3.

12.5K 315 21
                                        

È da un ora che sono a lavorare nessuna traccia di nessuno apparte Melanie.

«Ashley!» urlano Tyler e Justin entrando nel mio studio con una scatola.

«Ma siete pazzi mi avete fatto prendere un infarto! Che volete?» distolgo lo sguardo dalla schermo del computer e guardo loro mentre entrano e si dirigono verso la tv che si trova nello studio.

Prendono la scatola e fanno uscire una PS4 e la appoggiano sul mobiletto sotto la tv e la collegano con la tv.

«Cosa state cercando di fare?» gli guardo sistemando i cavi.

«Visto che mio fratello non ci fa lavorare mai, abbiamo deciso di prendere la PS4 è metterla nel tuo studio così ti faremo compagnia» sorridono per poi prendere le sedie e sedersi davanti alla TV.

«Voi avete dei problemi! Ma vi sembra normale?»

«Mh-Mh Siediti che inziamo la partita»

«A che giocate?»

«GTA 5»

«Posso fare una partita?»

«No» sbuffo e mi siedo sulla sedia della mia scrivania.
Inizio a pensare e mi torna in mente ieri sera quando ho visto Alessandro in palestra.
E mi sorgono delle domande.

«Tyler» lo richiamo per farmi sentire mentre gioca.

«Dimmi» risponde.

«Tuo fratello va in palestra?»

«Che io sappia ci va poco o niente, perché questa domanda?»

«Ieri mentre stavo in palestra ad allenarmi a boxe l'ho visto» dichiaro abbastanza indifferente.

È da più di 2 ore che stanno giocando è non si staccano da quel gioco.

«Ashley hai per caso visto dove sono Tyler è Justin?» Alessandro entra nel mio studio.
«Sì cavolo ho vinto anche questa ahahaha! Beccati questo Justin!» Urla Tyler.
Indico i due ragazzi seduti che giocano.
«TYLER!!!» urla.
«Oh-oh» si gira e guarda il fratello che sta per scoppiare.
«Cosa stai facendo!»gli urla.
«Sto giocando» risponde semplicemente.

Mi viene da ridere in questo momento.
«Perché cavolo hai preso una PS4 e l'hai messa nello studio di Ashley e ci stai giocando con Justin!» gli parla su tutte le furie.
«Ci annoiavamo giù e abbiamo pensato di farli compagnia»
«Si ma non mi sembra il modo, Ashley cosa ne pensa?» si gira verso di me guardandomi e il suo sguardo fissa il mio.
«Mi sono rotta se non volete che vi spacco la faccia uno ad uno uscite fuori di qui!»
«Io non posso uscire perché sono il capo e non mi dai ordini»Alessandro incrocia le braccia al petto, sorride e mi guarda.

Quanto odio le persone che fanno così!

«Che vuoi?»
«Prima mi siedo»

E Siediti con comodo mi raccomando!

«Perché ieri eri in palestra?» si siede.
«Perché non ci posso andare? Da quanto ne so la palestra è un luogo pubblico Dove ci può andare chiunque» mi appoggio con la schiena sulla sedia e sbuffo.
«Io ti ho fatto una domanda e tu mi devi rispondere»
«È quello che ho appena fatto. Ti ho risposto» lo guardo con la faccia di qualcuno che prima o poi ti ucciderà.
«Okay Okay. Fai boxe?»
«Si mi sembrava che lo avessi visto»
«Infatti due minuti dopo te ne sei andata via subito»
«Ero stanca»
«Oppure c'era qualcos'altro?»
«Senti non ci conosciamo, okay sei il figlio del mio capo e anche quello che da gli ordini quindi per favore lasciami in pace»
«Potremmo conoscerci?»
non ci penso nemmeno a conoscere uno come te!» alzo un po la voce.
«Perché come sarei?» sorride malizioso.

Come vuoi morire?
Sei un odio profondo.
Dio, non lo sopporto.

«Antipatico»
«Mi hanno detto di tutto tranne che sono antipatico»
«C'è sempre la prima volta» gli faccio l'occhiolino.
«Ripetimi quanti anni hai»
«Ne ho diciotto»
Mi guarda poi parla.
«Che bei ricordi io già a diciotto anni ero un tipo famoso» sorride.

Mi spieghi perché io dovrei sapere della tua vita?
Di cui non me ne frega nulla.

«Eri un modello» lo correggo.
«Come fai a saperlo?»
«Tutte le le ragazze della mia età, alle medie erano innamorate di te»
«Quindi quando avevi tredici anni?»
«Esattamente, peccato però che piacevi a tutti tranne che a me»
«Tu hai gusti difficili è particolari si capisce subito» ride.

Che bella risata, quando ride è simpatico.

Ecco vedi avevo ragione.

Ma ti sembra questo il momento!

No.

Allora sparisci.

«Bravo ora levati che devo finire di guardare il bilancio dell'Azienda per questa settimana»
«Ci vediamo a pranzo?» mi fa l'occhiolino.

Sei insopportabile.

«Cosa ti fa pensare che io venga a pranzo con te?» Lancio un sorriso provocatorio.
«Perché lo dico io, ci vediamo dopo Ashley»
«Non ci contare» urlo dall'altra parte della porta.

~~~

Finito finalmente di guardare il bilancio dell'azienda mando i fogli per email a Melanie e gli chiedo anche se vuole pranzare insieme a me.

Essendo quasi ora di pranzo decido di scendere da lei per poi andare insieme a mangiare.

Scendo giù all'entrata dove non vedo Melanie.
Chiedo a uno che lavora con lei dietro la reception con lei, anche lui come segretario.
Mi dice che è uscita con Tyler.

Sbuffo arrabbiata che sono rimasta sola per pranzo ed esco fuori.
Appena esco vedo Alessandro appoggiato sulla sua audi nera che guarda lo schermo del suo iphone.
«Ah eccoti» alza lo sguardo per guardarmi.
Il pranzo.
Cavolo mi ero dimenticata che mi aveva invitata a pranzo.
«Non ci vengo a pranzo con te, non dire una parola» lo lascio li e vado verso la mia moto.
«Vedo che sei sempre di buon umore Ashley» ride maligno.

Io ti giuro che vengo e ti distruggo quella faccia da dio greco che ti ritrovi.

«Se vuoi vivere ti conviene scappare da qui. Ora!» gli urlo in faccia.
In quel momento mi chiama al telefono mia madre.
Rispondo.
Mi chiede le solite cose come al solito e noto la faccia divertita di Alessandro che ride.
Saluto mia madre e ora mi rivolgo a lui.
«Sei odioso» gli sorrido acidamente e me ne vado.
Ora vado al MC a pranzare da sola visto che nessuno mi vuole.

Alessandro ti voleva a pranzo con lui!

È un Demente.

Entro e ordino un menu, coca cola e patatine.
Queste sono le gioie della vita ragazzi.

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora