma."

Criminals  { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora