Quella maledetta Audi

24.

Ashley

Mi sveglio sentendo delle braccia forti che mi cingono i fianchi.
Ieri sera non riuscivo a dormire sapendo che Alessandro era nella stanza affianco alla mia, quindi mi sono svegliata e mi sono intrufolata nella sua stanza.
Mi sono sdraiata accanto a lui e devo dire che non dormivo così bene da un'eternità.

Devo andare via prima che si svegli.
Lentamente cerco di togliere le sue mani dai miei fianchi, lui per disapprovazione mi stringe più a se.
«Mhh» dice spostando le mani sotto i miei fianchi, toccandomi il sedere.
Pervertito del cazzo!

«Hai proprio un bel culo, piccola non sai cosa ti farei mhh» mi bacia il collo ancora con gli occhi chiusi.
Sembra sonnambulo.
Se continua così non riuscirò a fare nulla.
Lentamente scivolo fuori dalla sue braccia mi metto in piedi e subito scappo in camera mia.

Appena entro mi appoggio alla porta sospirando.
Sorrido come un ebete e vado in bagno a farmi la doccia perché tra poco devo ripartire.

Le gocce d'acqua calda cadono sul mio corpo mentre mi faccio la doccia.
Ripenso a tutto ciò che ho vissuto in questi ultimi giorni e sorrido.

Mi metto dei vestiti puliti, dei jeans e una maglia a maniche corte, asciugo i capelli e dopo aver finito inizio a controllare per bene la valigia per vedere se c'è tutto.

Non manca nulla, ora devo solamente fare colazione e poi aspettare due orette prima che mi vengano a prendere per il volo.
Mi faccio portare la colazione in camera, pancake al cioccolato e succo d'arancia.

Mangio felicemente la mia colazione fuori nel balconcino.
Resto ancora fuori a prendere aria fresca e a contemplare il magnifico paesaggio che fra poche ore dovrò abbandonare.

Bussano alla porta così mi alzo e vado ad aprire, non vedo nulla apparte un orsacchiotto di peluche e una lettera.
La prendo e la apro.

Buongiorno principessa, so che oggi riparti, mi mancherai, come sempre del resto, sta notte non sai cosa ti avrei fatto, spero di rivederti presto e quando arriverà quel giorno non scapperai mai più da me ;) .

Quanto è dolce?!
Sorrido come un ebete e resto per qualche minuto in uno strano stato di trance.
Mi risveglio da questo momento e vado a mettere dentro in valigia il peluche che mi ha appena regalato.
Chiudo tutto e poi mi siedo sul letto, mancano ancora tre ore prima della mia partenza, sono abbastanza triste perché dovrò abbandonare questa stagione calda e ritornare in Germania dove fa abbastanza freddo.

Inizio a sentire degli urli provenienti dalla stanza accanto.
Speriamo che non sia Vanessa!

«Mi hai stancato con i tuoi stupidi giochetti, ti ho detto che te ne devi andare e lasciarmi in pace, cazzo!»

«Ma io ti amo ancora!»

«Mi amavi ancora anche quando stavi a letto con quel coglione?»

«Ale-»

«Non voglio sentire scuse, esci fuori dalla mia vita» urla.
Vanessa corre per i corridoi del hotel singhiozzando.

Qualcuno bussa alla porta.
Sto tremando, ho paura di aprire, ho paura di ritrovarmelo davanti, capisco ciò che è successo ieri però non ci siamo guardati negli occhi mentre ci dicevamo quelle parole.
Prendo un respiro profondo e apro.

«Hey Ash pronta per partire?» Grazie a Dio è Wesley.

«Sì sono pronta, ma mi mancherà questo posto stupendo.»

«A chi lo dici, posso entrare?»

«Certamente.»
Sì tocca i capelli biondi e si siede sul bordo del letto.