Nella Grande Foresta

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La cavalcata verso il centro della Grande Foresta vide coinvolta la Compagnia in conversazioni di ogni tipo.

In primo luogo Slurtzo riferì loro tutto ciò che aveva saputo al termine dell'interrogatorio ottenendo le più disparate reazioni:

«Che provino ad uscire quei dannati Demoni, li ricacceremo indietro a martellate e berremo alla loro dipartita.» Runklas come sempre era il più ottimista.

«Io speeero che i Deeemoni nooon arriviiino, noon voglio invitaaarli al matrimooonio, anche se sarebbe caaarino se ci fossero Heeeelios e Teeeenebra.» anche Aleanar non si era smentita, mentre guardava con occhi carichi di allegra follia i gioielli che teneva alle dita.

«Non oso pensare a cosa accadrebbe se arrivassero i Demoni, ma per ogni evenienza dovremmo cercare nuove alleanze o rompere quelle dei nostri nemici.» Malian si dimostrò come sempre la stratega del gruppo
«Dovremo fomentare una guerra tra creature per far sì che si scannino tra loro, così da dare inizio ad insurrezioni tra i viventi e riprendere tutte le terre che ci appartengono.»

«Demoni, Dei, Licantropi e Vampiri, ci mancava solo la Profezia... basta parlare! mi sta scoppiando la testa!» Tarak era quello che stava accusando il colpo più di tutti, si teneva la testa tra le mani e continuava a bere dalla borraccia che teneva sulla sella.

Fu proprio dopo la sfuriata del Goblin che la conversazione si spostò su Aeleanar e sul racconto degli anelli che le aveva donato Saviorcr.

«Quindi questi sarebbero i famosissimi anelli di Helios?» chiese Malian osservando i gioielli dopo che l'amica le aveva raccontato la storia.
«Come ti senti a indossarli?»

«Miii sento in paaace e pieeena di energieee!» esclamò l'elfa con un sorriso, «come se potessi distruggere il mooondo intero con uno schiocco di dita!»

«E pensi siano gli anelli a permetterti ciò?» la interrogó l'assassina spinta dalla curiosità.

«Oh nooo!» negò la guerriera dalle orecchie a punta, «è la forzaaa dell'aaamoooreee...»

«Seh, come no...» troncò corto Runklas voltandosi verso Slurtzo «come mai tuo fratello aveva dei gioielli come quelli? Retaggio dei Re?»

«No,» confessò il Berserker scuotendo la testa, «sono stati donati a Saviorcr da mio nonno Saurorcr che li aveva creati.»

«Tu sei nipote di Saurorcr?» Runklas non credeva alle proprie orecchie, «tuo nonno è leggenda tra i Nani, sia per l'arte di intagliare, che per le sue corse clandestine tra Centauri. Ma aspetta, perché a te non ha lasciato nulla?»

«Già,» convenne Malian pensierosa, «perché a lui ha lasciato qualcosa e a te no? A lui i gioielli di Helios, a te perché non qualcosa di Tenebra?»

«Cosa vorresti insinuare, Malian?» chiese interrompendo le frecciatine dell'amica, «non girarci attorno...»

«Presto detto: La Profezia parla di te, è palese, Slurtzo» lo zittì l'assassina «E mi chiedevo a cosa corrisponde il favore di Tenebra che hai perso?»

Il Berserker sospirò e abbassò la testa rivolgendo lo sguardo in avanti: «gli Anelli di Tenebra che mi aveva affidato il nonno, ecco cosa ho perso. Da lì hanno avuto origine...»

Ma non ebbe tempo di finire che dalla vegetazione si udirono provenire urla e rumori di combattimento.

Erano ormai giunti in prossimità delle Terre degli Gnomi e nel folto delle piante si udì un gran rumore di zoccoli, urla, latrati.
Il combattimento sembrava così  cruento che i membri della Compagnia si fermarono e scesero dalle cavalcature.
Ma quando stavano per inoltrarsi tra le piante per osservare ciò che ostacolava loro il cammino un silenzio di tomba cadde sulla foresta lasciando come unico suono i richiami di alcuni uccelli.

«Oooh,» fece Aeleanar mettendo le mani a cono davanti alla bocca, «iooo li conosco questi uccelliniii, capisco cosa dicono!»

«E cosa dicono i tuoi amici uccellini?» chiese Slurtzo intuendo a cosa l'Elfa si stesse riferendo.

«Dicooono che alcuni dei Centauriii e degli Gnomiii nella zoona sonooo mortiii,» l'Elfa sorrideva nel tradurre i vari fischi, «ci diirigiamo verso l'Albeeero della Viiita.»

«Truppe da imboscata?» Malian sembrava estasiata nel vedere il modo in cui gli Elfi comunicavano tra loro.

«Avvertili che ci siamo anche noi,» le consigliò Slurtzo accentuando l'urgenza della cosa «non vorrei ci scambiassero per nemici»

L' Elfa annuì e trilló un richiamo in direzione degli alberi.

Per qualche istante non successe nulla, calò il silenzio e l'unico suono divenne quello del vento e del respiro dei membri della Compagnia,  fino a quando non emerse un guerriero completamente rivestito di un mantello verde mimetico con un arco e diversi coltelli.

Lo sguardo del ranger scivolò su tutti loro, sembrava confuso, ma divertito:  «scusate, perché non dovremmo abbattervi solo perché qualcuno di voi si sposa?»

«Siamo in missione per salvare il mondo, orecchie a punta,» intervenne Runklas, «la tua amica non sa dare la giusta priorità alle cose.»

«Ah, ho capito chi siete,»  rispose l'Elfo chinandosi leggermente verso di loro «la Compagnia del Berserker, siete qui per evitare il Sacrifico di Sangue, giusto?»

«Sì, ma tu come fai a saperlo?» gli chiese Malian con sguardo inquisitorio.

«Diversi motivi, in primo luogo perché abbiamo catturato uno stregone e lo abbiamo fatto parlare. In secondo luogo perché la luna ha iniziato a diventare rossa, il Sacrificio è iniziato, possiamo aiutarvi a penetrare nelle loro difese.»

Slurtzo alzò lo sguardo verso la Luna e attraverso gli alberi vide uno spicchio arancione affacciarsi lungo la superficie.

«Sbrighiamoci!» commentò il Berserker con un nodo alla gola, «non c'è molto tempo!»

Slurtzo - Il BerserkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora