Capitolo 27

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L'ansia.
È sempre un vuoto che si genera dentro di me.
A volte mi piacerebbe gestirla, ma essa prende il sopravvento e da lì inizio a non capire più niente.

Tipo adesso.
Sono a casa di Cameron, precisamente nella sua stanza, a dover parlare con lui di qualcosa.
Ma se non parla io morirò d'ansia.
E a quanto pare gli piace farmi aspettare.

Si sedette sul letto e iniziò a parlare:
"Madison ora che lavori qui, per me, cioè per Swami..
Insomma ci siamo capiti.
Non sarebbe meglio che tu venissi a vivere qui finché non tornano i miei zii?"-

"Stai scherzando?
No, non posso. È un assurdità, io vivo a casa del mio ragazzo.
Non la prenderebbe bene e tu sai com'è fatto Shawn."-
Dissi alzando la voce.
Mi sedetti accanto a lui e cercai di mantenere la calma.

"Io lo faccio per Swami.
Da domani iniziano le vacanze natalizie e io sarò da solo con lei e magari potevi approfittare del fatto che non abbiamo scuola."-

"Ma il mio ragazzo è da solo Cameron.
Come pensi possa prendere tutto questo?"-

"Non me ne importa niente di Shawn cazzo.
Smettila di parlare sempre di lui, mi hai stufato sai."-
Si alzò e si posizionò di fronte a me dicendomi:

"Fai ciò che vuoi, vattene.
Non ti obbligherò a restare se non vuoi, ma sappi che un giorno verrai a chiedermi aiuto.
E io non ci sarò più."- Urlò.

A quel punto entrò Swami in lacrime.

"Piccola, che ti prende?"-
Chiesi avvicinandomi preoccupata.
Mi abbracciò subito e sentivo che stava tremando.

"Voi..stavate litigando vero?"-
Disse singhiozzando.

"Non è niente piccola davvero."-
Cameron la prese portandola sopra al suo letto.

"Ma io vi ho sentito.
Stavate urlando."-

"Stavamo solo discutendo Swami, adesso va meglio però, vero Madison?"-
Mi fulminò con lo sguardo e io annuii sorridendo a Swami.

"Io vado a preparare qualcosa da mangiare.
Ci vediamo dopo."-
Li salutai e scesi di sotto per preparare la cena.

POV CAMERON

Madison uscii dalla stanza lasciandomi da solo con Swami.

"Cam..."- Mi chiamò scuotendomi.

"Dimmi piccola."-

"Ma tu vuoi a Madison?"-

Intelligente la bambina.
Si vede che era mia cugina.

"Cosa te lo fa pensare?"-

"Dal modo in cui la guardi.
Anche a me succedeva, così un giorno ho domandato alla maestra perché un bimbo mi guardava e lei mi ha detto che gli piacevo.
E sai come l'aveva capito?
Dallo sguardo.
Dice che quel bambino mi guardava con sguardo innamorato."-
Si alzò dal letto e si sedette in modo da guardarmi bene.

"Eh sii, cuginetto.
Sei innamorato anche tu!"-

"Ma cosa dici piccola furbetta?"-
Iniziai a farle il solletico e lei iniziò a ridere senza mai smettere.

~𝙼𝚒 𝚑𝚊𝚒 𝚛𝚞𝚋𝚊𝚝𝚘 𝚒𝚕 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎~ 𝙲𝚊𝚖𝚎𝚛𝚘𝚗 𝙳𝚊𝚕𝚕𝚊𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora