Una cena da Re

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«Karakar, ti imploro, non puoi lasciarmi da solo con quelli, sono tutti matti.» Slurtzo sembrava sull'orlo della disperazione, «chiedi di essere distaccato nella mia squadra.»

Il Berserker aveva cercato in tutti i modi di trovare qualche Pelledura valido da aggiungere ai suoi e l'amico era stato il primo della lista.
Karakar lo guardò ridendo: «Ancora? Slurtzo è tutto il giorno che me lo chiedi, sai che non posso perdermi la riconquista di Fucine di Re o dei vari regni umani...» fece una pausa per prendere fiato «Inoltre oggi tutti i Berserker sono stati convocati per decidere quali squadroni guidare sul campo di battaglia. Non posso tirarmi indietro.»

«Ma la mia sarà una missione di vitale importanza!» replicò l'uccisore dei mille Elfi.

«Significa che ti affiancheranno gente in gamba,» gli rispose l'amico per calmarlo «se è così importante non ha senso che siano incapaci.»

«Ma sono dei disagiati, davvero dovresti vederli, la più sana è l'assassina, e ho detto tutto.»

«Slurtzo, neanche tu sei proprio la persona più lucida di questo mondo.» gli rispose ridendo Karakar, «comunque ti devo lasciare, siamo arrivati, c'è il tuo Goblin che aspetta fuori da casa di Saviorcr.»

«Dimmi che riuscirò a convincerti» tentò per un ultima volta il Berserker.

«Ne dubito Fratello, devo badare ai miei uomini.» Karakar sembrava veramente dispiaciuto, «ora vai, ti aspettano.» disse porgendogli il pugno nel tipico saluto Orchesco.

Slurtzo annuì, e ricambiato il saluto si lasciò alle spalle l'amico dirigendosi verso Tarak che lo attendeva fuori dalla porta, dove due Giganti Berserker facevano la guardia.

«Grumlor, è un piacere rivederti» esordì l'Orco alzando la mano per salutare una delle due guardie.

Ma questa non rispose con altrettanto calore: «levati e vedi di non fare danni, Orco.»

«Non scorre buon sangue a quanto pare.» osservò Tarak incuriosito dallo scambio di battute tra il Berserker e il Gigante.

«Diciamo che ha avuto un assaggio dei miei pugni dopo una partita a scacchi,» disse il Berserker ridendo «stava perdendo e ha tentato di mangiarmi la regina, barando. Gliel'ho fatta mangiare, letteralmente.»

Tarak rise, tra Goblin e Giganti non c'erano mai state troppe simpatie dopotutto. «Tu invece?» chiese l'Orco «Ripreso da ieri?»

«Sì, direi di sì» confermò il Goblin, «ho anche un certo appetito.» disse varcando la soglia della sala da pranzo.

I due si ritrovarono in una accogliente sala con molte finestre in cui erano già presenti gli altri invitati: Runklas era intento a spillare birra da una botte, mentre Aeleanar e Malian erano in disparte a sorseggiare del vino: «È elfico » disse l'assassina mentre beveva lentamente dalla coppa, «Saviorcr ha detto che è un regalo di Regina Leansar»

«Un reeegalo da Reee,» commentò l'Elfa, «queestoo vinooh è pregiatissimo, neanche la Reeegina osa berne troppo perché troppo potente.»

«Sì ma questo è il tuo terzo bicchiere» puntualizzò Malian, «io a malapena riesco a finire il primo.»

«Perché non sei abituata evidentemente,» disse Tarak avvicinandosi strizzandole l'occhio, «mie signore, permettete che vi mostri come si mesce del buon vino?»

«Tarak smettila di fare quello che ne sa, che se esageri con quella, finisci sotto il tavolo tutta la sera...» Slurtzo sembrava particolarmente divertito dalla scena.

«Ma io me ne intendo di vino!» si lamentò il Goblin.

«Poco importa, io non parlavo del vino...» gli rispose l'Orco.

Slurtzo - Il BerserkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora