• Capitolo 39

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"Ce la farai perché sei fatta per superare tutto."

Sembrava quasi tutto un sogno, perché mai si sarebbe aspettata di arrivare fino a quel punto.
Era strano per lei, davvero tanto, che si era aspettata una vita da normale chirurga nell'ospedale di Chicago.
Invece no, era capitata lì, senza un senso giusto.
Ci si era ritrovata e ci si era dovuta adattare e adesso se non si fosse trovata lì non si sarebbe sentita a casa.
« Ci siamo. Jade, Emma, entrate. »
Guardava la preoccupazione negli occhi di Filippo, l'unica cosa scoperta dalla maschera, che anche lei indossava.
Sedeva vicino a lui nella sua macchina, posta accanto a quella di Kyle, che conteneva Klaus e Lorenzo.
« Andiamo. »
Sentì la voce della maltese nell'orecchio, e non ci si sarebbe abituata facilmente a quell'auricolare.
« Emmina, stai attenta. »
Poté riconoscere la voce di Biondo, che era in macchina con le due che sfilarono verso l'ingresso in tutta la loro bellezza.
Aspettarono minuti interminabili.
« Se dovesse succedere qualcosa - »
« Non succederà niente, Cheryl. »
L'aveva chiamata per nome: era agitato e nervoso.
Si guardarono negli occhi e lui le fece capire quanto fosse determinato in quel momento così delicato.
« Se non ve ne fosti accorti e se voleste dirvi qualcosa di romantico o di poco casto, ricordatevi che l'auricolare è acceso per tutti. »
Era stato Kyle a parlare, così Cheryl ridacchiò.
« Tranquillo, Kyle. »
Lo rassicurò Cheryl, che poi si concentrò a sentire quello che le spaziò nelle orecchie subito dopo
« Kyle, Klaus, Biondo. »
Era la voce di Jade, e sembrava anche soddisfatta.
« Arriviamo. »
Scomparvero anche loro dietro il muro della casa per dirigervi dentro.
Lorenzo li aveva seguiti subito dopo, sotto ordine di Kyle, che lo aveva chiamato.
Erano rimasti soli, nell'agitazione più totale.
« Ragazzi, il sistema funziona solo se si apre da fuori, perciò si può aprire solo se si ha una chiavetta.
Devo disattivare il sistema e poi potete entrare dalla porta sul retro. »
La voce nervosa di Lori gli arrivò alle orecchie.
« Okay, Lori. Dicci quando possiamo entrare. »
Calò di nuovo il silenzio, così Filippo si voltò verso Cheryl.
« Ce l'hai la pistola? »
Annuì, senza spostare lo sguardo dalle sue mani.
« Ehi, stai tranquilla, andrà tutto bene. »
Finalmente lo guardò negli occhi e poi gli disse
« Mio padre non c'è, ma queso non vuol dire che non siamo in pericolo. »
« Lo so. »
Si guardarono ancora e, quando Filippo decise di spostare la maschera per scoprirsi le labbra, Lori li richiamò
« Ragazzi, entrate ora. Avete quindici minuti prima che l'allarme scatti. »
Furono così veloci che non lasciarono Lorenzo neanche finire di parlare.

Stanze, centinaia di stanze erano state aperte da Filippo e Cheryl, che percorrevano i corridoi con il cuore in gola.
Il cuore di Cheryl sembrava si stesse per fermare, e molte, moltissime volte, si era chiesta il motivo di quell'orribile sensazione, sin da quando era stata operata dopo che suo padre le aveva sparato.
In quel momento, però, la sensazione sembrò andar via quando Filippo riuscì ad aprire una porta, che mostrò ai due delle scale.
« Ehi, andiamo. »
Le disse, impugnando la pistola.
Lo guardò determinata e poi lo seguì.
« Occhi aperti, Cheryl. »
Le disse, non appena arrivarono in una grande sala poco illuminata.
« Cazzo, non vedo nulla. »
Imprecò Filippo, ma Cheryl aveva già trovato la soluzione al problema.
Schiacciò l'interruttore esattamente dietro di loro, poi si lasciò guardare da Filippo, che la guardò divertito.
Il suo cuore, nel frattempo, cominciò a riprendere il suo regolare ritmo.
Camminarono attentamente in quel grosso spazio che si ritrovavano davanti: era grande, polveroso e buio.
Era ovviamente una grande cantina.
Solo quando notarono due figure sedute su un lato della stanza,
Filippo alzò la pistola, seguito a ruota da Cheryl, che cominciò a tremare.
Non era ovviamente pronta a sparare a qualcuno.
« Svelti, avete dieci minuti. »
La voce di Lori la fece sussultare, mentre Filippo sembrò fregarsene.
Affrettò il passo verso le due figure, che risultarono due figure femminili.
« Jolanda. »

Criminals  { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora