14.

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Mi sveglio non sentendo Alessandro vicino a me.

Ancora assonata mi alzo e lo vedo senza maglia con i gomiti appoggiati sul muretto del balconcino, con un sigaretta tra le labbra.
Il vento ogni tanto gli scompiglia i capelli e lo fa sembrare ancora più bello.

Mi avvicino a lui e mi metto di fianco.

«Buongiorno» dico con la voce ancora impastata dal sonno.

«Buongiorno» fa un ultimo tiro con la sigaretta e poi la spegne sul posa cenere.

Sembra incazzato e con la testa tra le nuvole.

«Che hai?» domando di punto in bianco.

«Vanessa...»
Ancora con quella?!
Mi sono rotta le scatole!
Prima stai quasi per baciarmi e poi te ne esci con Vanessa.

Cerco di mantenere la calma e di chiedergli cosa è successo.

«È successo qualcosa?»

«È andata a letto di nuovo con mio migliore amico...»
Mi sorprende che tu l'abbia capito adesso!

«Ti dà fastidio? Sbaglio o non state più insieme?»

«Stiamo ancora insieme e si mi da fastidio perché dopo tutto lei è importante per me»
Chiamate un ambulanza per favore!
Sento che mi buttero giù da un palazzo.
Tu stai qui in camera mia quando sei fidanzato?

«Capisco, bene, oggi dovrei uscire con Alan quindi mi sa che non ci vedremo.»

«Vai a letto con Evans per caso?»

«Vado a letto con chi cazzo mi pare!» urlo in preda a una crisi di nervi.
Quella incazzata adesso sono io.

Prendo i primi vestiti che mi trovo davanti, jeans neri strappati sulle ginocchia e una felpa.
Mi metto velocemente un paio di scarpe ed esco fuori dalla mia stanza d'hotel sbattendo la porta.

Mi dirigo fuori al parcheggio e prendo la moto.
Mi metto sopra la moto e sfreccio a una velocità da pista in una strada normale.

Finisco in uno dei casinò più famosi Montecarlo.
Chiamo Alan dicendoli di raggiungermi.
Oggi perdo tutto.

In poco tempo mi raggiunge davanti all'ingresso.

«Che hai intenzione di fare oggi?» mi guarda con sospetto.

«Nulla» sbotto acida.

«Ashley per favore non combinare cazzate» mi guarda fisso negli occhi.

«Non lo farò, non questa volta almeno.»

Entriamo nel casinò e lui mi segue disperato

Ci accomodiamo al tavolo del poker.
Ci sono degli uomini con le loro donne seduti al tavolo che aspettano le Fiches per giocare.

Mi accomodo anche io su una sedia del tavolo, con Alan che mi sta pregando con gli occhi di non fare cazzate del genere.

Ci vengono date le nostre Fiches e iniziamo a giocare.
Tutti al tavolo mi guardano con una aria di tensione.
Non punto nulla per ora.
Il bello deve ancora arrivare.
Lanciano i dadi.
Un vecchio punta cento Fiches.

«Io punto diecimila Fiches» lo guardo con un aria di sfida.
So già che i soldi saranno miei.
Mi guardano impauriti.
Nessuno ha carte più alte.
Tutto ad Ashley.
Diecimila in contanti.

Dopo aver finito di giocare a questa partita di poker mi sposto nel area bar a sorseggiare qualcosa.

«Allora Alan che ne pensi?»

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora