Passò un'intera ora e di quel ragazzo non vi fu traccia,Joanne era sconsolata,si era preparata apposta e lui le aveva dato buca.Si incamminò verso casa,stanca di aspettare,ma una voce anziana,che chiamava il suo nome la fece immobilizzare.Come faceva a sapere il suo nome?,non l'aveva mai vista nei dintorni ed era al quanto egocentrica,visto i colori sparsi in quel vestito,che di solito non si vedeva spesso in giro e subito pensó fosse di qualche altra nazione.
Signora:"Joanne,non scappare!!"
Joanne:"Scusi lei chi è?Come fa a sapere il mio nome?"
Signora:"Sono Greta, mi scuso,appena vi ho visto in me si è scatenato un lieve ricordo di una bambina che portava il vostro stesso nome"
Joanne:"Mi dispiace,ma non credo sia io quella bambina,arrivederci"si inchinó correndo via,turbata da ciò.
La signora ricambiò il saluto entrando in casa,cacciando l'immagine di quella bambina che le offuscava la mente.
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Jungkook appena si ritrovò nella stanza iniziò a spogliarsi,entrando nella vasca ora piena di schiuma e rose sparse nell'acqua che davano quel tocco in più.Si rilassò per un'oretta,poi si rialzò,asciugandosi e preparandosi per la "famosa"cena che lo aspettava.Scese le scalinate,avviandosi alla tavola ora apparecchiata in modo elegante e raffinato senza aver lasciato un minimo dettaglio.
Uscì al giardino,poiché gli ospiti non erano arrivati,dirigendosi verso le immense tipologie di fiori,ma una aveva sempre catturato la sua attenzione,la rosa rossa.Questo fiore simboleggiava l'amore profondo,la passione e ciò colpì Jungkook sin da piccolo,ne spezzò una annusandone l'odore pungente e l'immagine di Jimin si fece viva,lui in un letto pieno di rose,senza maglietta,la porta aperta da cui Jimin apparve in tutta la sua bellezza,l'unico vestito a ricoprirlo era una misera vestaglia ed avanzava sensualmente al letto non levando mai lo sguardo dai suoi occhi,vi si appoggiò sopra e con il dico indicò a Jungkook di avvicinarsi,lui non se lo fece ripetere due volte e si ritrovò vicino a pochi centimetri dal suo volto.
Prese la mano di Jimin dai cui vi appoggiò una piccola rosa,alzando poi il volto in quelle labbra piene che bramava di assoparare,toccarle ,di farle sue prima che qualcun'altro avrebbe voluto e solo al pensiero di un altro che lo toccava lo imbestialí, accecato portò la propria mano al suo mento avvicinandosi per azzerare la distanza e....."Jungkook???"
Una voce lo interrompe,risvegliandolo,era suo padre che lo avvisò della cena appena lui si girò in sua direzione.
Jungkook non voleva finisse così e maledì la voce del padre che lo aveva interrotto,il volto di Jimin,le sue labbra,solo al pensiero di ciò non capiva la sua mente si offuscava,lo aveva stregato dall'inizio e il pensiero che se lo avrebbe reclamato suo e che avrebbe conquistato il suo amore,ciò sarebbe accaduto,anzi ci sarebbe state tante cose a cui la sua immaginazione vagava senza mai fermarsi.
Annuì al padre e rientrò,sperando che la cena sarebbe finita al più presto così da poter riposare l'indomani per il loro secondo incontro.Spero che questo capitolo vi piaccia♡
Scusate per i miei errori grammaticali,se ne vedete alcuni non esitate a dirmelo😉🤗 ps mi scuso per il ritardo ma in questi giorni non sono stata molto bene,ma ora sto meglio e sto già scrivendo altro^_^♡
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-_°*•Kookmin•*°_-
Romance{Jimin:"Perché non mi rifiuti? Mi lascerai andare se te lo chiederò?"disse abbassando il volto trattenendo le lacrime. Jungkook:"Io disapprovo ciò che dirà,ti terrò al mio fianco anche dopo la morte se necessario"disse pieno di ira, stringendo le lo...