L'ora della verità

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I ragazzi si sdraiano sul divano, io e Chiara siamo in cucina, sono poggiata con le mani al bancone ancora tesa per l'incontro con Kendall, Chiara mi passa una mano sulle spalle "devi calmarti, cosa ti è preso? Lo sai che non devi fare cosi!" la guardo senza muovermi "sono 6 anni che riesco a non fare casini, arriva quella stronza e quasi vanifica ogni cosa!" sbatto un pugno sul banco, scuote la testa "hai spaventato Harry e Niall, forse dovresti dirgli tutto!" sbuffo "solo io li ho spaventati? Sei partita come una pazza, che dovevo fare? Lo sai che non ti lascio mai sola!" mi sorride "lo so, ma non si può più fare come prima!" mi stringe "ti voglio bene sorellona, lo sai che ti appoggio su tutto, l'ho sempre fatto, ma credo che lui debba sapere tutto!" mi porto le mani al viso e sopprimo un urlo "perchè il passato mi deve sempre rovinare tutto, se gli dico tutto mi lascia all'istante, non posso dirglielo!" "cosa non vuoi dirmi Kris!?" la mia testa scatta verso di lui, è poggiato alla porta con le braccia incrociate, la sua mascella è tesa e sembra nervoso, "allora, sto aspettando!".

Ci sediamo in salone, con Chiara e Niall, anche lui deve sapere, è coinvolta anche mia sorella. Prendo un grande respiro, mentre mi siedo sul tavolo davanti al divano con mia sorella, per guardarli negli occhi "ricordate quando vi abbiamo detto ieri sera che abbiamo fatto pugilato!?" annuiscono insieme "bene, abbiamo iniziato perchè nostro padre da giovane era una delle promesse della box italiana, ha smesso quando era quasi al massimo della notorietà perchè mia madre rimase incinta di mio fratello, lui aveva paura che continuando rischiava di non vederlo crescere, dato che aveva già avuto varie commozioni cerebrali e iniziò a fare l'allenatore nella sua palestra" guardo Chiara e lei mi stringe la mano per farmi forza "cercò in tutti i modi di far fare la sua stessa carriera a Fabrizio, ma fallì quando mise incinta mia cognata, nel mentre io avevo già iniziato ad allenarmi, anche se a mia madre non piaceva molto, io lo trovavo un mondo affascinante. Piano piano anche Chiara ha iniziato a fare esercizio lo rendevamo fiero, io ero felice solo sul ring, a scuola venivo presa in giro per essere quella che aveva i muscoli, ma non m'importava, era la mia passione. Arrivarono i primi incontri tra palestre, ero brava e vincevo sempre, buttando tutti al tappeto in un paio di round, avevo 16 anni e già conoscevano il mio nome nelle altre palestre. Mio padre fece venire un suo vecchio amico a vedermi ad un incontro e lui mi fece entrare nel giro degli incontri seri, quelli che fanno vedere anche in tv, ma in quel periodo mi vedevo con un ragazzo più grande che non aveva delle buone compagnie, si vantava di me, mi piaceva come mi faceva sentire e credo che ne fossi innamorata." una lacrima mi riga il viso, ma non importa, guardo Harry fisso negli occhi per carpire ogni emozione, per ora è solo interessato, sospiro e riprendo "un giorno mi viene a prendere a scuola, mi dice che voleva portarmi in un posto speciale, invece mi porta in una fabbrica abbandonata e mi dice che grazie alle mie abilità avremmo fatto molti soldi, non volevo accettare, ma da stupida che ero mi persuase ed entrai in un giro di combattimenti illegali. Era tutto nuovo ma eccitante, facevo quello che mi piaceva e guadagnavo molti soldi. Andò avanti per un anno e mezzo, fino a quando Chiara, mi seguì ad un incontro, ero pronta e mi stavo scaldando quando sentii delle urla e riconobbi la sua voce, uscita dalla stanza dove mi preparavo, vidi un paio di ragazzi che la tenevano per le braccia e un terzo che la prendeva a schiaffi urlandole in faccia , voleva sapere cosa ci facesse li, il tizio era uno degli organizzatori." le stringo la mano e la guardo, poi i ragazzi, Niall ha gli occhi lucidi e la bocca spalancata, una mano sulla gamba di Chiara e Harry la mascella tesa e gli occhi scuri, non riesco a capire cosa prova, sento la rabbia tornare in me al ricordo "nessuno tocca le persone che amo, così prima che potesse darle un altro schiaffo, lo spingo e prendo a pugni i due che vanno a terra e lei si libera, la stringo a me per calmarla, ma il mio "ragazzo" inizia a sbraitarmi contro, dicendo che lo avrei messo nella merda, non curandosi di mia sorella che piangeva disperata, mi spinge e colpisco anche lui, mentre il capo si rialza e prova a mettermi le mani a dosso, mi difendo, Chiara non vuole lasciarmi sola, inizia a fare quello che le era stato insegnato per difendersi e finiamo in una rissa. Arriva la polizia e riesco a far scappare Chiara prima che la vedano e ci arrestano tutti." Harry ha la faccia sconvolta "quando mio padre è venuto alla stazione di polizia non avevo il coraggio di guardarlo, lo avevo deluso e avevo fatto la cosa più stupida che potesse aspettarsi da me. Mi disse che avevo mandato in ospedale 4 uomini e che mia sorella gli aveva raccontato tutto, era fiero perchè l'avevo difesa ma disgustato per il resto. Mi sono fatta solo qualche giorno dentro, ma da quel giorno non mi sono più allenata!" Chiara prende la parola "mio padre aveva fatto smettere anche me di allenarmi, ma mi piaceva e andavo in un altra palestra, avevo 14 anni e delle ragazze di quella palestra, mi avevano presa di mira, avevano sui 20 anni e un giorno tornai a casa con un labbro e il sopracciglio spaccato, lividi da per tutto e quando mi portarono in ospedale avevo una costola inclinata, quando Kris mi vide entrare, mi obbligò a dirle tutto nessuno riusci a fermarla, mio fratello andò con lei, ma fu inutile, ha detto che è entrata come una furia nella palestra e ha pestato a sangue le tre ragazze che mi avevano ridotta in quello stato" Niall è l'unico che ha il coraggio di parlare "tuo fratello? Non l'ha fermata?!" lei mi guarda e sorride "mia sorella è la persona più buona al mondo, ma se si arrabbia non ti mettere in mezzo, mai e poi mai fare quell'errore, lui lo sapeva, si premurò di non far immischiare nessuno e che lei non uccidesse nessuno!" Harry mi guarda e con la voce roca si fa coraggio "ti hanno arrestata di nuovo!?" abbassò lo sguardo "sono stata dentro per 4 mesi e ho pagato una multa di 2000 euro, ma non mi pento di niente, lo rifarei di nuovo, nessuno pesta la mia sorellina e la passa liscia!" lui si passa una mano sul viso "poi?" scuoto la testa "ho messo la testa apposto, ho iniziato a lavorare dove sono tutt'ora, Fabio è un amico di mio padre, sa tutto e mi ha assunto con la promessa di non fare cazzate, mi ha aiutato molto, mi ha convinto a frequentare dei corsi di controllo della rabbia e fare Yoga, che rilassa ma non serve a granché!" "è per quello che quando Chiara è partita prima le sei andata dietro? Avevi paura per lei!?" annuisco abbassando la testa "non volevo spaventarvi prima, mi dispiace!" vedo quello che sembra delusione nei suoi occhi, così mi alzo e tiro mia sorella con me, lui si passa le mani sulla faccia e si sposta i capelli "dove stai andando ora?!" mi giro con le lacrime agli occhi " a fare i bagagli" scatta in piedi "perchè?" "perchè hai lo stesso sguardo di mio padre, sei deluso, arrabbiato e ferito, non voglio farti sentire cosi e sono sicura che ora tu non mi voglia più qui!" le lacrime mi rigano il viso, lui si avvicina "sono arrabbiato, è vero, ma non per quello che mi hai detto, ma perchè avrei voluto che tu ti fidassi di me e mi raccontassi tutto prima, abbiamo passato sere intere a raccontarci la nostra vita e tu non ne hai mai fatto parola!" mi asciuga una lacrima "sono stata in prigione, non è una cosa di cui mi piace vantarmi!" "tutti commettiamo errori, siamo umani, ma il bello sta nel rimediare e tu lo hai fatto, hai un lavoro, non combatti più" lo vedo arricciare il naso "mi fa strano dire che la mia ragazza combatteva, di solito lo fanno gli uomini!" ridacchia, non sento più la mano di Chiara, mi giro ed è con il volto nel petto di Niall che la stringe e la culla baciandole la testa "mi dispiace per stasera, Kendall mi manda fuori di testa!" lui alza gli occhi "lo fa con tutti, ma tu non puoi mandare a puttane il lavoro che hai fatto, per lei, io non voglio che ti capiti di nuovo tutto questo!" mi prende il viso "io ti amo, e anche se ammetto che mi da un po fastidio che sai picchiare duro più di me, nulla può cambiare quello che sento!" "ma la tua carriera? Se si viene a sapere ...!" scuote la testa "non lo sa nessuno, io non lo dico e Niall nemmeno giusto!?" il biondo mi sorride "no, anche perchè adesso sono anche un po' intimorito da te!" scoppia a ridere "ma se succede?!" alza le spalle "ce ne preoccuperemo a tempo debito, ma tu devi promettere che prima di schizzare come una molla, la prossima volta fai un bel respiro e conti fino a dieci, o mi chiami io penserò a calmarti!" annuisco e lui mi bacia. 

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