• Epilogo

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"Ti auguro il coraggio di girare pagina quando le cose non vanno come dovrebbero, o semplicemente come non vorresti che andassero.
Ti auguro la forza di lasciar perdere tutte le volte in cui, pur mettendoci tutta la volontà del mondo, non si può ingranare.
Ti auguro di non ancorarti a qualcosa che non può e non potrà farti sorridere o piangere di felicità.
Ti auguro la voglia di osare sempre, la capacità di ascoltare i consigli di chi ti vuole bene, ma poi, puntualmente, la caparbietà di decidere solo in base a quello che senti, a ciò che provi.
Ti auguro di poter ricominciare sempre, anche quando la vita e le situazioni non saranno dalla tua parte, perché chi non ricomincia inciampa, inevitabilmente, in ricordi aggrovigliati che ti fanno smettere di pensare al futuro.
Abbi la forza di conservare i momenti vissuti, ma di non vivere dentro essi."

• POTETE ASCOLTARE "LA RAGAZZA CON IL CUORE DI LATTA" DALL'INIZIO DEL CAPITOLO •

Era a terra, stesa sotto il peso del corpo di qualcuno.
Il cuore le batteva forte e cercò di divincolarsi dalla presa, ma la sua furia si placò quando la persona la voltò.
« Filippo, che stai facendo? »
Gli chiese, con il fiato corto.
Non schiacciava il suo corpo perché si manteneva in alto con le braccia stese, ed era senza maschera.
La abbassò anche a lei e poi le disse
« Cheryl, qualunque cosa accada, tu menti. »
La ragazza si accigliò e le gambe le formicolavano perché avevano voglia di scappare via, ma Filippo non glielo permetteva.
« Cosa stai dicendo? Dobbiamo scappare, me lo dici in macchina! »
Gli disse, cercando di spostarlo, ma lui era inchiodato sopra di lei e le fermò le braccia.
« Ti prego, devi mentire, ma le tue bugie devono essere credibili. »
Cheryl non capiva.
Cominciò a pensare che era troppo scossa dalla morte di Jade, cosa che non la riusciva a far capire.
« Non capisco, ma cosa dici? »
Gli chiese, sentendo i passi veloci della polizia avvicinarsi a loro.
« Non possono accusarti, non hai commesso nessun reato.
Dì che ti abbiamo rapita ma che non ti abbiamo fatto niente! »
Le disse, in preda al panico.
La guardava con gli occhi arrossati dal pianto precedente e quello che stava versando in quel momento.
Cheryl anche piangeva, ma cercava di capire quello che il ragazzo le stava dicendo.
« Filo, ma cosa diamine dici? »
Cominciò ad innervosirsi e a cercare di spostare il corpo di Filippo dal suo, ma invano.
Le voci della polizia si avvicinavano e Filippo si guardò frettolosamente attorno.
« Ricordati di mentire e ricorda anche una cosa. »
Cheryl cominciò a piangere ancora più forte.
Non riusciva a capire il fine di ciò che le stava dicendo, ma aveva paura.
« Ricordati che ti amo. »
I suoi occhi erano immersi nelle lacrime, proprio come quelli del ragazzo.
Fece per rispondergli, ma Filippo fu più veloce: tirò fuori un piccolo pugnale dalla sua cinta e strinse gli occhi.
Cheryl urlò dal dolore, ma Filippo le mise una mano sulle labbra.
« Mi dispiace, Cher. »
La sua coscia sinistra aveva una ferita più o meno profonda e perdeva sangue.
Cheryl piangeva, non tanto per il dolore della ferita, ma per ciò che stava accadendo.
« Torno a prenderti, te lo giuro. »
Le disse in lacrime.
Mai lo aveva visto così e lei avrebbe preferito morire piuttosto che vederlo correre e allontanarsi da lei.
Le aveva strappato la maschera dal collo e poi aveva cominciato a correre tra le lacrime più amare.
« No, Filippo! »
Urlò Cheryl, cercando di alzarsi, ma la ferita alla gamba non glielo permetteva.
Era stata una mossa astuta quella di Filippo, ma sentiva il dolore lacerargli il cuore mentre correva lontano.
Lo vide allontanarsi e continuava a gridare, invano.
L'aveva lasciata lì, da sola.
Non sapeva il perché, ma sapeva che lei stava soffrendo e avrebbe sofferto.
Non sapeva cosa sarebbe successo.
« Fate venire l'ambulanza qui, ora! »
Non si curò delle voci della polizia vicine a lei, continuava a guardare il punto lontano dove era andato Filippo.
Aveva il suo viso distrutto dalle lacrime ancora davanti agli occhi, ma lui non era lì.
« Signorina, sta bene? »
Un poliziotto di mezza età si abbassò alla sua altezza e le aveva preso le braccia delicatamente.
Lo guardò e non seppe che fare.

Criminals  { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora