Capitolo 7

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Jocelyn's pov

I giorni scorrono veloci a differenza di qualche settimana fa che mi sembrava che il tempo si fermasse a poco a poco sempre di più.
Trascorro i miei pomeriggi insieme a Caleb che si è offerto per insegnarmi esclusivamente ad andare in moto.
Quando stavo con Noah, mi piaceva usare il suo scooter ma solo nelle stradine di campagna, almeno se cadevo ero sicura di non sbucciarmi la pelle, proprio come le bambine.
Ora sono passata a un livello successivo, e non credevo che potesse piacermi così tanto da continuare.
In realtà l'ho presa come una sfida personale, un modo per conoscermi un po’ di più e capire se i miei limiti sono gli stessi, o semplicemente amplificati.
La sera invece esco a bere qualcosa con Denise quando non è impegnata con gli esami dell'università, e ultimamente capitiamo spesso in un bar del centro.
La mia vita prosegue in modo lineare, per ora non posso dire che qualcosa mi turba, se non qualche incubo che bussa incessantemente in piena notte, costringendomi ad alzarmi e ripromettere a me stessa che piano piano svaniranno anche loro.
Dopo essermi fatta la doccia, avvolgo all'asciugamano al petto e vado dritto verso l'armadio.
Non faccio in tempo ad aprirlo che vengo distratta dal rumore di alcuni sassolini alla mia finestra.
Mi avvicino cauta, spostando la tenda di lato per guardare verso il giardino.
E poi lo vedo in tutta la sua bellezza, con un braccio appoggiato al sellino della sua moto, e l'altro molle lungo il fianco.
Il suo sorriso da furbetto scatena a ruota il mio, mentre apro la finestra per riuscire a parlarci.
"Caleb? C-cosa ci fai qui?" Domando con uno sguardo incuriosito, stringendo l’asciugamano per paura che cada.

"Jeremy è impegnato a scoparsi una tipa nel retro della discoteca, sono solo nel bel mezzo del sabato sera, un po’ triste no?" Domanda di rimando.

"Se accetti di guardare un film su Netflix e di vedermi nel mio bellissimo pigiama allora forse puoi stare qui con me." Azzardo con le guance che vanno a fuoco, per fortuna da qui non riesce a vederne il colore.

"Intanto che finisci di prepararti vado a prendere la pizza, così se mi costringerai a vedere un film strappalacrime posso affogare la mia disperazione nel cibo." Sussurra scherzoso, infilandosi subito dopo il casco.
Chiudo la finestra e mi affretto ad asciugarmi i capelli, lisciandoli appena con la piastra per togliere il crespo.
Guardo la mia figura allo specchio controllando di non avere nulla fuori posto, e, in effetti, il mio pigiama non è poi così brutto.
Per dormire indosso semplicemente un leggins nero e una maglietta a maniche lunghe di un rosa acceso, forse troppo.
Mi chiedo perché mi sento così agitata all'idea di passare una serata con lui in casa mia.
Lo conosco da pochissimo tempo, eppure sento di potermi fidare del suo sguardo fin troppo sincero, che riesce a nascondere qualcosa che riuscirò a scoprire, perché la curiosità è così forte da non darmi tregua.
Quel ragazzo mi piace, e non posso negarlo.
Una parte di me si sente terribilmente in colpa per questi pensieri, è come se fossi divisa a metà tra la ragione e la follia.
La ragione è il mio cervello, così testardo da ricordarmi che neanche un anno fa ero fidanzata con un ragazzo che credevo sarebbe stato al mio fianco un’intera vita.
Continua a punzecchiarmi incessantemente quando sono con Caleb, come se fosse sbagliato per lui rifarsi una vita a ventitré anni.
Fino a qualche tempo fa anch'io la pensavo così, ma quando scatta il meccanismo giusto tra due persone non puoi controllarlo, è impossibile.
La follia invece è il mio cuore.
E sento un leggero formicolio alla bocca dello stomaco quando sono con lui.
E' follia quando passa così poco tempo che ti chiedi com'è possibile credere in qualcuno di sconosciuto, ed è ciò che è successo a noi.
E' un bravo ragazzo, nonostante l'apparenza che si sa che in certi casi riesce solo a ingannarti.
Non ho ancora capito chi decide ciò che è giusto o sbagliato, io non voglio più rimpianti, questo è sicuro.
I pezzi del mio cuore si stanno ricomponendo, anche se scheggiati, la cosa fondamentale è accettare me stessa e seguire l'istinto, lo stesso che mi sta facendo scendere le scale e aprire la porta a Caleb.

*

"Mi spiegate perché voi donne vi limitate a questi film senza senso?" Domanda al mio fianco, guardando la scena finale del film che ho scelto a inizio serata.

"Sì dal caso che "Le pagine della nostra vita" non è classificato come un film qualunque. E' uno dei pezzi forti di Nicholas Spark! E poi la storia è così bella che non capisco come tu faccia a ridere!" Ribatto fingendomi offesa davanti alle sue parole.

"Sarà anche così, ma i film d'amore mi fanno diventare nervoso." Ammette con uno sguardo diverso dal solito, sembra malinconico, rabbioso verso questo tipo di argomento, e sono intenzionata a scoprire il perché.

"H-hai...cioè...la tua ex ti ha deluso?" Domando pacata, lasciando intendere il senso della frase.

"Sì, mi ha distrutto. Ero molto innamorato, e grazie a questa esperienza ho capito che l'amore non è sempre ciò che vediamo con i nostri occhi, ma può essere molto peggio, letale.” Ammette più a se stesso che a me.
Solo dopo aver parlato decide di voltarsi per incrociare i nostri occhi e aspettare una mia reazione.

"Non ne voglio parlare Jocelyn, non preoccuparti di consolare nessuno. E' un capitolo chiuso." Aggiunge con noncuranza, appoggiando una spalla verso il bracciolo del divano.

"E tu? Credi nell'amore eterno come i protagonisti di questo stupido film?" Domanda con un sorriso sfacciato, lo stesso di chi non ha capito di aver colpito una parte profonda di te.
I miei occhi saettano altrove, fermandosi sulla foto appesa in salotto.
Io, Noah e mia madre eravamo andati a fare il picnic in un parco qui vicino vista la giornata che rischiava di farci morire di caldo.
Mia madre ha insistito così tanto per farci una foto che ha scelto di appenderla proprio qui, a pochi metri da noi.
Non mi ha mai fatto male guardarla come in questo momento.
Ora sono a un bivio, fidarmi di Caleb, o fingere e chiudere il discorso come ha preferito lui riguardo alla sua ex.

//spazio autrice.

Secondo voi cosa farà Jocelyn? Rivelerà parte del suo passato a Caleb oppure chiuderà il discorso proprio come ha fatto quest'ultimo?

Guys cmq stamattina sono andata in biblioteca e ho preso il libro Colpa delle stelle, il romanzo di John Green di cui vi ho parlato nel capitolo precedente. Ho da poco iniziato a leggerlo ed ora sono arrivata al capitolo 5. Quando leggo AMO immedesimarmi nei personaggi.

Ho pubblicato prima perciò ora devo uscire e nulla, passate una bella serata everyone + vi do la buonanotte qui, vi voglio bene 💕

Kiss, Giulia

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