Alle Tende di Pietra

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«Siamo proprio una bella coppia eh?» disse Tarak ridendo, mentre guardava i lividi che incorniciavano il volto dell'Orco.

«Zitto, o ti concio per le feste!» replicò il Berserker, ancora dispiaciuto per il mancato "divertimento" del giorno prima.

I due stavano viaggiando a cavallo di due Bestie in direzione delle Tende di Pietra.

Le Bestie erano delle cavalcature eccezionali, potevano trasportare carichi pesanti senza problemi, e in guerra o a caccia erano dei predatori formidabili. La folta pelliccia delle creature era morbida al tatto ed era molto comoda per cavalcare, ma nonostante ciò, solo i Pelledura si azzardavano ad utilizzarle come cavalcature.

Non era facile addestrarle. Bisognava dimostrare già con i cuccioli una forte autorità nel trattarle, ed erano pochi gli addestratori in grado di farlo, specie quando con l'avanzare dell'età l'aggressività di queste creature aumentava.

Ma quelle erano state addestrate personalmente da Gurka e ci si poteva fidare.

«Quando sei riuscita a domare uno Slurtzo, delle Bestie sono una passeggiata.» aveva detto a Tarak l'Orchessa mentre gli presentava le creature.

L'Orco e il Goblin si erano quindi messi in viaggio alle prime luci del mattino confidando di arrivare alle Tende di Pietra prima del tramonto.

E così avvenne.

Dopo molte ore di viaggio sotto il sole i due arrivarono in vista della cittadina Orchesca.
Le alte mura di pietra si stagliavano dalla pianura verso il cielo contrastando il verde circostante con un grigio intenso.

«Chissà come doveva essere quando era ancora un bivacco per le tribù nomadi.» disse Tarak tentando di fare conversazione.

«Immagino fosse un insieme di tende» rispose secco Slurtzo senza molta voglia di parlare. 

«Tutto bene?» chiese Tarak sentendo qualcosa di strano nel compagno di viaggio. «Saremo tra Pelledura, non c'è nulla di cui preoccuparsi.»

«Si sta radunando un esercito, Tarak, c'è tutto di cui preoccuparsi.» disse Slurtzo con un sospiro, «specie perché tra quelle truppe c'è anche mia figlia.»

«La troveremo.» disse il Goblin cercando di convincersi di ciò che stava dicendo.

Man mano che i due si avvicinavano alla cittadina iniziarono a comparire le tende dei volontari poste al di fuori dalle mura.

Tantissimi Pelledura avevano risposto alla chiamata, dopotutto Saviorcr era molto amato, e molti riconoscevano la sua autorità quasi in modo divino.

Ma come presto ebbero modo di vedere, Saviorcr non era l'unico ad essere amato.

Infatti non appena Tarak e Slurtzo giunsero alle prime tende e l'Orco venne riconosciuto, la voce si diffuse in tutto l'accampamento fino alla città, tanto che nell'arco di poco tempo moltissimi soldati si schierarono ai lati della strada.

Orchi, Giganti, Goblin perfino alcuni Troll ammaestrati, tutti erano lì ad osservarlo, tutti volevano vedere la leggenda camminare tra loro.

Ad un certo punto dalla fila si discostò un Orco, l'armatura era quella dei Berserker. Slurtzo lo riconobbe subito: Karakar, un Berserker con cui aveva combattuto alle Forge Nere.

L' Orco incrociò le asce in diagonale nel tipico saluto dei Berserker, iniziò a sbatterle insieme poi prese a gridare a pieni polmoni: «SLU-RTZO!!!SLU-RTZO!!! SLU-RTZO!!!» l'urlo dell'Orco si propagò di Pelledura in Pelledura, fino a quando tutti i presenti presero a gridare a gran voce il nome del Berserker, picchiando le armi tra loro o sugli scudi.

Slurtzo - Il BerserkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora