Anne e Co.

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Il sabato mattina dormirei all'infinito, ma oggi Harry non è della mia stessa idea "amore, svegliati!" mi lamento e mi giro dall'altro lato, lo sento ridacchiare "dai pigrona, sveglia, devo dirti una cosa!" mi copro con il cuscino "non puoi aspettare!?" toglie il cuscino arruffando così i miei capelli "no amore, sono le 8.30, mia madre ci ha invitati a pranzo e ci vogliono 3 ore per arrivare Holmes Chapel!" alzo di scatto la testa "le 8.30? ma sei pazzo!? È l'alba, torna a dormire amore!" mi scopre e mi da una pacca sul sedere "hai capito solo l'ora di tutto quello che ho detto!?" scalcio lagnandomi "perchè mi odi?!" mi siedo sul letto "è presto Harry!" mi tira per un braccio " hai sentito cosa ho detto? Mia madre, a pranzo, oggi!" sgrano gli occhi "è allora è tardi, devo farmi la doccia, vestirmi!" scatto in piedi "oddio, cosa mi metto, non posso vestirmi male, cosa penserà tua madre!" muovo le braccia in aria e lui mi guarda seduto sul letto ridendo "mi dovevi chiamare prima!" urlo dal bagno "ma se è una vita che ti chiamo, guarda se alla fine non è colpa mia se a te piace dormire!" si butta sul letto, non lo sento più sotto la doccia.

Per le 9.10 sono pronta "sei una scheggia a prepararti quando sei in ritardo!" mi prende in giro ridendo "zitto e guida!" gli faccio una linguaccia "ci fermiamo a comprare dei fiori e una torta!?" "mia madre avrà fatto il dolce!" alzo le spalle "non mi presenterò a mani vuote a conoscere tua madre!" "tutto quello che desidera mia signora!" rido e gli stringo la mano che ha posato sulla mia gamba. Come da me richiesto prendo dei fiori sia per sua madre che per sua sorella, nella pasticceria una torta al cioccolato e una bottiglia per il patrigno, sa che sono nervosa, quindi non si oppone a niente di tutto ciò, è adorabile.

È mezzogiorno e un quarto quando ferma la sua macchina in un viale, la casa è molto carina e la porta viene aperta da una ragazza che deve avere la mia età, Harry salta fuori dall'auto e la stringe sollevandola da terra quando lei gli salta addosso, io scendo e aspetto sorridendo, è bello vederlo abbracciare sua sorella, ha gli occhi lucidi "mi sei mancata sorellona!" "anche tu fratellino mio!" lo guarda, anzi sembra che lo controlli spostandosi un po' "ma non mangi? Sei troppo magro!" lui alza gli occhi "ma piantala, senti chi parla, sembri un chiodo!" "carino come al solito!" gli scompiglia i capelli, poi si volta verso di me sorridendomi, mi raggiunge "ciao, tu devi essere Cristina!?" "si, molto piacere!" allungo la mano ma lei mi precede e mi stringe "Gemma, piacere mio! Sei molto più bella di quanto Harry ci abbia detto!" divento rossa " grazie, anche tu!" mi prende per mano tirandomi "entriamo, mamma è tutta la mattina che cucina!" la seguo ridendo e lanciando uno sguardo a Harry che sta prendendo le cose nella macchina "no ma andate pure, le prendo io tutte le cose che hai voluto comprare, tranquilla amore!" ci fermiamo e io mi ricordo dei fiori " è vero, scusa amore!" lascio la mano a Gemma e corro da lui prendendo il mazzo per lei, glielo porgo, mi guarda stupita "per me? Sono commossa, grazie!" mi stringe di nuovo poi annusa i fiori, "i miei preferiti, grazie ancora!" sono felice, Harry ci raggiunge carico, gli tolgo i fiori per sua madre e la bottiglia, dandogli un bacio al volo "grazie amore!" Gemma ride "sdolcinati, andiamo!".

Apre la porta e un profumo di cose buone arriva ai nostri nasi, Harry urla "ma che profumino!" sua madre esce urlando dalla cucina "il mio bambino è a casa!" lui ride scuote la testa e stringe sua madre baciando la sua tempia "la mia mammina", lei si stacca e lo accarezza, poi si volta da me asciugandosi una lacrima "Cristina, finalmente ci conosciamo" mi stringe forte e io non posso che ricambiare il calore che emana, è dolcissima, ora capisco da chi ha ripreso il mio amore, "è un vero piacere conoscerla signora!" "chiamami Anne tesoro" sorrido "ok, Anne questi sono per te!" le porgo i fiori, li prende e li porta al naso "tesoro, non dovevi!" "te lo avevo detto! Guarda ora cosa dice di questa!" alza la torta e la porge a sua madre "Kris, ha voluto prendere anche il dolce, anche se le ho detto che sicuramente lo avresti fatto!" mi guarda con la faccia compiaciuta, ma sua madre "brava, l'unica cosa che non ho avuto il tempo di preparare!" lui spalanca la bocca mentre io sorrido vittoriosa, "accomodatevi in sala, Rob scende subito, io metto la torta in frigo e i nostri fiori in un vaso!" seguo Harry in sala spingendolo "ahah, te lo avevo detto! Ma stai zitto!" lo prendo in giro e lui mi stringe ridendo "sei stata solo fortunata!" si becca una linguaccia da parte mia "te la taglio prima o poi!" alzo le sopracciglia "non potresti più baciarmi poi!" sembra pensarci "giusto, allora è salva" rido e lui mi bacia "no, non la posso assolutamente tagliare!" Gemma si schiarisce la voce "scusa ma mi farete venire il diabete!" ridendo ci sediamo sul divano, ma ci alziamo subito quando Rob entra e allargando le braccia "il piccolo di casa è tornato!" lui gli salta praticamente addosso "ehy Rob, è bello rivederti, come stai!?" "si tira avanti, e tu come te la passi!?" si volta verso di me indicandomi con la mano "tu che ne dici?!" Rob gli da una pacca sulla spalla "dico che te la passi bene!" mi fa un sorriso raggiante, mi avvicino "Cristina molto piacere!" "io sono Rob cara, il piacere è mio!" mi stringe, Harry sembra molto fiero di avermi presentata a Rob, gli porgo la bottiglia di vino "spero le piaccia" "solo se mi dai del tu, sei in famiglia ormai!" annuisco "grazie cara, non dovevi!" "aveva paura che non avrebbe avuto da bere oggi!" mi sfotte Harry, lo spingo per la spalla "idiota, io non bevo!" avvicina la sua faccia a me "a si? E la birra ieri sera!?" "ok, bevo solo birra, mi correggo!" sto per tirare fuori la lingua ma lui mi fa un segno con le mani, come ad indicare le forbici, porto le labbra dentro la bocca e mi risiedo, facendo ridere tutti.

Anne ha preparato un pranzo di non so quante portate, sapendo che sono italiana, ha fatto la pasta, "spero ti piaccia!" Gemma si avvicina a me e mi sussurra "è stata tutta la mattina a cercare ricette italiane, ma credo che non abbia avuto un buon risultato!" ride e io con lei "no, invece è molto buona!" Anne si rilassa, "non dovevi disturbarti a cucinare italiano!" alza le spalle "ho pensato che ti mancava la cucina di casa tua dopo due settimane a Londra!" "a casa sua ho fatto qualche piatto di casa mia, ma questo è delizioso!" Harry beve un sorso di vino "è molto brava a cucinare!" Anne mi sorride "ma dai! Che brava!" arrossisco "me la so cavare!" "no, sei brava, soprattutto nei dolci, dovresti sentire che Cheese Cake mi ha fatto la scorsa settimana!" "amo fare i dolci più di cucinare!" parliamo di tutto, mi fanno domande su di me, la mia famiglia, il mio lavoro e su di noi.

Si sta facendo tardi, ma mi trovo bene con loro e Harry mi riporta alla realtà "amore, dobbiamo andare!" metto il broncio "no, mi sto divertendo!" alza gli occhi al cielo "ti ricordi che questa sera arriva tua sorella?! Le ho promesso che sarei andato a prenderla con una sorpresa, quindi muoviamoci, l'irlandese è in fibrillazione!" scoppio a ridere "glielo hai detto!?" annuisce stringendo le labbra in una linea sottile "l'errore più grande che abbia mai fatto, mi tartassa di messaggi da due ore!" Gemma piange dal ridere "cioè, vuoi presentare sua sorella a Niall!?" Harry tira fuori un sorriso da idiota e io scuoto la testa "si è messo in testa di fare cupido!" "secondo me stanno bene insieme, mi ringrazierai, vedrai!". Salutiamo tutti e saliamo in auto, sono le 19 e siamo sotto casa di Niall, sale in auto "ragazzi, fermiamoci da Nando's, ho una fame!" lo guardiamo insieme, "sono nervoso, sapete che mi viene fame quando sono nervoso!" Harry si immette in strada "allora sei sempre nervoso!" in risposta riceve uno scappellotto dal biondo "rifallo e ti faccio scendere, cosi non vedrai mai mia cognata!" Niall se la ride "già mia cognata! Facciamo le cose di fretta qui!" scuoto la testa "no, è che sono due idioti!" "gia mi piace quella ragazza!" ridono, Harry si volta "mi piace sentirmi chiamare cognato, è sbagliato!?" alzo le spalle "fai come vuoi!" mi manda un bacio e accosta al marciapiede di fronte al locale. 

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