E' tutto finito

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HARRY

Mi sono sentito morire quando ha chiuso gli occhi, ho creduto di averla persa per sempre. Sono rimasto con lei tutto il tempo, anche nell'ambulanza, non le ho lasciato la mano un secondo, anche quando il suo cuore ha smesso di battere per qualche secondo e le hanno praticato il massaggio cardiaco, non le permetterò mai più di lasciarmi.

Da due giorni siamo qui in ospedale, i dottori cercano di mandarmi a casa, la nostra famiglia anche, ma io non riesco, è stata messa in coma farmacologico per alleviare i dolori dell'operazione, potrebbe svegliarsi da un momento all'altro e non posso pensare di non essere qui quando succederà.

Sto qui seduto su questa sedia scomoda e le stringo la mano anche mentre mi assopisco qualche minuto, preso dalla stanchezza, proprio appena chiudo gli occhi sento le sue dita stringere le mie "Harry" un sussurro mi fa scattare, la guardo con gli occhi già pieni di lacrime "amore mio sei sveglia!" mi sorride debole "vado a chiamare i medici" mi tira la mano "Chris?" le accarezzo la mano "è a casa con i nonni e i zii, sta bene amore" sospira "che è successo?" le sorrido "ne parliamo dopo ora vado ..." "Harry" mi risiedo e le bacio la mano "ti ha sparato alla schiena" sgrana gli occhi "sono ..." la vedo agitarsi "non si sa, la pallottola era molto vicina alla spina dorsale, ma i dottori hanno detto che l'operazione è andata bene, non dovresti aver subito danni" le asciugo una lacrima "amore, stai bene, sei viva e il piccolo anche, andrà tutto bene" mi guarda e scuote la testa "non credo, non sento le gambe" è nel panico e io con lei "vado a chiamare i dottori devono visitarti" annuisce in lacrime.

Mi fanno restare fuori mentre la visitano, sono li dentro da più di un ora e nel frattempo sono arrivati tutti qui, anche Liam che è arrivato la notte che è successo tutto, cammino avanti e indietro per il corridoio, tirandomi i capelli, poi guardo Gloria "Chris?" "l'ho portato da mia sorella, cosi gioca con i bambini e si distrae" annuisco, mi fermo davanti alla porta della sua camera "è una vita che sono li dentro, perchè non mi fanno entrare?" Niall mi si avvicina "forse perchè puzzi amico, dovresti andare a farti una doccia, seriamente!" mi volto verso di lui e restiamo a fissarci qualche secondo per poi scoppiare a ridere, lo abbraccio "grazie amico" "di niente, è la verità" mi guardo intorno e vedo tutti quanti li per lei, per noi, sorrido a tutti e mi sento felice di avere tante persone che ci amano, Liam si avvicina e mi da una pacca sulla spalla "e ora perchè sorridi?!" "perchè ho capito" "cosa?" "che non riesco a vivere senza di lei, senza tutto questo" indico tutti e lui sorride "ce ne hai messo di tempo" "sai che sono un po' lento a volte" ridiamo "si, ma noi lo avevamo capito prima di te, è per questo che siamo tutti qui" "grazie".

Finalmente ci fanno entrare, vado verso di lei e la trovo più serena, mi sorride "ehy" "ciao piccola, come stai?" "ora meglio, i dottori hanno detto che il mio problema è temporaneo" sorrido "lo so, ho parlato con il dottore prima di entrare" "ha anche detto che se tutto procede bene, una settimana e sono a casa!" "non vedo l'ora" si fa seria "David?" "non devi più preoccuparti per lui" "lo hanno arrestato?" scuoto la testa "è scappato?" chiede terrorizzata "no, un poliziotto gli ha sparato dopo che lui ti ha colpita, è morto in ambulanza" abbassa la testa "mi dispiace" "a me no, ti ha fatto del male, ha rapito nostro figlio, sarà brutto quello che dico, ma sono felice che sia andata cosi" "avrei preferito saperlo a soffrire per il resto della sua vita in una cella, sarebbe stata una punizione più forte" annuisco "ora non pensiamoci più, devi pensare solo a tornare in forze perchè c'è un mostriciattolo che non fa altro che chiedere della sua mamma" sorride "mi manca, non vedo l'ora di stringerlo" "anche lui, ma ora non sei un bello spettacolo da vedere piccola" spalanca la bocca sorridendo "grazie Harry, tu si che sai come tirare su una persona" rido felice nel vederla scherzare come sempre "se devo essere onesta, nemmeno tu amore sei un bel vedere ora e puzzi anche un pò" mi fingo sconvolto "come osi, nemmeno tu profumi di rosa" le punto un dito contro "io sono in ospedale tu che scusa hai!?" non smette di ridere "la stessa che hai tu" "da quanto sei qui Harry?" sorride "da quella sera, non riesco a uscire da qui" "perchè?" mi guardo le mani "ho avuto paura, ne ho ancora" "di cosa?" mi chiede con gli occhi lucidi, mi avvicino a lei e le carezzo il viso "di non rivederti più" "sono qui" "ora si, ma per due giorni ho temuto che il tuo cuore si fermasse di nuovo, mi sono sentito morire mentre ti stringevo tra le mie braccia" "mi dispiace" "no, non devi, ho capito molte cose in questi due giorni" "cioè?" le lascio un bacio leggero sulle labbra "lo vedrai, ma ora non mi va di parlarne" "ok, me lo dirai quando ti sentirai pronto" mi stringe a se " ti amo Kris" sorride come non le avevo mai visto fare prima "ti amo anche io Harry". 

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