Dopo la vittoria sono rimasta ancora un po nel circuito.
Ma continuando a stare qui ho perso tempo e sono già le dieci di sera.Guardò in alto e vedo le stelle che si illuminano nel buio della notte.
Faccio un sospiro e mi guardo intorno.
«Bello stare soli.»
Mi metto una mano sul petto e mi viene un infarto a sentire la sua voce dietro di me.«Dio mi hai fatto venire un infarto. Ma che ci fai qui?»
«Vedo che ti sei calmata dopo Victoria Secret dei poveri.»
«Ti giuro che ti spacco la faccia se non la smetti.»
Sospira frustato dalla situazione e si mette a sedere accanto a me.
Perdo un battito dalla sua vicinanza.«Come facevi a sapere che ero qui?»
«Ti conosco da poco ma è semplice sapere dove sei.»
«Volevi qualcosa?»
«No, ma tu hai qualcosa.»
«Io non ho nulla, non mi conosci nemmeno, non sai nulla di me»
«So che ami la moto e le auto poi ami il mio giardino e hai chiamato la mia ex fidanzata Victoria s-»
«Okay basta così.» lo interrompo.
«Finalmente un accordo», sorride in mezzo al oscurità della notte.
«Senti non voglio ripeterlo un altra volta, devi lasciarmi in pace, smettila di essere come un cagnolino, sei irritante» dico diretta.
«Mi hai appena chiamato cagnolino? Sono irritante?»
«Si ti ho appena chiamato cagnolino!» anche se non si vede, visto che è notte, sono diventata tutta rossa come un peperoncino.
«Non ho mai visto una ragazza con un carattere come il tuo, mi viene voglia di ucciderti.»
«Non sei capace di uccidermi, tu secondo me non sei capace di fare nulla.»
«Quindi tu pensi che io non sia capace di fare questo», mi prende in braccio e inizia a correre.
«Ma che fai! Fermati!» urlo battendo le mani contro il suo petto.
Sembra fatto di marmo.Cadiamo a terra insieme, in mezzo alla pista, come due deficienti.
«Sei un pazzo!» urlo ridendo, non mi sono mai divertita così tanto dopo una gara.
«Sei bella quando ridi.»
«Risparmiatele»
Alza gli occhi al cielo e mi prende di nuovo in braccio.
Corre verso la sua Audi nera e mi butta dentro.«Ma sei deficiente?! Lasciami andare! Questo è sequestro di persona!» urlo dal sedile.
«Rilassati ti porto a casa»
Faccio un sospiro di sollievo sentendo le sue parole.Arrivo a casa e lo faccio salire su.
Tanto lo avrebbe fatto lo stesso.Appena entriamo si butta sul mio divano, come se fosse a casa sua.
«Che comodo questo divano!»
«Però è mio quindi zitto.»
«Domani mi servi», prende il telefono e si appoggia completa con la schiena sul divano.
«Per cosa?»
«Mio padre ha alcuni incontri con persone importanti, ma non ci può andare e quindi ci devo andare io.»
Continua a mantenere lo sguardo fisso sul telefono.«Cosa c'entro in tutto questo?» lo guardo con una smorfia in faccia.
«Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a scegliere lo smoking e Tyler e Melanie hanno detto che sei bravissima con la moda.» Ammicca un piccolo sorriso sulle labbra.
Tyler e Melanie piangeranno lacrime amare per quello che hanno fatto.
«Io non sono brava con la moda», faccio una smorfia prendendo le gocciole dal mobile.
«Dai non ti far pregare, vieni e non rompi.»
«Ti assicuro che non sarà una cosa facile.»
Prendo il mio pacchetto di gocciole e mi butto sul divano e inizio a mangiare.
«Quelle sono gocciole?!»
«Direttamente dall'Italia,
me li ha portati Jo», addento una gocciola.«Dammi un po'»
«No capo.»
«Non sono il tuo capo.»
«Sei tu che mi dai ordini a lavoro.»
«Dai dammi un po di gocciole non le mangio da un eternità.»
«Devi mantenere la linea se no Victoria Secret dei poveri ti lascia e tu non vuoi questo. Vero?»
«Al diavolo quel essere non me ne frega nulla di quella però del mio fisico si, quindi mangio lo stesso.»
Mi spinge più in là e mi ruba il pacco dei biscotti.
«Mh che buoni quanto mi mancavano!»
«Sembri un bambino d'asilo per avere ventitré anni!»
«Non è vero, sei tu la bambina d'asilo.»
«Solo perché ho diciotto anni non significa che io sia così.» Gli rubo il pacco dei biscotti dalle mani.
«Sei odiosa!»
«Bambino viziato del c-»non riesco a finire la frase che mi tappa la bocca con una mano, facendomi stare zitta.
Gli mordo la mano.
«Aia!»«Te lo meriti, non dovevi farlo. Ora dovrei dormire sai è quasi mezza notte», lo spingo verso la porta.
«Che sei cenerentola? Che a mezzanotte devi scappare», mi fa l'occhiolino sorridendo.
Quando sorride può sembrare una persona simpatica.
Io lo sapevo che pensavi così cara!
Scaccio via il pensiero della mia coscienza in questo momento e mi concentro sul rispondere.
«Victoria Secret dei poveri si sentirà sola in questo momento vai da lei»
«Me ne vado mi sono rotto di ascoltare te con le tue battute su Vanessa», la sua faccia diventa completamente seria.
«Che c'è dico quello che penso, quindi adesso buona notte»
Sto per richiederli la porta in faccia.
Ma la sua mano la ferma.
È troppo forte e quindi riesce a spalancare la porta.Mi sposto.
Lui mi viene addosso e quindi vado addosso al muro con la schiena, lui davanti che non mi lascia via d'uscita.
Intanto il pacchetto di gocciole e sempre nelle mie mani.
Prendo un un biscotto guardando la sua faccia con gli occhi spalancati, lui segue ogni mia mossa guardandomi attentamente.
Sembra un film.Con una mossa veloce e furba, riesce a rubarmi il biscotto dalle mani.
Mi guarda con aria di sfida per poi sorridere e spostarsi.
Lo guardo in modo strano mentre si dirige fuori dalla porta.Vado a chiudere la porta ma lui si gira.
«Buona notte cenerentola»
«Buona notte deficiente», rispondo con tono tagliente.
Vuole giocare allora giochiamo ma con le mie regole e al gioco che voglio io.
Ma con me non farà facile giocare, perché il re non sempre vince sulla regina.
Quindi iniziamo questo gioco.
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Quella maledetta Audi
ChickLitIN REVISIONE. Un anima fredda che nessuno riuscirà mai a riscaldare, quella di Ashley. La vita di Ashley è incasinata e piena di cazzate, tra gare clandestine sulle moto e auto. Trova lavoro come manager in una concessionaria, più precisamente nel...