Capitolo 11

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Jocelyn’s pov

Siamo seduti in macchina, diretti verso casa sua.
Sono silenziosa, lascio spazio ai pensieri che continuano a frullarmi per la mente, senza accorgermi che sto ignorando Caleb.

"Jocelyn tutto ok?" Domanda preoccupato, guardandomi di sottecchi per controllare la mia espressione.

"Credo di sì, anche se non riesco a pensare ad altro." Ammetto debolmente.

"Non dobbiamo dargliela vinta Jos, sono incazzato nero ma cerco di restare calmo, per te. E dovresti farlo anche tu, per te stessa."
Si protende verso di me accarezzandomi teneramente il ginocchio.
Questo gesto non mi crea disagio, tutt'altro.

"Vorrei che fosse facile. Vorrei trovare un modo per incastrarlo senza subire minacce. Non sopporto che lui mi abbia in pugno." Sibilo irritata.
È surreale tutta questa situazione, come può il ragazzo della mia migliore amica farmi una cosa simile? 
È possibile che in tutto questo tempo nessuno si sia accorto della sua doppia faccia?

"Non preoccuparti per questo. Gli farò pentire di avere due mani e una bocca." Sussurra serio, serrando i pugni contro il volante.

"Non voglio metterti in mezzo Caleb, potrebbe vendicarsi anche con te."

"Credi che io abbia paura di quel coglione?" Domanda con un sorriso malizioso.

"Modesto il ragazzo." Accenno un sorriso nella sua direzione.

"Un punto a mio favore." Le sue dita sfiorano la mia pelle, creando dei piccoli brividi che si espandono per il resto del corpo, facendomi sospirare.

"Non hai bisogno di questo per avere dei punti in più." 
Vorrei dirti che più di così non puoi essere perfetto, perché lo sei già.

"Sono perfetto come te allora?" 
Sa benissimo che queste frasi m'imbarazzano, mi rendono vulnerabile ai suoi occhi.

"Sei sulla strada giusta." Scherzo, portando nuovamente i miei occhi nei suoi.

"Promettimi che stasera non penserai a Derek, godiamoci la serata, solo io e te." Aggiunge nuovamente.
Sì, lo farò.

"Sarà fatto, te lo prometto." Sussurro facendo una smorfia divertita.

"Ti proteggerò da tutto bimba non scordarlo.”
Amo quando mi chiami in questo modo.
Amo le sensazioni che mi fai provare.
Amo stare con te senza preoccuparmi di niente.
Perché stai diventando un punto di riferimento per me, e la cosa che più mi spaventa è la paura che un giorno tutto questo possa finire.
Sai, ho imparato che si può scoppiare di felicità e un attimo dopo morire di dolore, e queste due sensazioni mischiate insieme formano un mix letale.
Tu non lo sai di quanto schifo ho ingoiato, di quante ne ha subite il mio cuore, ma devo buttarmi se voglio rifarmi una vita.
E tra le tue braccia trovo il coraggio di farlo. Mai contro cuore, insegnano.  Ed è così maledettamente vero.
Guardando fuori dal finestrino cerco di distrarmi il più possibile, e pian piano il ricordo di Derek sfuma nella mia mente.

"Siamo arrivati." Esclama Caleb.
Non sono mai stata a casa sua, questa è la prima volta.
Mi aspetto di trovare tutto sottosopra, com'è solito dei maschi, invece appena varco la porta d'ingresso, mi ricredo.
Mi giro a studiare attentamente ogni dettaglio dell'arredamento.
Dal colore delle pareti, alla scelta dei mobili.
Forse perché è come se volessi conoscere una parte di lui attraverso questo, oppure sono semplicemente curiosa come tutte le donne.
L'ambiente è accogliente, e un odore di muschio bianco invade subito le mie narici.
Riesco appena ad ammirare il salotto, che si trova subito davanti ai nostri occhi.
È ordinata, e da come si presentano i mobili, gli piace giocare con i toni del nero e del bianco.

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