Capitolo 68

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  PoV Jordan

Papà mi aveva raccontato cosa fosse successo alla zia Izzy qualche giorno dopo il mio rientro, ero dispiaciuta volevo che anche la zia fosse felice Raphael aveva trovato il Suo compagno ed erano andati a vivere a Parigi, Max doveva rimanere all'aspirale per un bel po' ed io ero a casa e mi sentivo...un po' oltre che fuori posto un po' inutile io che volevo aiutare gli altri mi sentivo inutile.
Decido così di lasciare un biglietto sul frigo ed uscire a rinfrescarmi l'idee, sono a Central Park l'aria è così fresca le piante sono ancora ricoperte dalla brina mattutina il verde è ancora più luminoso del solito del resto la mattina è il momento più bello della giornata, passo davanti ad una panchina e noto un ragazzo intento a leggere un libro, quando gli passo avanti lo vedo sorridere sembra un tipo simpatico, e il primo pensiero è se potrebbe piacere alla zia Izzy sembrerebbe essere proprio il tipo della zia, decido così di fermarmi a parlare con quel ragazzo.

Decido così di lasciare un biglietto sul frigo ed uscire a rinfrescarmi l'idee, sono a Central Park l'aria è così fresca le piante sono ancora ricoperte dalla brina mattutina il verde è ancora più luminoso del solito del resto la mattina è il mome...

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"Ciao posso sedermi?" Lui sorride ed annuisce, "sei single?" Lui sorride malizioso eh..."perché piccola cerchi compagnia?"  rido divertita "no...ma vorrei trovare un amico....da beh presentare a mia zia" sono sempre stato onesta con tutti senza mai  filtri "piccola non credo di essere la persona giusta...." non capivo perché un ragazzo così bello ed interessante non si ritenesse all'altezza di poter almeno conoscere la Mia adorata zia, neanche la conosceva. "Tutti possono essere all'altezza di tutti" mi sorrise "sei così.... ingenua piccola il Diavolo è all'altezza solo di se stesso" sgranaii gli occhi "non sei il diavolo!!! Ho avuto a che fare con demoni e non ne hai neanche le sembianze" dico sorridendo "comunque sono Jordan eh sono la figlia biologica di Azazel" speravo cambiasse idea ma cavolo, avevo davanti a me il diavolo.
"Azazel....eh! Che figlio di pu***** ops....scusa piccola Jordan ma comunque io sono davvero il diavolo eh....mi chiamo Lucifer" per essere il diavolo sembrava davvero una persona....beh normale.
"Posso chiederti perché"
"Il perché di cosa Lucifer?"
"Il perché vorresti che il Diavolo conoscesse qualcuno a cui tieni?"
"Lucifer sono la figlia di Azazel noi non siamo quelli che pensano siamo eh...la persona che ti vorrei fare conoscere capisce questo, sai lei ha avuto una perdita importante e speravo che magari presentarle qualcuno... più affascinante o interessante l'avrebbe beh... magari fatta distrarre" lo vedo sorridere "non credo che potrò mai rendere felice qualcun'altro neanche me stesso" mi venne l'istinto di abbracciarlo "ehi!" lo sentii sobbalzare leggermente ma comunque restò tra le mie braccia  "piccola credo lo stesso che sbagli" "non mi sbaglio Lucifer, ma è evidente che qualcosa non va...vuoi parlarne?" lui mi sorrise e lo vidi incupirsi leggermente "già!prima o poi dovrò raccontarla qualcuno!" lo ascoltai e dopo quel lungo discorso capii il perché non voleva conoscere nessuna "Lucifer mi dispiace! È questo il motivo per cui hai lasciato LA?" cercò di sembrare divertente e non triste come si sentiva effettivamente "ho lasciato LA perché era ora di cambiare aria" sorrisi leggermente "beh....se era ora di cambiare aria sarà anche il momento giusto per conoscere nuove persone" "sei davvero insistente piccola!" Gli sorrisi divertita evvai! lo avevo convinto "ad una condizione! Verrete tutti al mio nuovo locale che sarà innaugurato tra qualche giorno ok? È a poca strada da qui si chiama Lux 2.0"  sorrisi ed annuii "porterò tutta la mia famiglia ti divertirai Lucy noi siamo una famiglia straordinaria e spero entrerai a farne parte" lui sorrise un po' malinconico mi abbracciò e mi mise in disordine i capelli e mi salutò "ciao JoJo a presto! E fidati che lo spero" gli sorrisi e mi incamminai di nuovo verso casa.
Povero Lucifer, mentre camminavo non facevo altro che pensare alla storia che mi aveva raccontato...  aveva perso la persona che amava si incolpava della morte della sua amata   
forse era davvero la persona giusta da fare incontrare alla mia zia.

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