CAPITOLO4️⃣

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Jimin a corto di fiato dopo la corsa alla sua dimora,bussò alla porta che venne subito aperta dal padre che come aveva previsto aveva un aspetto stanco ed anche alterato.Entrò esitando un pò, levandosi le proprie scarpe e avviandosi in cucina.
Prima di attraversare la porta una voce lo richiamò,era la voce di sua sorella Joanne,una ragazza solare,molto bella,ma oggi aveva un tocco un più,si era leggermente truccata ed indossava un grazioso kimono bianco con stampa a fiori.
Joanne:"Hey dove sei stato ti stavo cercando!!"disse con voce squillante come segno di rimprovero,ma a ciò Jimin non riusciva a non ridere vedendo il tono tutto pur ché autoritario e il suo dolce sbuffo assunto per autoconvincere il fratello.
Jimin:"Tranquilla non succederà più,avevo voglia di rilassarmi un pò" disse accarezzando dolcemente la sua guancia.
Jimin:"Ora vado di sopra per riposare e....complimenti per il look ed al fortunato!!"disse lanciandole un occhiolino.
La sorella a quel gesto arrossí di botto,si era preparata così per un appuntamento con un ragazzo che aveva conosciuto da un pò e gli aveva dato una buona impressione.
Dopo le raccomandazioni da parte sua salutò la sorella che impacciata annuì e lo salutò augurandogli un buon riposo.
Dopo l'uscita della sorella Jimin si rifugiò nella propria camera,si spogliò intenzionato a farsi una lunga e rilassante doccia,sapendo che a breve avrebbe dovuto preparare la cena.
Finita la doccia,si rivestì con il proprio pigiama preferito e scese di sotto , incontrando il volto concentrato del padre sulla tv e ne fu sollevato poiché a breve avrebbe sentito le sue lamentele per il suo ritardo.
Preparata la cena che consisteva in ramen con riso bollito e verdura grigliata a cui Jimin non lasciò neanche un chicco per la delizia al palato,ciò successe anche al padre che assaporó il tutto con piacere, vedendo miglioramenti da parte di suo figlio da quando la madre non vi era più in casa.
D'un tratto la faccia del padre divenne seria e ciò preoccupò Jimin , aveva sbagliato non doveva,ma non era riuscito a riprendersi a quel bellissimo incontro improvviso,a cui avrebbe voluto avere un seguito.
Padre Jm:"Jimin dove sei stato?"disse aggiustandosi in una posizione dritta e severa
Jimin:"Ero uscito per una passeggiata e mi sono appostato in un piccolo boschetto per rilassarmi,ma ho perso la cognizione del tempo,mi dispiace non succederà più"disse sperando che il padre lo creda
Padre Jm:"Lo spero figliolo,non è la prima volta che succede,tua sorella oggi era così in ansia che aveva bisogno di un tuo appoggio,non farmene pentire,ora salgo di sopra,complimenti era tutto squisito,notte!" disse il padre prima di salire le scale della stanza matrimoniale
Jimin sospirò,avrebbe seguito le direttive del padre,non voleva che si arrabbiasse con lui,visto che sapeva che non avrebbe sopportato la cosa e avrebbe trascorso più tempo con lei così che non si senta oscurata,visto che dopo la perdita della madre ebbe un periodo bruttissimo in cui si rinchiuse in se stessa,per riprendersi fu difficile infatti passó molto tempo e lui si ripromise che gli sarebbe stato accanto sempre,la sua roccia da cui poteva appoggiarsi per protezione.
Salì anche lui di sopra,inserendosi per la stanchezza sotto le coperte,addormentandosi subito dopo aver appoggiato il proprio capo al cuscino con l'immagine di lui ed il ragazzo che ballavano l'uno stretto all'altro,alla riva del fiume del loro primo incontro.


Spero che questo capitolo vi sia piaciuto♡
Scusate per i miei errori grammaticali,se ne vedete alcuni non esitate a dirmelo😉🤗

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