29.

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Mi sveglio nel pieno della notte per colpa di uno strano rumore.
Giro la testa intorno a me per vedere che succede, sono da sola nel mio letto e la luce del bagno è accesa.
Mi alzo e in punta di piedi vado a vedere cosa succede in bagno.

Alessandro si sta sciaquando la faccia, non mi vede, ancora in punta di piedi lo raggiungo abbracciandolo da dietro.

«Ehi, ti ho svegliato?» si gira verso di me e mi prende in braccio come se fossi una bambina piccola.

«No» metto le braccia intorno al suo collo e lego le gambe al suo bacino.

«Che cos'hai?» Gli accarezzo lentamente i cappelli.

«Non riesco a dormire» mi accarezza la schiena e mi lascia un bacio tra i capelli.

«Piccola, torna a dormire, è notte fonda» mi trasporta fino al letto, mi adagia cautamente e poi mi rimette la coperta.

«Dove vai?» Lo guardo in mezzo all'oscurità della notte nella stanza.

«Vado a fumare, torno subito.»

«Lo sai che mi dà fastidio l'odore del fumo, ti proibisco di uscire fuori da questa stanza per fumare» alzo leggermente la voce.

«Piccola...» Mi ammonisce.

«Niente. Ora torni qui» indico il punto sul letto e lui sospira.
Ti sto salvando la vita, ricordartelo potresti morire di un tumore ai polmoni.

Si mette sdraiato sul letto e mi dà le spalle.
Che è sta cosa?!
Deficiente girati immediatamente da questa parte.

Inizio a fargli il solletico, lui cerca di trattenere le risate ma si vede che non ci riesce.

«Ci stai un po' ferma?» Le sue braccia mi bloccano.

«No» rido.

Mi guarda confuso, sorride e poi mi abbraccia.

«È bellissimo poter trascorrere certi momenti» il suo fiato mi solletica il collo, gli accarezzo lentamente i capelli.

«Già» lo stringo come se avessi paura di perderlo.

«Mi stai soffocando.»

«Scusa» smetto di stringerlo e mi metto a pancia in su a guardare il soffitto.

«Che cos'ha il soffitto per essere più interessante del tuo ragazzo?»
Aspetta!?
Ha appena detto che è il mio ragazzo?!
Quando è successo tutto questo?

«Ragazzo?» Giro la testa verso di lui.

«Perché non hai ancora capito che siamo fidanzati?»

«Non mi hai detto nulla» arriccio il naso confusa.

«Non c'è bisogno che io te lo dica, è stato automaticamente così.»

«Va bene, ora possiamo dormire, ho sonno.»

«Io pensavo di trascorrere questa notte a fare un po' di rumore» sorride malizioso.

AHAHAHAH.
No.

«Purtroppo non ho un martello in casa per tirartelo in testa e fare rumore» rido.

«Beh non c'è bisogno di un martello.»

«Allora vado a prendere la padella?»

«Scema» si mette una mano in faccia disperato.

«Che vogliamo fare qui? Sai a una certa ora io vorrei dormire» mi metto da un lato cercando di prendere sonno.

«E io a una avrei voglia di fare cose, con la mia fidanzata» gli lancio un cuscino in faccia.

«La tua cara fidanzata, non farà nulla con te.»

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora