«Ehm...» iniziò Slurtzo nel vedere il volto della madre a pochi centimetri dal suo, «ciao mamma» proseguì nel tentativo di addolcire quello sguardo di fuoco che pareva attraversarlo da parte a parte.
Ma l'Orchessa non parve calmarsi, anzi, lo sollevò ancora più in alto.
«Come hai potuto permettere che accadesse?» la voce della Madre era ridotta ad un ringhio sommesso, che graffiava nella mente, andando ben oltre le zanne digrignate e la mascella contratta. Gli schizzi di sangue sul viso inoltre non miglioravano la situazione.«Che accadesse cosa?» biascicò l'Orco nel tentativo di comprendere di cosa fosse accusato, le Lacrime in circolo gli avevano ampliato i sensi, ma lo avevano reso ancora più confuso: sentiva troppe sensazioni, impossibili da gestire per un corpo non divino.
«Come?» chiese Sturnza scuotendo il figlio per aria, «non sai nemmeno di cosa sto parlando?»
«Ehm, no...» replicò incerto il Berserker, mentre un rivolo di sudore iniziava a scendere dalla fronte raggelandogli il viso, «non hai detto nulla di preciso...» continuò con un filo di voce.
«Penso tu lo sappia già, Slurtzo» disse l'Orchessa, colpendo il figlio con ogni parola, «hai solo paura ad ammetterlo di fronte a tua Madre.»
«Lucine?» chiese Aeleanar avvicinandosi timidamente alla spalla dell'Orco.
Sturnza osservò l'Elfa, la degnò dello stesso sguardo annoiato con cui un leone di montagna si avvicina ad un capriolo, sanguinante e con la zampa spezzata.
«Tua amica?» chiese voltandosi verso il figlio.
Slurtzo rabbrividí nel notare un' aurea sanguigna diffondersi attorno alla Madre.«Mm, sì...» annuì lui muovendo la testa intimidito da ciò che stava percependo.
«Gurka lo sa?» a quella domanda la voce della Madre divenne ancora più cupa e profonda, mentre attraverso la mano di lei, l'Orco sentì l'aria attorno scaldarsi.
«C... che cosa dovrebbe sapere?» chiese Slurtzo con un nodo alla gola, non riusciva più a sopportare tutte quelle domande e quei vapori di emozioni lo stavano inondando.
«Non fare il finto tonto! Gurka sa che sei in giro per le Terre oltre le Montagne a spassartela con un' Elfa e un' Umana?» nel tono si potevano percepire accuse e minacce, mentre il velo rossastro stava tendendo sempre più verso il nero.
«M... Ma siamo in missione insieme» replicò lui sperando che la risposta fosse sufficiente, «non ce la stiamo spassando.»
«Pff...» sbuffò lei senza curarsi delle parole del figlio, «riferirò, poi vedremo se anche lei la pensa come te.»
«Lucineeee?» ripropose Aeleanar pizzicando leggermente Slurtzo, anche se dal tono della domanda non era così convinta sul da farsi.
«Levati, Figlia dei Boschi, o te le do io le lucine.» disse Sturnza con voce secca e decisa.
Aeleanar come ridestatasi dal torpore guardò l'Orchessa, alzò le spalle, e quasi contenta di potersi levare da quella situazione si avvicinò a Runklas, Tarak e Malian che se ne stavano in disparte a riprendersi dalle ferite.
«Dite che dovremmo intervenire?» chiese Runklas con un filo di voce.
«Noooo» disse Aeleanar con tranquillità, «Sluurtzo ha tuuutto soootto controllooo.»
«Ne dubito, ma credo che non siamo nella posizione di poter fare qualcosa» rispose Malian, «mi chiedo solo come mai uno come Slurtzo si faccia trattare così.»
«Semplice » ammise Tarak con un sospiro, «la mamma è sempre la mamma.»
«Bah» borbottò l'assassina, «chissà di cosa stanno parlando...»
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Slurtzo - Il Berserker
Fantasy[IN REVISIONE] Se all'ultima pagina di questa storia vi ritroverete con una birra in mano a urlare "Sangue sulle Asce", non preoccupatevi, perché sarete già sbronzi. !!!QUESTA NON È LA CLASSICA STORIA FANTASY!!! O almeno, lo è e non lo è. Se cercat...