«Merda,» Slurtzo stava cercando di farsi piccolo mentre vedeva la folla aprirsi di fronte a lui.
Sua moglie stava arrivando e non c'era nulla che lui potesse fare per evitare la strigliata di orecchie che lo attendeva.
«Serve che te la teniamo impegnata noi?» Grug e Ivhar si scambiarono un cenno d'intesa mentre gli passavano di fianco, i due dovevano aver finito il turno di guardia prima del previsto.
Ma Slurtzo, punto sul vivo, replicò con orgoglio: «no, ho combattuto molte battaglie e ne sono uscito vincitore, non sarà di certo questo a fermarmi. Un Orco deve assumersi le proprie responsabilità.» e a quelle parole si alzò in piedi prendendo per mano il piccolo Slurtzino e avanzando verso la moglie.
«SLURTZO!» esclamò lei vedendolo mentre gli veniva incontro, nelle mani stringeva una pesante mazza da guerra «vieni qui che dobbiamo parlare.»
L' orco si fece coraggio e assunse l'espressione più seria e sicura di sé che potesse avere, ma quando vide l'Orchessa avanzare facendo rimbalzare lungo la gamba la pesante mazza ebbe un sussulto e si voltò, lanciò Slurtzino in braccio a Tarak e rivolto a Grug e Ivhar disse: «cambiato idea, pensateci voi.» e si lanciò in un vicolo laterale inseguito dalle urla della moglie.
Tarak si ritrovò quindi con il piccolo Orchetto in braccio che lo guardava con gli occhioni marroni e continuava a dire: «Gob-lin, Darak.»
Il Goblin non poté che sorridere vedendo il sorriso di quella piccola creatura tra le sue braccia, ma in un istante la sua serenità venne spezzata dal ruggito della moglie di Slurtzo che dopo aver abbattuto con la mazza i due soldati che avevano cercato di calmarla, stava avanzando verso di lui e Slurtzino.
Nello sguardo si potevano vedere le fiamme della furia di una madre, tra le mani lo strumento per dispensarla.
«Merda,» sospirò il goblin nel capire di essere il prossimo bersaglio.
«Giù, giù» gli fece eco Slurtzino facendogli capire che voleva scendere a terra, prima che la situazione degenerasse.
«Tu chi sei?» chiese l'Orchessa una volta vicina, mentre inginocchiatasi sistemava la tunica del piccolo Orco.
Tarak vedendola in quel frangente si accorse che era una bella Orchessa, aveva un fisico molto atletico e muscoloso, come molte femmine degli Orchi, ma c'era qualcosa in lei nel suo essere alta e slanciata che per un Pelledura poteva risultare attraente.
"Non si può dire che Slurtzo non abbia buon gusto in fatto di donne." pensò il Goblin tra sé e sé.
«Ti ho chiesto chi sei!» ripeté l'Orchessa spazientita, «vuoi dirmelo o devo tirartelo fuori dalla testa a mazzate?»
«Mi chiamo Darak,» disse il Goblin riprendendosi dal proprio torpore « sono un emissario del Re e devo pordare Slurtzo alle Tende di Pietra per una missione impordande.»
«Piacere mio, Darak, io sono Gurka, moglie di Slurtzo,» disse la donna, «guarda che caso, devo parlare con mio marito proprio riguardo alle Tende di Pietra. Nostra figlia maggiore, Murkan, è partità per raggiungere l'esercito. Lui deve riportarla indietro.»
«Ah quesdo è grave, non sarà facile ridrovarla» Tarak sospirò preoccupato prima di riprendere, «è per quesdo che eri così arrabbiada prima?»
«No, sono arrabbiata con Slurtzo perché quando sente aria di guai scappa di casa e va a rifugiarsi in campagna, perfino Saviorcr lo sa, tanto che vi ha mandati subito lì.» nella voce della donna c'era un' incrinatura, come un senso di fastidio «La guerra incombe e lui si allontana dalla famiglia? Perché?»
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Slurtzo - Il Berserker
Fantasy[IN REVISIONE] Se all'ultima pagina di questa storia vi ritroverete con una birra in mano a urlare "Sangue sulle Asce", non preoccupatevi, perché sarete già sbronzi. !!!QUESTA NON È LA CLASSICA STORIA FANTASY!!! O almeno, lo è e non lo è. Se cercat...