• Capitolo 26

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"All'inizio non puoi mica sapere quanto una persona può cambiarti."

Silenzio, quello che c'era in quel momento era silenzio.
Forse per paura, forse per ascoltare tutti i rumori sospetti, o forse perché era notte fonda.
Cheryl, come sempre, guardava il soffitto della sua camera da letto, nella speranza di trovare un minimo di sonno da soddisfare.
Era, ormai, consapevole che anche quella sarebbe stata una notte passata in bianco.
Pensava e ripensava che il giorno passato stava per perdere la vita, ma pensava sopratutto al fatto che Filippo aveva impedito che accadesse.
Pensava e ripensava che aveva fatto capire che aveva dei sentimenti nei suoi confronti.
Pensava e ripensava che le aveva detto che se li avesse lasciati, in qualsiasi modo possibile e immaginabile, avrebbe sofferto.
Pensava e ripensava che si stavano per baciare.
Di ciò non se ne capacitava, e forse più di tutte le cose come il fatto che lui fosse innamorato di lei.
Aveva considerato molte volte l'idea di alzarsi e andare da lui, forse per parlare o forse per concludere qualcosa rimasto in sospeso.
Aveva considerato altrettante volte il fatto che forse erano solo i suoi film mentali, che l'aveva salvata per pietà e che in realtà per lei provava solo odio.
« Cheryl, smettila di averlo costantemente nei tuoi pensieri! »
Sussurrò, tra sé e sé, coprendosi il viso con il suo profumato cuscino.
Non lo avrebbe mai abbandonato, ma fu più forte di lei: scostò le coperte e si alzò.

Filippo continuava a rigirarsi nel suo letto, provando qualsiasi posizione, anche comica o scomodissima, pur di dormire.
Continuava a pensare che il giorno passato aveva rivelato i suoi sentimenti a Cheryl, consapevole che lei lo avesse capito, considerando il fatto che la mente della ragazza era nettamente superiore ad una stupidaggine del genere da capire.
Era palese, tutti lo avevano capito.
Continuava a pensare che se non fosse stato per pochi centimetri l'avrebbe baciata, cosa che non si sarebbe mai aspettato.
Tutto ciò gli impediva di dormire, facendolo molto spesso sedere sul suo letto e guardare la porta.
"Forza, Fil, alzati e va' da lei."
Si diceva, pensando che avrebbe voluto rivederla, parlarle e concludere un'azione non terminata.
"Smettila, non puoi essere certo del fatto che lei vuole lo stesso."
Si allungava di nuovo, coprendosi il corpo con le lenzuola.
"Sii uomo, Filippo!"
Si rialzava, sbuffando.
"No, resta a dormire, domani la vedrai."
Per molte volte si distese sul letto, ma solo una volta scostò le coperte definitivamente per alzarsi dal letto.

Sembrava quasi una corsa contro il tempo: il tempo di cambiare idea e tornare nel proprio letto, a pensare e ripensare e magari a pentirsi di averlo fatto.
Filippo avanzava nella sua postura corretta, guardandosi intorno, sperando che nessuno uscisse dalla propria camera e lo vedesse camminare nel corridoio verso una meta ben precisa.
Accadeva molto spesso, anche prima dell'arrivo di Cheryl, che non riuscisse a dormire e perciò di camminare per tutto il magazzino, molte volte visto dai suoi compagni, che ormai erano abituati a vederlo attivo di notte.
Si ritrovò, con le mani per la prima volta tremanti, davanti la porta della camera di Cheryl.
Bussare sarebbe stato inutile se lei fosse stata nel suo letto dormiente e aprire la porta sarebbe stato un gesto da maleducati.
Non servì fare nessuna delle due cose perché la porta fu aperta da Cheryl, che sussultò, ritrovandosi Filippo davanti a lei.
Le sembrò come se qualcuno avesse ascoltato i suoi pensieri, facendole ritrovare di fronte a sé il protagonista di essi.
Si guardarono senza dirsi nulla, perché sapevano che si erano già detto tutto il giorno precedente.
Filippo, così, decise di fare ciò che il suo cuore gli disse, per la prima volta dopo tanti anni.
Le prese delicatamente il viso tra le mani e la baciò, lasciandola spiazzata.
Lei sapeva benissimo che quella era la cosa che più desiderava in quel momento, così si lasciò andare.
Gli avvolse il collo con le sue esili braccia e lo fece entrare, chiudendo la porta con un piede.
Filippo ridacchiò sulle sue labbra dopo aver visto quell'azione così comica e fuori luogo.
Le fece appoggiare la schiena al muro e continuarono a baciarsi, senza staccarsi, forse solo per minimi secondi per respirare.
Solo in quel momento Filippo si scordò completamente che lei era la figlia di Moraldi, che gliela aveva assegnata come incarico speciale.
Non gliene importò nulla di affari, solo per un po'.
Restò lì a baciarla perché quella era la cosa che lo rendeva felice, almeno in quel momento, ma era consapevole che era la stessa cosa che lo avrebbe reso felice per molto tempo ancora.
Cheryl era al settimo cielo, provando esattamente le stesse cose che Filippo provava, come se quel contatto con le loro labbra le stesse permettendo di acquisire i pensieri di Filippo.
Si lasciarono andare dopo tanto tempo, rimanendo così vicini che, quando Cheryl parlò, le sue labbra sfiorarono quelle di Filippo, ancora una volta.
« Pensare che all'inizio ti odiavo. »
Gli disse, sorridendo.
Filippo ridacchiò, guardandole gli occhi illuminati dalla luce fioca che entrava dalla finestra.
« Dovevo farlo, almeno una volta. »
Mormorò lui, allontanandosi ancora di più, lasciando Cheryl quasi dispiaciuta di quel gesto.
Lo guardò seria negli occhi, che le sembravano dolci e pieni di verità in quel momento che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato.
Erano nella stessa identica posizione del primo giorno che le aveva parlato, in modo duro, con occhi spenti e insensibilmente, mentre lei trovava l'appoggio solo del muro freddo dietro di lei.
Allora però era completamente diverso: era un ragazzo con un cuore che batteva per lei, e lei si sentiva al sicuro e non era più sola.
Si continuarono a guardare per un po', poi Filippo la prese per i fianchi e l'abbracciò.
Cheryl gli avvolse il busto con le braccia e stette stretta al suo petto.
Filippo le accarezzò la testa, un po' come aveva fatto lei il giorno prima, poi le disse
« Io ho sempre disponibili tutti i piani per la mia vita, ma questo non era tra essi. »
Cheryl sorrise, alzando il capo verso il viso del ragazzo
« A volte, la vita, non bisogna programmarla, bisogna lasciarla scorrere, come ho fatto io. »
Filippo la guardava dall'alto e sorrise, tenendola ancora stretta.
Abbassò il capo per lasciarle un bacio sulla fronte.
« Mio Dio, pivellina, mi hai fatto ricordare che ho un cuore anche io. »
Non poté crederci, ma si stava per emozionare per una cosa così banale che quella ragazza gli aveva donato.
Cheryl sorrise, guardandolo in quello stato a suo parere dolce e prettamente improbabile per Filippo, ma si corresse subito: improbabile per Irama, non per Filippo.

Scese le scale canticchiando, ogni tanto saltando qualche gradino per saltellare.
Era felice e solo lei sapeva il perché, insieme ad un'altra persona.
Varcò la porta della grande sala ricomponendosi solo un po', lasciando stare quel bellissimo sorriso che aveva stampato sul volto angelico.
« Buongiorno! »
Disse, spiazzando tutti i presenti, tranne uno.
Kyle sobbalzò sulla sedia e la guardò con un cipiglio.
Lori sorrise insieme a lei, anche se aveva una espressione confusa sul volto.
Jade ridacchiò incredula, mentre beveva del caffè da una grande tazza rossa.
Filippo, seduto a capo tavola, la guardò sorridendo ed era l'unico a non essere sorpreso da questo.
« Ti sei drogata? »
Le chiese Kyle, vedendola sorridere a Filippo con aria allegra.
« No, rosso. »
« Sei ubriaca? »
Le chiese ancora.
« No, Kyle. »
Ridacchiò, afferrando un biscotto per poi mangiarlo.
« Cos'hai allora? » Le chiese Lori, ridacchiando.
« C'è gente che si alza con il piede sbagliato, io mi sono alzata con quello giusto. »
Affermò, per poi bere il suo caffè.
Filippo non aveva ricevuto tutte quelle domande poiché era in grado di nascondere molto meglio le sue emozioni agli altri rispetto a Cheryl.
Il boss la guardava sorridendo, fumando la sua sigaretta e bevendo del caffè di tanto in tanto.
« Non è l'unica ad essere felice. »
Affermò Jade, guardando sorpresa Filippo.
Lui la guardò a sua volta e fece spallucce
« Anche io posso provare felicità. »
« Certo, ma non dopo aver ceduto la tua macchina. »
Osservò Lorenzo, dopo aver inghiottito il suo biscotto.
Lorenzo, Kyle e Jade guardarono i due, poi si scambiarono uno sguardo.
Non solo Cheryl e Filippo avevano trovato le risposte alle loro domande.

Criminals  { Irama Plume }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora