CITTÀ DI VETRO - cap.12 "L'ostilità dei sogni"
Visto che Maia stava ancora dormendo nella sua stanza, Luke annunciò che sarebbe stato benone sul divano. Clary propose di cedergli il suo letto, ma lui rifiutò. Rinunciando a insistere, Clary si avviò lungo il corridoio per andare a prendere lenzuola e coperte nell'armadio della biancheria. Stava tirando giù una trapunta da un alto ripiano, quando avvertì una presenza alle sue spalle. Si girò e lasciò cadere la coperta ai suoi piedi in un soffice mucchio.
Era Jace. «Mi spiace di averti spaventata.»
«Non c'è problema.» Clary si chinò a raccogliere la coperta.
«In realtà non mi dispiace» disse lui. «È l'emozione più intensa che ti ho visto manifestare da parecchi giorni.»
«Sono parecchi giorni che non ti vedo.»
«E di chi è la colpa? Io ti ho chiamata. Tu non rispondi al telefono. E non potevo certo venirti a trovare, dato che ero in prigione, casomai l'avessi dimenticato.»
«Non una vera prigione.» Clary cercò di sembrare disinvolta mentre si raddrizzava. «C'era Magnus a tenerti compagnia. E Laguna Beach.»
Jace mandò bruscamente a quel paese l'intero cast di Laguna Beach.
Clary sospirò. «Sbaglio o devi andare via con Magnus?»
La bocca di Jace si contrasse e Clary vide qualcosa spezzarsi nei suoi occhi, un lampo di dolore. «Non vedi l'ora di sbarazzarti di me?»
«No.» Clary raccolse la coperta e se la strinse addosso, poi, incapace di incrociare lo sguardo di Jace, abbassò gli occhi sulle sue mani. Le belle dita affusolate erano coperte di cicatrici. Sull'indice destro, nel punto in cui aveva portato l'anello dei Morgenstern, era ancora visibile una striscia di pelle più chiara. Il desiderio di toccarlo era talmente intenso che ebbe l'impulso di lasciare la coperta e gridare. «No, voglio dire, no, non è così. Non ti odio, Jace.»
«Neanch'io ti odio.»
Alzò lo sguardo su di lui, sollevata. «Sono contenta di sentirlo.»
«Vorrei poterti odiare» disse Jace. La sua voce era disinvolta, la bocca piegata in un sorrisetto noncurante, gli occhi erano devastati dall'infelicità. «Vorrei odiarti. Ci provo, a odiarti. Sarebbe tutto più facile, se ti odiassi. A volte penso di odiarti con tutto me stesso, poi ti vedo e...»
Le mani di Clary si erano intorpidite, tanto forte era la stretta sulla coperta. «E cosa?»
«Tu che dici?» Jace scosse la testa. «Perché dovrei dirti quello che provo, quando tu non mi dici mai niente? È come sbattere la testa contro il muro, solo che se sbattessi la testa contro il muro potrei sempre smettere.»
Le labbra di Clary tremavano così forte che le riuscì difficile parlare. «Credi che sia facile per me?»
STAI LEGGENDO
▪《 Shadowhunters - best quotes 》▪
RandomMigliori frasi di •Shadowhunters - Città di Ossa •Shadowhunters - Città di Cenere •Shadowhunters - Città di Vetro !! ATTENZIONE !! PUÒ CONTENERE SPOILER