Capitolo 26

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Un altro noiosissimo lunedì è arrivato.
Ma non era un lunedì come tutti gli altri, perché oggi finalmente avrei iniziato a lavorare.
Mi alzai malvolentieri dal letto e scesi al piano di sotto dove vidi Shawn già pronto.

"Buongiorno."- Disse evitando il mio sguardo.

"Perché adesso non mi guardi più?"- Mi rivolsi a lui prendendo il suo mento e girando il viso per farmi guardare in faccia.

"Non ho niente da dirti Madison."-

"Shawn smettila con questo tuo modo di fare strafottente."-
Mollai la presa dal suo viso e iniziai a fare colazione.

"Madison, tu sai quanto fastidio mi può dare Cameron.
E tu cosa fai?
Accetti un lavoro proprio da lui, incredibile.
Farà di tutto per separarci ma tu forse non l'hai capito questo."-
Prese il suo zaino e si recò in soggiorno.
Si appoggiò sul bordo del divano e si girò verso di me.

"Io devo lavorare Shawn.
Ho bisogno di quei soldi, devo mantenere i miei studi e la mia famiglia.
Lui non si intrometterà nella nostra relazione.
Promesso."- Mi avvicinai a lui sperando che facesse qualche passo in più, ma mi sbagliai.

"Cambiati, ti aspetto fuori e andiamo a scuola."- Prese le chiavi della sua auto e uscii sbattendo la porta.

Sbuffai e salii al piano di sopra per lavarmi e cambiarmi e appena fui pronta presi lo zaino, chiusi la porta e salii in macchina.
Vidi che mentre guidava fumava la sua sigaretta.
Era da molto che non lo vedevo fumare, ma lo fa solo quando è nervoso per qualcosa in particolare.

"Fumi di nuovo?"-

"Non ho mai smesso."- Rispose continuando a guardare la strada.

"Capisco..
Ma lo fai per nervosismo?"-

"Un po' tutto.
Fumare mi aiuta a non pensare."-
Rispose guardandomi per un secondo.

"Pensare a me?"-

"No, pensare a come fare fuori quel testa di cazzo del tuo amico Cameron."-

"Non dire sciocchezze.
Lascialo stare a lui, prenditela con me."-

"Ahhh, ma che carini che siete.
Lo difendi pure?"-
Frenò di botta e mi fece spaventare.

"Non sto difendendo nessuno Shawn."-
Mi accorsi che eravamo arrivati a scuola così senza salutarlo scesi dalla sua macchina.

In lontananza vidi il mio gruppo così mi avvicinai a loro.
"Madison, come mai quella faccia?"- Chiese Giuly.

""Magari il fidanzato la stanca tanto e non la fa dormire."-
E chi secondo voi ha mai potuto fare una battuta del genere?
Cameron..

"Ah ah ah.. Simpatico.
E comunque no, sono solo stanca."-

"Eh beh ti ricordo che dopo la scuola dovrai venire a casa da me perché oggi inizi il lavoro."-

"Si si, mi ricordo.
Adesso devo proprio andare, ciao ragazze."- Dissi salutando le ragazze e entrando direttamente in classe.

[...]

Fu proprio durante la ricreazione che mentre stavo camminando per tornare in classe qualcuno mi prese il braccio portandomi in uno stanzino buio e piccolo.

~𝙼𝚒 𝚑𝚊𝚒 𝚛𝚞𝚋𝚊𝚝𝚘 𝚒𝚕 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎~ 𝙲𝚊𝚖𝚎𝚛𝚘𝚗 𝙳𝚊𝚕𝚕𝚊𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora