La Battaglia per la riconquista di Fucine dei Re era finalmente giunta al termine.
Le forze congiunte di Nani e Pelledura erano riuscite nell' impresa di eliminare un nemico che sembrava tanto oscuro quanto inarrestabile.
Le perdite per entrambi i popoli erano state ingenti. Molti erano gli eroi rimasti feriti, molti altri quelli che erano caduti: un sacrificio che non sarebbe stato dimenticato.Era giunto il tempo di seppellire i morti e onorare la loro memoria con i festeggiamenti più imponenti che le riserve naniche potessero mettere a disposizione.
In tutte le sette fortezze Naniche i corni echeggiarono per la vittoria, diffondendo per tutte le terre conosciute la notizia della vittoria sui nemici. I messaggeri misero le ali ai loro destrieri per diffondere la notizia anche ai villaggi più lontani.
Tutti dovevano sapere, tutti dovevano prendere forza e coraggio da quella vittoria.
Nell'arco di pochi giorni ovunque, si iniziò a brindare in onore di quella vittoria, incitando alla resistenza chi stava già combattendo e dando vigore a chi si stava apprestando a combattere.In ogni villaggio o città delle tribù orchesche i Pelledura suonarono i tamburi da guerra in segno di trionfo e ricordo. Gli elfi dai loro boschi inondarono di canti e melodie tutti i loro domini, talvolta li si poteva perfino sentire cantare mentre combattevano.
Gli uomini invece i cui regni erano sul punto di cadere fecero cantare le loro armi con melodie di acciaio e fuoco scatenando insurrezioni in ogni città.A Fucine dei Re alte furono erette le pire, alte perché le ceneri dei caduti potessero elevarsi al cielo e diffondersi su tutta la terra, contribuendo a ridare la vita e contribuire a portare alla luce nuovi eroi.
Mentre i corpi venivano bruciati, le tavolate venivano imbandite, dove il sangue e i cadaveri venivano rimossi, la vita ritornava con barili di birra e carne che veniva cotta sulla griglia.
Lì dove i lamenti strazianti per i morti andavano dissolvendosi, canti e cori si alzavano al cielo a commemorare la vittoria.Slurtzo una volta arrivato alle Fucine dei Re si distaccò dalla Compagnia e, prima di recarsi dai Re per discutere il da farsi, si diresse presso le infermerie per ottenere informazioni sulle truppe dei Berserker.
«Comandante» disse l'Orco avvicinandosi al più alto in grado, «sto cercando Karakar, un Berserker, è qui per caso?»
L' Orco si asciugò il sudore sulla fronte e dopo aver riconosciuto il fratello del Re scosse la testa: «no Slurtzo, Karakar non è più qui.» poi si affacciò fuori dalla stanza e indicando un'enorme pira aggiunse, «forse se sei fortunato riesci ancora a porgli omaggio prima che lo brucino, la pira dei Berserker è quella.»
Slurtzo ringraziò il Comandante con un cenno del capo e si diresse verso le fiamme.
Nonostante il calore gli scaldasse il viso, man mano che si avvicinava ai corpi sentiva sempre più freddo. L'oppressione della consapevolezza, quel freddo distacco che iniziava a farsi strada dentro di lui sapendo che non avrebbe più goduto della compagnia del proprio amico.
Quell'amico che nonostante tutte le difficoltà della guerra non aveva mai smesso di essergli fedele, che in occasioni di bisogno era sceso in battaglia al suo fianco, pronto ad affrontare con lui e per lui i pericoli di ogni missione.Karakar si era sposato, ma per lui aveva abbandonato tutto, magari avrebbe voluto avere dei figli, ma aveva scelto comunque di scendere in guerra per i suoi cari.
Slurtzo lo capiva, ma la paura andò diffondendosi dentro di lui, morire per i figli, sì lo avrebbe fatto, ma il rammarico e il rimpianto del rischio di non poterli veder crescere lo attraversarono come un fulmine che colpisce un albero. Poi arrivò l'idea di sopravvivere alla morte dei propri cari e vacillò di fronte alle fiamme. Non voleva nemmeno immaginare che potesse accadere davvero.
E più si avvicinava alla pira più vedeva i volti dei propri cari avvolti nel sangue e nel fuoco: Gurka, Slurtzino, Ostercr, Alexorcr, Murkan, Saviorcr, Sturnza e così anche i propri amici.
STAI LEGGENDO
Slurtzo - Il Berserker
Fantasi[IN REVISIONE] Se all'ultima pagina di questa storia vi ritroverete con una birra in mano a urlare "Sangue sulle Asce", non preoccupatevi, perché sarete già sbronzi. !!!QUESTA NON È LA CLASSICA STORIA FANTASY!!! O almeno, lo è e non lo è. Se cercat...