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Ci troviamo in Australia, per la mia prima gara ufficiale.
Non sto più nella pelle!

Entro nel box insieme a Wesley.
Guardo il mio team intento a monitorare tutto.
Mi siedo finché non mi chiamano per le gare di prova.
Che ansia!

Metto il casco e mi metto sopra la moto, aspetto con calma il colore verde del semaforo.
3...
2...
1...
Via!

Premo l'acceleratore cercando di mantenere una posizione favorevole per la mia partenza di domani.
Guardo dritto la pista e sorpasso due ragazze contemporaneamente, l'adrenalina della velocità scorre nelle mie vene come ossigeno, guardo di nuovo la pista e mi ripeto nella mia mente di farcela, perché è questo che voglio, non mi interessa degli altri in questo momento.
Mi muovo leggera come una piuma mentre faccio le curve e infine mi ritrovo a fare competizione con una ragazza, siamo una accanto all'altra, una cerca di sorpassare l'altra, la guardo con aria di sfida e ci metto tutta me stessa per arrivare un pochino più avanti di lei.
Le sfide mi piacciono, infatti le devo vincere solo io, gli altri non devono avere chance.

Arrivo seconda, peccato avrei potuto dare di più ma l'Australiana è veramente brava.
Mi congratulo con lei stringendoli la mano, mi tolgo il casco e ritorno al box.
Mi siedo in una delle sedie e guardo i monitor, ora è il turno dei ragazzi, quindi è il turno di Wesley.
È bravo quindi credo che prenderà una buona posizione.

I ragazzi sono pronti in pista mentre aspettano il colore verde del semaforo.
Intanto prendo il telefono e guardo guardo i messaggi.
Da Alan:
Buona fortuna per domani piccolina, spacca tutto.
            
                                               Per Alan: 
                               Grazie mille bello :).

Invio il messaggio e lascio il telefono sopra il tavolo degli monitor e ritorno a guardare come stanno andando le gare di prova dei ragazzi.

«Ashley!!!» Mi chiamano.
Mi giro e vedo Isabel, la figlia del mio capo, venirmi incontro insieme alla sua sorella più grande che mi sorride gentilmente.
Isabel ha sette anni ma è un vero uragano, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri cristallo, sua sorella invece si chiama Nicole è due anni più grande di me, ha gli occhi e i capelli castani.

«Hey piccolina, come stai?»

«Bene, tu sei stata bravissima» dice abbracciandomi.
Ricambio l'abbraccio e la faccio sedere sulle mie gambe mentre io cerco di vedere la posizione di Wesley, che rimane sempre terzo.
Peccato!
I giri di prova finiscono, io e Wesley siamo arrivati entrambi secondi.

Wesley entra nel box togliendosi il casco.
«Wes!!!» Urla la bambina scendendo dalle mie gambe e dirigendosi verso di lui.

«Hey piccolina, come va?» la abbraccia e la prende in braccio.

«Bene, tu sei stato il più bravo Wes, tu sei il migliore, sei bellissimo» dice toccandogli i capelli.

«Oh grazie mille piccolina, anche tu sei bellissima» la piccola arrossisce e abbassa gli occhi.
Isabel ha palesemente una cotta per Wesley.

«Isabel ora dobbiamo andare a pranzare» dice Nicole.

«Ma io voglio restare con loro» mette il broncio.

«Dai Isa non fare la cattiva bambina, andiamo che loro devono lavorare.»

«Non m'importa io voglio stare con Wes e Ashley» fa la linguaccia a sua sorella.

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora