Era una tiepida giornata di sole quella che vide comparire due viandanti ai margini della Foresta. La natura sembrava in festa: una leggera brezza spirava pigra tra le fronde degli alberi, gli uccellini cinguettavano allegramente volando tra gli scoiattoli che giocavano sui rami delle piante mentre i conigli saltellavano tra i cespugli.
L'atmosfera che aleggiava nella foresta era allegra e spensierata, in contrasto con l'umore dei due viaggiatori che ne percorrevano il sentiero in quell'istante.
Si trattava di Goblin agli ordini di Saviorcr, il Re dei Pelledura, che avanzavano con il passo rapido e deciso tipico della loro gente, abituata a cacciare tra le foreste.
Tuttavia, contrariamente a quello che doveva essere il loro istinto da cacciatore, discutevano animatamente incuranti del rumore che stavano facendo, rendendo vane le loro divise verdastre e i segni da mimetismo dipinti sul volto. Le loro voci si potevano udire a distanza e mettevano in fuga gli animaletti del bosco che spaventati cercavano riparo verso la profondità della foresta.
«Ti rendi conto di chi stiamo andando a trovare?» esclamò quello che sembrava essere il più giovane indicando una capanna posta in lontananza lungo il sentiero.
«Sì, Strak, te l'ho già detto, so da chi stiamo andando...» sospirò l'altro spazientito dall'ennesima domanda. «Ma ora basta, ho perfino smesso di contare le volte in cui me lo hai chiesto.»
«E non sei per nulla emozionato, Tarak?» chiese in preda a una febbricitante incredulità il guerriero.
«No, non vedo perché dovrei. Stiamo solo eseguendo gli ordini di Re Saviorcr: è lui il vero Eroe di tutti i Pelledura. Non vedo perché tu debba idolatrare Slurtzo, specie dopo tutto quello che ha fatto.»
Quelle parole furono un pugno sul volto per Strak che afferrò per la spalla il compagno e lo fece voltare per fissarlo negli occhi: «non puoi dire sul serio, Slurtzo è stato l'unico vero grande Eroe della Guerra del Sacrilegio. Lui è Slurtzo, il Berserker, il Campione senza compagno, l'Uccisore dei mille Elfi. Lui è l'Eroe di cui i Pelledura hanno bisogno. Lui ci salverà tutti, ne sono certo!»
Fu allora che Tarak lo schiaffeggiò: «Non riesco a credere che tu sia davvero così rincoglionito da rendere omaggio a Slurtzo, dopo tutto quello che ha fatto a noi e a tutto il nostro clan, eh, non ricordi nemmeno come lo chiamano?»
«No, non mi importa come lo chiamano...» protestò Strak sbuffando sonoramente e incrociando le braccia al petto. «Si è fatto dei nemici dopotutto, ci sta che lo chiamino in molti modi.»
«Davvero non ti importa se lo chiamano Slurtzo il Crudele, il Sacrilego, il Sanguinario o il Guerrafondaio? Eh, non ti importa forse? Non pensi a quanti sono morti per causa sua?»
«Non sono morti per causa sua! Lui ha fatto solo ciò che riteneva giusto! Non è stata colpa sua...»
Strak era così alterato che il tono della voce era incrinato dalla rabbia.
Ma Tarak non si fece intimidire.
«Ha fatto solo ciò che riteneva giusto? Secondo te è normale uccidere il proprio compagno di carte perché ha sprecato l'asso di briscola nella prima mano? Ti pare normale iniziare una guerra per questo motivo?»
«Sì, è più che legittimo, specie se qualcuno ti sta cercando di rubare la vittoria nonostante fossi rimasto da solo contro due avversari. Nani, dannatissimi Nani che non accettano la sconfitta. Tralasciando questo, tu non affideresti forse una missione come quella che ha in mente Re Saviorcr a uno come Slurtzo?» la voce del Goblin si rilassò un istante per poter prendere fiato. «Lui è l'unico che possa effettivamente gestire il peso di una missione come quella che ci attende e tu dovresti saperlo, Tarak, lo hai visto in azione.»
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Slurtzo - Il Berserker
Fantasy[IN REVISIONE] Se all'ultima pagina di questa storia vi ritroverete con una birra in mano a urlare "Sangue sulle Asce", non preoccupatevi, perché sarete già sbronzi. !!!QUESTA NON È LA CLASSICA STORIA FANTASY!!! O almeno, lo è e non lo è. Se cercat...