Capitolo 4

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Jocelyn's pov

Ho sempre amato la notte.
Quando ero piccola mi sedevo sul mio sgabello in giardino ad ammirare le stelle per ore intere, mentre mia madre finiva di pulire la cucina, fissandomi dalla finestra per assicurarsi che non mi accadesse nulla.
Ora amo lo stesso cielo di allora, ma con una nota in più, perché sono libera di viverlo per davvero.
Sono le ore dove si commettono sbagli, dove nascono gli amori in discoteca, e dove tutto sembra più bello.
Nella mia testa è scattato tipo un neurone pazzo, che vuole a tutti i costi farmi conoscere una nuova Jocelyn, che dentro di me esisteva già, ma per qualche strana ragione ho sempre tenuto nascosto per non deludere nessuno.
Osservo la mia migliore amica mentre continua a guardarsi alle spalle.
Denise è veramente uno schianto, un metro e settanta di ragazza, mora con gli occhi azzurri. La perfezione per me, ma è anche una preda per gli stronzi che vogliono solo portarsela a letto.

"Lo sai che stiamo sfidando il fuoco Jocy?" Domanda mentre scalcia una bottiglia di birra vuota ai nostri piedi.

"Forse, ma a entrambe piace scottarsi a quanto pare." La guardo di sottecchi, perché so perfettamente a cosa si riferisce.
L’ultima volta che siamo venute qua insieme, ci siamo ritrovate in un bel casino che per fortuna abbiamo entrambe scampato, l’unico guadagno è stato il mio nuovo cellulare, dopo aver perso quello vecchio mentre scappavo dalla polizia.
L'atmosfera è sempre la stessa, c'è un casino di rumore, tra urla dei ragazzi e le moto che sgasano.
Ci facciamo largo tra la folla, fermandoci a pochi metri dalla transenna abusiva che ci divide dalla strada che usano come pista quando gareggiano.

"Vedo che non hai cambiato idea." Riconosco quella voce, girandomi di spalle per scorgere la sua figura.

"Direi di no." Sorrido imbarazzata, puntando gli occhi verso quelli di Caleb.

"Come mai di nuovo qui? Hai intenzione di fare un'altra serata in quella schifosa discoteca?" Domanda indicando l'entrata con il mento e la fronte corrugata.

"Volevo vedere gareggiare qualcuno, l'altra volta non ci sono riuscita. M-mi piacciono le moto.”

"L'avevo capito sai? Eri troppo euforica il giorno che ti ho accompagnato a casa.” Sorride senza notare la mia migliore amica al mio fianco.

"Hai una gara stasera?" Domando nervosa, strofinando le mie mani per smorzare il tremolio che sento.

"Sì, tra cinque minuti dovrebbero chiamarmi. Sei venuta da sola?" Si guarda intorno, prima di riportare la sua attenzione su di me.

"No, ci sono anch’io con lei, sono Denise…tu devi essere Caleb giusto?” Interviene la mia amica, porgendogli la mano per presentarsi.
Sta fingendo come solo lei ne è capace, perché sa già chi è ancor prima che lo conoscessi.

“Sì sono io.” Ribatte con le labbra strette verso sinistra.

“Ci saremo anche noi a vederti stasera.” Aggiungo riportando la sua attenzione su di me.
Ride di sottecchi, prima di mettersi il casco sulla testa senza infilarlo del tutto.

“Allora possiamo vederci dopo? Ora devo andare prima che Mike inizia a urlare dal megafono.” Indica il panzone dietro di lui, lo stesso che l’altra volta stava per parlare, se non fosse che la polizia ha fatto capolino nel bel mezzo della partenza.

“S-sì va bene.” I suoi occhi mi guardano un ultima volta, prima di girarsi verso la sua moto, lasciandomi con una piacevole sensazione al petto.

“Ho appena visto la mia migliore amica flirtare con un figo pazzesco o sbaglio?” Denise non perde tempo a scherzare con il suo solito terzo grado.

“Non stavamo facendo proprio niente, ci siamo visti una volta, anzi con questa facciamo due!” Cerco di difendermi dalle sue parole, come se sentissi il bisogno di negare qualcosa che non esiste.

“Anche Derek ed io dopo un’uscita siamo finiti a letto insieme.” Ribatte cocciuta, per lei è normale parlare di frequentazione dopo così poco, per me no.
Non sono una ragazza che si lascia andare facilmente, soprattutto dopo un passaggio a casa e due parole dette di fretta prima di una gara clandestina.

“Se dovesse succedere qualcosa, sai benissimo che non avverrà in quel modo!” Preciso puntandogli un dito contro.
Non penso che la mia migliore amica sia una poco di buono, ma certe scelte tende a prenderle senza pensarci, e finire a letto con Derek e mettersi con lui dopo una settimana è una di quelle.

“Tu pensi troppo e agisci poco. Tra un mese sarai pazza di quel ragazzo, fidati.” Mi strizza un occhio, prima di riportare la sua attenzione alla pista.
Alzo gli occhi al cielo, seguendola a mia volta verso Caleb.
Manca pochissimo alla partenza, e non perdo tempo per avvicinarmi più che posso vicino alla transenna, proprio in prima fila.
Lancio un’occhiata nella sua direzione, sorprendendolo a fissarmi a sua volta.
Abbozza un sorriso malizioso prima di sistemarsi sulla sella e sfrecciare verso l’asfalto davanti a lui.

//spazio autrice.

Ciao gente! Come state?
Io tutto bene, ieri sera sono tornata da Mestre in treno assieme alla my best friend ed abbiamo passato dei giorni fantastici lì.
(dato che non lo avevo specificato nello spazio autrice del capitolo precedente sono andata a Mestre per fare dei corsi per fare l'animatrice, è la prima volta che vivo quest'esperienza e questi giorni sono stati davvero stupendi, anche se si moriva di caldo e le attività erano tante) e nulla, se vi è piaciuto questo capitolo mettete una ⭐ e fatemi sapere cosa ne pensate.

*Scusatemi enormemente per non aver aggiornato ieri, per rimediare aggiorno oggi ;)

Domanda del giorno:
Quante canzoni avete nel vostro cellulare? Oppure ascoltate musica su Spotify?
Io ho 359 brani nel cell :) a volte ascolto musica pure su Spotify.
Devo prendermi del tempo per eliminare le canzoni ormai "passate" e scaricarne altre di nuove.

Kiss, Giulia

⭐🌟⭐🌟

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