27.

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Alessandro.

Ho il cuore a mille, il respiro pesante e il cervello annebbiato da ciò che è appena successo.

Continuo a guardare un punto indefinito, finché il mio cellulare non squilla.

Lo prendo con le mani tremanti.

«Pronto?» Rispondo con un filo di voce.

«Dove cazzo sei? Muoviti porca puttana, è all'ospedale al centro città» Alan urla.

«Arrivo» rispondo e spengo.

Sono in macchina che guido verso l'ospedale, non capisco più nulla, ho un vuoto di memoria.

Corro verso l'entrata dell'ospedale e mi guardo intorno, alcuni infermieri e dottori mi guardano male.
Cazzo avete da guardare?!

«Alan dove cazzo sei?» gli dico al telefono mentre mi guardo intorno.

«Secondo piano a destra.»

Corro verso le scale del secondo piano, non prendo l'ascensore, non ho voglia di aspettare.

Appena vedo Alan su una sedia con la testa bassa vado verso di lui.

«Come sta?» Lui continua a tenere gli occhi bassi.
Non è una bella cosa.

«La stanno perdendo...»

La stanno perdendo, tre semplici parole che ti arrivano come una coltellata al petto.
Mi siedo accanto a lui e guardo il pavimento.

Restiamo per minuti interminabili così finché una dottoressa viene verso di noi.

«Qualcuno di voi è un familiare di Ashley?»

«Siamo i suoi fratelli» rispondiamo contemporaneamente.

«Bene. Ashley si trova nel reparto di rianimazione, abbiamo paura che non ce la faccia è troppo debole e ha perso molto sangue»

«Quindi ha bisogno di una trasfusione?»

«Si, se non troviamo qualcuno con il suo stesso gruppo sanguigno potrebbe morire.»

Ho il cervello annebbiato, questo è il peggior momento che io stia vivendo.

«Qual è il suo gruppo sanguigno?» Chiedo alla dottoressa.

«A positivo.»

La dottoressa se ne va e ci lascia lì come due scemi.
Io e Alan ci guardiamo.

«Tu che gruppo sei?» Chiedo.

«B negativo. Tu?»

«A positivo.»

Intanto arrivano Wesley, che se non mi sbaglio è il suo compagno di squadra, è accompagnato di due ragazze, Vanessa e un altra ragazza che non so chi sia.
Li guardo confuso, che ci fanno lui e Vanessa insieme?

«Come sta?» Domanda Vanessa.

«Rischiano di perderla...» Rispondo.

L'altra ragazza si mette le mani sulla bocca, Wesley mi guarda con occhi spalancati e Vanessa sembra in un stato di trance.

«Ha bisogno di una trasfusione, A positivo» ci guardiamo tutti tra di noi e alla fine tutti gli occhi si fermano su di me.

«Alessandro ascoltami, devi fare quella cazzo di trasfusione» Vanessa mi minaccia.

«Lui lo farà senza che tu lo minacci, Vanessa» interviene Alan.

Devo fare una trasfusione per salvargli la vita, beh chi l'avrebbe mai detto che sarebbe successo tutto questo.

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora