Erano quasi arrivati alla casa, quando videro la figura di Jackson vicino casa Park.
Joanne:"Namjoon fammi scendere,devo vedere cosa porta quel giovane sconosciuto davanti casa mia
Namjoon:"Non se ne parla signorina e poi lui è un mio conoscente,ci penserò io.
Namjoon:"Jackson è questa la casa?"
Jackson:"Mio signore si,ma nessuno sembra esserci lascerò la lettera vicino alla porta"
Joanne:"Namjoon tu sei??"
Namjoon:"Si Joanne sono di ceto nobile sono parte della dinastia Jeon"
Joanne era incredula,non si aspettava che Namjoon fosse nobile,per di più Jeon o meglio fratello di Jeon Jungkook e lei non si era mai posta verso di lui in modo formale...che figura,che bel modo per finire la giornata.
Joanne:"Na-Mio signore,prego possiate perdonare il mio comportamento, non sapevo della vostra provenienza,farò da sola,la ringrazio con tutto il mio cuore, mio signore le sono devota"disse scendendo dal cavallo inginocchiandosi. Namjoon a sentire queste parole,si congelò sul posto.
Namjoon:"Jackson, Joanne abita in questa casa sicuramente sarà sua"
Jackson:"Si signore" disse consegnando la lettera alla ragazza
Namjoon:"Jackson ritirati ,hai fatto il tuo dovere,ci rivedremo al castello"
Jackson:"Certo mio signore"disse per poi congedarsi e andare via"
Namjoon:"Joanne ti dirò una cosa, non volevo che lui ascoltasse...non ti ho mai riferito la mia identità perché per me non ci sono disuguaglianze tra noi,non sono quella persona che etichetta solo per il ceto,non voglio che mi chiami signore,per me mi sta bene Namjoon,come io continuerò a chiamarti Joanne...ricordalo"disse il tutto voltando il volto,senza farsi vedere.
Joanne:"Si Namjoon"disse girando il volto del ragazzo, guardando quegli occhi scuri,che anche se non sembravano trasmettere nulla per qualcuno, per lei trasmettevano due sentimenti importanti:la sincerità e la tristezza e lei si domandava perché provava tristezza in ciò che aveva detto,cosa mi nascondi Namjoon vorrei tanto saperlo.
Namjoon: "Joanne non sforzarti,apri la porta così ti potrò curare e chiamare il dottore"disse levando delicatamente la mano di Joanne,per poi scendere completamente dal cavallo.
Entrarono in casa dirigendosi nella sua stanza.
Namjoon: Vado a prendere l'acqua,tu nel frattempo levati la maglia ho bisogno di disinfettare la ferita finché il medico non sarà arrivato"disse andandosene dalla stanza.
Joanne:"Cosa...no...io non mi spoglieró davanti a lui..."disse incredula e vergognandosi tremendamente al pensiero di doversi far vedere così da Namjoon
Joanne:"Ma se non lo farò non mi potrà curare... perché tutte a me?
Namjoon:"Ma stai ancora così? Vuoi che ti aiuti? ti fa male levarla?"disse avvicinandosi
Joanne:"No no c'è l'ha faccio tranquillo, non chiamare il medico per una ferita superflua e poi so cavarmela da sola"disse prendendo il secchio,ma la presa non durò e l'oggetto e il suo contenuto cadetteró per terra,facendo contorciare Joanne dal dolore...quella non era per nulla una ferita superflua anzi era così profonda che se non curata avrebbe portato una grave infezione alla zona colpita.
Namjoon:"Non puoi sforzarti,sei debole...lasciati curare"
Senza aspettare altro Namjoon preparò un altro secchio d'acqua, appoggiando una pezza bagnata sulla fronte,poi prese piano la maglia della ragazza e l'alzò fino al punto della ferita,prese una pozione disinfettante,insieme ad una pezza e ve la poggiò sopra. Joanne provava molto dolore,ma si sentí così fortuna di avere il suo aiuto,non la sfiorava con malizia,era gentile e premuso, chiedendogli ogni tanto se doveva fermarsi. Quasi si maledì,quando Namjoon levò la propria mano,guardandola,lei voleva che restasse,che quel momento insieme al lui continuasse,ed era sbagliato pensarlo,non si poteva di nuovo innamorare,non sapeva neanche se lui fosse fidanzato o promesso ad una bellissima donzella che era superiore a lei. Ma più pensava al suo sguardo e alle sue cure che ora stava ricevendo,più gli venivano i momenti insieme,del loro primo incontro,della bellezza straordinaria del principe e non gli sembrò tanto strano sfiorare quelle labbra carnose e delicate al tatto. Namjoon curò le sue ferite e ogni tanto gli chiedeva se la stretta fosse troppo forte,si preoccupava per lei,forse perché lei ha subìto suscitato qualche interesse in lui. Il suo sguardo era magnetico e fissava il suo e ciò provocò in lui brividi non indifferenti. Ormai aveva finito ed era arrivata l'ora di alzarsi, ma due labbra glielo impedirono,il tempo si fermò in un secondo,quando le labbra dolci di Joanne si attaccarono alla sue bisognose di un contatto,che Namjoon ormai stregato dal gesto compiuto e dal sapore dolce di quelle labbra ricambió subìto.
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Spero vi piaccia!!! Scusate l'assenza e scusate gli errori,se ci sono non esitate a dirmelo.
Vi consiglio di passare nei profili di babymochi137j e 7_Bts_somi e di leggere le storie che hanno pubblicato che sono veramente belle ve le consiglio!!!♡♡♡
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-_°*•Kookmin•*°_-
Romance{Jimin:"Perché non mi rifiuti? Mi lascerai andare se te lo chiederò?"disse abbassando il volto trattenendo le lacrime. Jungkook:"Io disapprovo ciò che dirà,ti terrò al mio fianco anche dopo la morte se necessario"disse pieno di ira, stringendo le lo...