La Vera Felicità...Sei Tu!

Capitolo 3

Una settimana dopo.

Vorrei tanto aprire gli occhi ma sono ancora stanco, ma ci voglio provare comunque il buio non è una cosa che mi piaceva molto.
Molto lentamente aprii gli occhi, cavolo dentro quella stanza c'era decisamente troppa luce! Cercai di mettermi seduto ma avevo qualcosa sulle gambe che mi bloccava, aprii bene gli occhi e vidi Magnus appoggiato a me addormentato e con tutto il trucco sbafato rimasi perplesso, cercai di muovermi un po' ma finii per svegliarsi Magnus.

-"ehi..ciao, com..come ti senti?" Sembrava davvero molto preoccupato, l'unica cosa che pensavo in quel momento era a quanto fosse tenero Magnus ad interessarsi a me.
-"ciao, il demone? State tutti bene?" Mi guardo attorno e mi accorgo che siamo nell'infermeria dell'istituto, rimango perplesso.
Magnus si schiarisce la voce e parla molto piano.
-"Alexander non....non ricordi nulla?" Lo guardo perplesso e confuso, lo vedo incupirsi.
-" il demone è stato distrutto ma...questo è accaduto una settimana fa!" Cerca la mia mano per stringerla ed io cerco la sua, quando ci troviamo il contatto con la sua mano mi tranquillizza un po'.
-"Magnus..io non ricordo nulla..se non di aver aggredito il mostro averti visto e...poi.." il mio cervello fuma non capisco più niente e per completare il tutto ho un forte mal di testa e sento come se qualcuno avesse scambiato il mio addome per un sacco da boxe.
-"Alec, calmati ora ti racconto io." Mi sorride ed io lo ricambio 'ho trovato il mio ago della bilancia colui che mi terrà per sempre in equilibrio'.
-"ricordi molto bene mio caro Alexander, ed è andata esattamente come dici se non fosse per il fatto che un altro arto è apparso dal demone e ti ha trafitto. Ho avuto tanta paura. I tuoi amici dopo le mie cure, si sono ripresi ed hanno ucciso il demone. Andrà tutto bene ora!" Sul suo viso striato di lacrime appare un sorriso, volevo abbracciarlo ma non ne avevo la forza.
-"ora dovrei andare a..." Riesco ad afferrargli il polso e lo trascino a sedersi sulla lettiga accanto a me.
-"Magnus non andare sta qui con me".
-"lo vuoi davvero?" Sorrisi ed annuii con la testa, per la prima volta dal nostro Primo bacio vidi Magnus veramente felice. Si mise vicino a me ed appoggiammo le nostri fonti l'una all'altra.
Dopo qualche minuto, sento bussare.
-"Magnus come sta è sveglio?" Mia sorella! Era preoccupata dal tono di voce, dovevo averli fatti preoccupare molto tutti.
-"Izzy tranquilla, entra pure e fa entrare anche Tr..Jace Alexander si è svegliato poco fa" Izzy entra seguita da Jace, Magnus sta per strecciare le nostre mani ma io non voglio.
IL MONDO LO DEVE SAPERE! Ho un fidanzato, ed ora lo volevo lì con me.

-"Alec finalmente, ci hai fatto preoccupare"
Sorrisi non avevo mai visto Jace ed Izzy parlare in sincronia, entrarono nella stanza ed avvicinandosi al mio letto si accorse della mia mano intrecciata a quella di Magnus.

-"Alec, sono così fiera di te mio adorato Fratellone CONGRATULAZIONI!"
Arrosii, Jace non sapeva nulla della mia omosessualità ma mi si avvicinò e mi accarezzò una spalla e mi sussurrò all'orecchio.
-"Alec sono felice per te, sono contento che come me hai trovato la tua felicità" lo ringrazio e cerco di alzarmi ma mi fermano tutti. Rido sono così dolci, perché il mondo ora mi sembra un po' meno amaro del solito??!.
Poi Izzy ci guarda terrorizzata.
-" Alec lascia Magnus!"
La guardiamo entrambi perplessi.
-"Alec ora stanno arrivando i nostri genitori da Idris!"
Non mi importava non volevo staccarmi da lui la mia famiglia più di tutto avrebbe dovuto accettare che io fossi gay e che avevo trovato la felicità con il mio Super fashon di Magnus!
Lui fa cenno di andare via ma cerco di trattenerlo, cede alle mie preghiere mentali e resta lì al mio fianco.

Le porte si spalanco ed entrano i nostri genitori.
Ancora prima di rivolgermi la parola lanciano uno sguardo di disgusto a Magnus, ed io strinsi forte la sua mano per fargli forza e lui gli sorrise e li salutò educatamente,in quel momento si accorse che le nostre mani erano interecciate e sgranano gli occhi.
Maryse -"Alexander Gideon Lightwood!" Apparve un sorriso sulle sue labbra ed io lo ricambiai lei mi capiva ed era felice per me.. cioè per noi.
Mio Padre invece si avvicina verso Magnus e....mi accorgo che vuole sferrargli un pugno. Mi alzo di corsa inciampando su me stesso per i dolori ma riesco a non far arrivare il pugno di mio padre a Magnus. In compenso l'ho preso io, in pieno volto cadendo a terra.
Quello che dovrebbe essere mio padre mi guarda a terra e mi sputa in faccia e poi con tono dispregiativo mi parla.
-"Hai Disonorato la nostra famiglia, mi fai Schifo! Io ti ho cresciuto bene e tu ti sei fatto deviare da questo mezzo demone! Non sei più mio figlio!" .
Magnus mi aiuta ad alzarmi da terra e poi... mostrando il suo marchio degli stregoni a Robert gli urla contro a gran voce.
-" non è di certo la sessualità di tuo Figlio ad avervi disonorato Lightwood! Ricorda bene chi sei stato!"
Ero perplesso,vidi mio padre diventare rosso dalla rabbia e tornare alla carica verso Magnus.
-"Alexander per favore ora non metterti in mezzo non voglio che ti ferisca ancora" rimango al suo fianco.
Mia madre va verso Robert per calmarlo ma niente, Jace ed Izzy vengono verso di me per aiutarmi a fare stare dritto.
-"Tu Sporca creatura mezzosangue, come Osi!"
Sul volto di Magnus appare un leggero sorriso e allo stesso tempo vedo mia madre incupirsi ed abbassare la testa. Che cavolo stava succedendo?.
-"non mi chiamare così, Bugiardo! Pensi davvero che voglia raccontare tutto proprio ora! Proprio ora che dopo secoli ho riaperto il mio cuore a qualcuno pensi che voglio dire la verità davanti al Alexander e ferirlo? Io lo AMO. Mi dispiace solo che sia un tuo discendente" non stavo capendo nulla di tutto quello che aveva detto Magnus.. l'unica cosa che sembrava avesse capito il mio cervello era che aveva detto che mi AMA.
Mio padre guardò verso Magnus ed estrasse una lama Angelica e gli andò addosso.
-"Magnus!!" Jace si frappose tra Robert e Magnus e fermò quel pazzo di mio padre e lo buttò a terra, si rialzò ci guardò tutti schifati e se ne andò. Andai da Magnus e lo abbracciai ero felice che fossimo entrambi vivi e finalmente insieme.