Jocelyn’s pov
Continuo a guardare i fiori davanti a me, cercando di trovare una combinazione giusta per abbinare i colori tra loro.
Come ogni volta, stanno appassendo, e Noah ha bisogno di un po' d'aria fresca, così ho deciso di comprare queste rose piccole, un po' bianche, un po' rosse, e tre blu, il suo colore preferito.
Ho cambiato già cinque volte idea, ma così dovrebbe bastare, infondo so che apprezza ogni mio gesto, ogni mio sforzo.
Il problema sono io, devo sempre cercare la perfezione in ogni cosa, e ultimamente sto diventando una maniaca del controllo, non so per quale motivo, ma sento di dover avere sempre tutto secondo i piani, terrorizzata che qualcosa possa andare storto da un momento all'altro.
Un anno fa sono venuta qua con l'animo a pezzi, mi sono lasciata prendere dalla tristezza, che ha riempito il cimitero dei miei singhiozzi, la mia mente di pensieri negativi, e il mio cuore da piccola crepe che a oggi sono ancora aperte.
Non mi sono ancora ripresa dalla fine della mia storia con Caleb, ma ho imparato a convivere con questa malinconia, proprio come ho fatto quando è morto Noah, anche se in modo differente.
Sono due situazioni diverse, ma entrambe hanno scombussolato la mia vita, e non poco.
È un ciclo che si è ripetuto, con la differenza che Noah non può più amarmi, mentre Caleb abita a poche ore da qui, e la possibilità di vivermi c'è l'avrebbe, ma è destinato alla sua famiglia, che lo tiene in pugno, e che l'ha portato via da me.
Non ho più chiesto sue notizie, nonostante sono consapevole che Derek lo senta ancora.
Spero solo sia felice, almeno questo.
Quando sono tornata da Boston, mi sono chiusa in camera a piangere per ore, con mia madre seduta al mio fianco che mi consolava, com'è solita fare, e subito dopo ho sentito il bisogno di venire a parlare con Noah, come se questo bastasse ad alleggerire il magone che sento.
Ricordo ancora quando ti ho confessato di voler cambiare la mia vita che ormai era diventata piatta, e mi sono trasformata in una persona diversa, che esisteva già dentro di me, ma era nascosta, e così mi sono addentrata in una vita movimentata, così intensa da far male, e alla fine mi sono scottata, molto.
Dopo la tua morte ho iniziato a vivere a colori con l'aiuto di Caleb che in quel periodo è stato fondamentale, perché devo ammettere che è grazie a lui se ho ritrovato la serenità, provando emozioni fortissime che ormai erano scomparse dentro di me, e ora sono qui ad accettare il il dolore che mi porto a dietro dal giorno in cui ci siamo lasciati."Ora devo andare, verrò a trovarti presto angelo."
Sussurro debole guardando la foto, sempre la stessa.
Succede sempre così quando vengo qua, finisco per parlare di cose tristi, quando non ne ho bisogno, perché dovrei raccontargli la mia vita serena che mi sono nuovamente costruita, invece mi lascio prendere dai ricordi.*
Mi sento stanchissima, ho bisogno di dormire almeno un giorno intero, per recuperare metà delle mie forze, ormai andate a quel paese.
Ho iniziato a lavorare in una caffetteria per riuscire a mettere da parte qualche soldo per il mio futuro, sono stanca di chiedere aiuto a mia madre.
Oggi tutta la città ha voglia di caffè e brioche, il locale è pieno.
Non faccio in tempo a respirare che subito arriva un'altra ordinazione, e tra la folla riconosco Jeremy, l'ex migliore amico di Caleb.
Sì, parlo al passato, perché non si sono più visti, si è comportato male con lui, e in questi mesi ci siamo avvicinati molto, ho imparato a conoscerlo, e sto cercando di aiutarlo a uscire dal giro della droga, ma sembra impossibile, almeno per ora.
Il problema è lo spaccio, è quello che lo tiene in pugno, perché c'è il guadagno, e da quello non riesce a staccarsi.
È molto arrabbiato con Caleb, ho provato a chiedergli qualcosa al riguardo, ma si è subito alterato, così ho deciso di tagliare corto, e di non parlargliene più."Posso avere un doppio caffè signorina?" Mi saluta scherzoso, appoggiandosi al bancone.
"Ti vedo molto felice oggi, è successo qualcosa Jeremy?" Domando mentre mi giro verso la macchinetta.
"Ho una notizia bomba! La prima è che ho il portafoglio pieno, e il secondo che Rebecca darà una festa stasera, e tu sei invitata." Ribatte allargando il suo sorriso.
"Lo sai che non mi piace sapere quando guadagni in quel modo, e per quanto riguarda la festa non posso venire, sono troppo stanca." Mormoro scocciata, guardando l'orologio.
Il tempo quando deve volare è come se si fermasse, manca ancora un'ora prima di staccare."Hai tutto il tempo per riposarti, ti prego non puoi paccare, ci sarà mezza città. Festa in piscina Jocy, ricordi l'ultima volta?" Domanda cercando di convincermi, con gli occhi dolci e il labbro corrucciato.
"E' difficile scordarsi quel giorno Jemy, ho vomitato tutta la notte." Ricordo disgustata le ore in cui ho buttato fuori tutto l'alcool che avevo in corpo, e non è stato piacevole.
Ricordo anche tutto il divertimento prima, le ore passate a scatenarci in pista, tutti insieme, anche se mancavi tu.
Maledizione, sei ovunque."Questa volta sarà ancora più devastante! Ci saranno troppe persone, immagina il casino!" Esclama sorridendo, con gli occhi sognanti.
Jeremy ama il divertimento, e in occasioni come queste frutta un sacco di soldi, vendendo droga ai ragazzi del quartiere."Chiamami più tardi ok? Deciderò una volta aver dormito." Mormoro titubante, asciugando le tazze calde appena uscite dalla lavastoviglie.
Ed ecco che subito il senso di colpa si fa strada dentro di me.
Cosa mi costa passare una serata in compagnia dei miei amici? Perché devo sempre sentirmi rinchiusa in una bolla che m'impongo di portare sempre dietro? Non è possibile tutto questo, sta diventando troppo pesante.
Sollevo lo sguardo e incontro ancora gli occhi di Jemy, che mi scrutano dubbioso."Sono andata in oca, comunque ci sarò alla festa, ho cambiato idea!” Trasalisco non appena si alza dallo sgabello, provocando un rumore che costringe i clienti a girarsi nella nostra direzione.
"Passo da te alle dieci!" Si avvicina sporgendosi al bancone per darmi un bacio sulla guancia, prima di sgattaiolare fuori contento, proprio com'è arrivato all'inizio.
Guardo il mio capo sulla sinistra, e noto il suo sguardo severo dopo aver visto me e Jeremy fare baccano, ma decido di ignorarla, a volte sa essere davvero pesante.
Non mi resta che passare l'ultima mezz'ora pensando a come vestirmi, e soprattutto con quale animo andarci, perché dentro di me c'è l'euforia e la malinconia che fanno a botte tra di loro, non permettendomi di scegliere molto facilmente.
Vorrei che non fosse così, ma è passato un anno.
Un fottuto anno e ancora mi ritrovo in questo modo.//spazio autrice.
Vi siete pentiti di aver scelto la scuola che state frequentando? Avete mai pensato di cambiarla?Kiss, 𝓖𝓲𝓾𝓵𝓲𝓪
⭐🌟⭐🌟
STAI LEGGENDO
Indelebile
RomanceJocelyn e Caleb sono il fuoco. Due scintille che innescano facilmente un incendio, un composto chimico perfetto. Vengono da due mondi completamente diversi, eppure i loro occhi parlano per loro. Lei è sempre stata una ragazza dal sorriso contagioso...