• Capitolo 46

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"Sei un sussurro costante nella sua mente, ovunque lui vada ti sente continuamente."

Se lo teneva stretto, non voleva lasciarlo andare.
Fabius lo aspettava, da solo, e lei quindi non poteva accompagnarlo.
Sarebbe stato via due giorni affinché tutto il necessario per la corsa ci fosse.
Sarebbe partito con Kyle, Klaus e Biondo.
Lorenzo aveva categoricamente detto che non sarebbe andato con loro per organizzarsi con le telecamere.
Non si sarebbe fatto di sicuro fregare da chiunque avrebbe voluto fare un'imboscata al suo migliore amico.
Erano tutti estremamente tranquilli, comprese le altre ragazze, che avrebbero lasciato i propri fidanzati in balia della sorte.
Jade le aveva assicurato che sarebbe andato tutto bene proprio perché il posto in cui dovevano arrivare era lontano, per questo dovevano rimanerci per due giorni.
Cheryl, però, che aveva subito lo strazio di averlo lontano per quelle lunghe settimane non voleva lasciarlo andare per nulla al mondo.
Gli aveva proposto di andare con lui, ma non c'era stato verso di poter sentire un "si" uscirgli dalle labbra.
Sarebbero mancati a tutti i propri fidanzati, ma lei ancora non poteva chiamarlo effettivamente così.
Nonostante ciò, sentiva di appartenergli e lei aveva quel filo rosso che la collegava a lui.
Aveva la testa appoggiata sulla sua schiena mentre faceva il resoconto delle cose che dovevano portare con se.

Voleva sfruttare quel poco tempo che rimaneva prima della corsa per stare con lui, ma gli affari erano importanti

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Voleva sfruttare quel poco tempo che rimaneva prima della corsa per stare con lui, ma gli affari erano importanti.
« Quindi avete preso tutto? »
Concluse Emma, incrociando le braccia al petto, dopo che tutti coloro che dovevano partire avevano constatato che avevano tutto il necessario.
« Meglio andare prima che sia troppo giorno. »
Affermò Biondo, andando a dare un bacio alla ragazza maltese, e così fece anche Kyle.
Cheryl avrebbe voluto fare la stessa cosa con Filippo, ma il loro era un segreto, infatti si limitò a poggiare l'orecchio sulla schiena muscolosa fin quando non si girò ad abbracciarla.
« Ci vediamo tra due giorni. »
Le sussurrò all'orecchio.
In men che non si dica, l'appartamento sembrò vuoto senza i quattro ragazzi che lo lasciarono.
Cheryl rimase in piedi a giocare con le maniche della giacca di Filippo, poi però si accomodò accanto a Jade.
Cominciò ad essere in pensiero per loro, nonostante se ne fossero andati pochi minuti prima, ma in realtà era costantemente in ansia in quel periodo.
Non solo per la corsa, ma qualcos'altro la turbava.
Aveva nausea in continuazione e ogni tanto aveva piccoli attacchi di panico.
Diede la colpa di tutto ciò alla sua agitazione, ma Jade, invece, continuava a guardarla come per scoprire qualcosa che sospettava.
Cheryl, dal canto suo, non pensava minimamente a ciò che Jade aveva nella testa.
« Come stai, Cheryl? »
Cheryl non capì il perché di quella domanda fatta da parte della ragazza, che non aveva più le mèche da qualche settimana.
« Agitata e costantemente stanca. »
Le disse la verità, cosa che Jade notò subito.
Marta, Jolanda e Emma la guardavano un po' come faceva Jade, ma ancora non erano arrivate ad avere la sua stessa ipotesi.
« Ragazze. »
Salutò Lorenzo, accomodandosi a capo tavola, guardando lo schermo del suo computer portatile.
Se ne stettero lì, quasi tutta la giornata.

Criminals  { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora