16.

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Sono passate due settimane dal nostro mitico bacio.
Si mi è piaciuto e anche tanto, mi manca.
Alessandro non si fa vedere dal quel giorno a Monaco.
Io come al solito sono tornata alla mia routine di sempre, lavoro, giri in moto e sport.
A proposito dei giri in moto mi sono fatta una lieve frattura alla caviglia destra.

Sono appena entrata in azienda e sto chiacchierando con Tyler del rendimento di questo mese.
Lui è poco interessato alla situazione perché non fa altro che guardare Melanie.
Che coppia!

«Hey bellino smettila di guardare Melanie e presta attenzione a questi fogli se vuoi diventare meglio di tuo fratello», gli do uno schiaffo sul braccio.

«Sì sì Okay» sbuffa puntando gli occhi sii fogli.
«A proposito di tuo fratello dov'è?»

«Ah non lo so, forse a casa a...»
«A casa a fare cosa, fratellino?» dice una voce dietro di noi.
È lui.
Si proprio lui in persona dietro di me, dopo due settimane che non lo vedo.

«Cosa starei facendo a casa?» domanda di nuovo a Tyler.

«Staresti dormendo, come al tuo solito»
Mi giro e lo fisso.
È sempre il solito, bello, provocatore e al centro di tutto.
Anche lui mi fissa ma si limita a non dire nulla.
Deficiente ti prendo a calci!
Dopo che mi hai baciato e che non ci vediamo da due settimane pretendo almeno un saluto.

Abbasso lo sguardo ritornando sui miei fogli ma qualcosa o per meglio dire qualcuno mi ordina di ascoltarlo.

«Ashley non perdere tempo a guardare quei fogli cercando di dare lezioni a Tyler di ciò che non sa fare ma bensì torna a fare il tuo lavoro» dice con un pizzico di amarezza.

Mi alzo e vado su nel mio studio a fare i miei soliti lavori di sempre.
Mi siedo e inizio a guardare il computer e i vari documenti, tra carte da firmare e varie cose perdo la cognizione del tempo e mi ritrovo che è l'ora di pranzo.
Non ho fame e ne voglia di alzarmi dalla sedia.
Mentre sono tra le nuvole nella mia mente, qualcuno entra velocemente nello studio sbattendo la porta.
Ma cosa cavolo succede!?

Alzo lo sguardo e vedo Alessandro.
Ah, ciao stronzo.
Tutto bene?
Finito di prendermi per il culo?

«Hey» dice con quella faccia da deficente di prima categoria.
Non rispondo e mi limito a ritornare a guardare lo schermo del computer.

«Non mi saluti?» si avvicina verso la scrivania e si mette vicino a me.

«Guardami» non è una richiesta ma un vero è proprio ordine.
Ma io non prendo ordini da quello li.

«Bene allora facciamo a modo mio» non faccio molto caso alle sue parole sparate al vento finché non mi ritrovo con la schiena al muro con lui che mi blocca.

«Ma sei matto!» sbraito contro di lui.

«Che cazzo hai? Non mi rispondi, non mi guardi»

«IO!? Ma se si tu che mi hai baciato e poi non sei fatto vedere per due settimane e pretendi che io faccia qualcosa, dopo che tu sta mattina mi hai letteralmente evitato»

«Non volevo dare troppo nel occhio sta mattina per questo non ti ho salutato, ti avrei baciato davanti a tutti, perché mi sei mancata da morire piccola»
Alzo gli occhi al cielo.
Lui sorride.

«Smettila di sorridere, perché è stato solo un bacio e non ci sarà nulla di più»

«È stato solo un bacio?!» sorride amaramente.

«Sì solo un bacio, che sarà mai» sbuffo e incrocio le braccia al petto.

«SEI FOTTUTAMENTE SERIA?! SOLO UN BACIO! Quindi se io adesso ti bacio di nuovo non succede nulla, non senti nulla»
Annuisco.
Sto mentendo, non è vero nulla, il nostro bacio mi è piaciuto tanto solo che non voglio dargli la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono nella sua vita.

Senza pensarci due volte mi bacia con forza.
Oh merda!
Non pensavo lo facesse veramente.

«Questo è per ricordarti che a me non m'interessa se ti è piaciuto oppure no, io ti bacio quando cazzo mi pare.»

«Potrei anche farci l'abitudine.»

«Non ci farai l'abitudine piccola, perché io non sarò mai tuo» continua a ridere in modo inquietante al mio orecchio.

«Perché pensi che io sarò mai tua?» lo guardo per poi andarmene.

Ma vengo fermata da lui che bacia di nuovo.
Stavolta cedo.
Ci vogliamo entrambi.
Solo che dal troppo orgoglio e egoismo non ce lo diciamo.
Abbiamo paura di ciò che ci fa stare bene, perché non siamo abituati a stare bene.
Siamo abituati a stare da soli e stare male.
Siamo abituati a farci del male e appena vediamo del bene abbiamo paura, abbiamo paura che ciò che ci fa stare bene poi ci ucciderà fino alle ossa.
Noi però non ci rendiamo conto che a volte è meglio rischiare invece di vivere intrappolati dentro una bolla.

Continuamo a baciarci finché non ci stacchiamo per riprendere fiato.
Respiro a fatica mentre lui avvolge le sue braccia sui miei fianchi per abbracciarmi, tutto ciò però viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.

«Nasconditi, se ci trovano insieme possono intuire qualcosa» dico staccandomi da lui.

«Che cosa possono scoprire, tanto noi non stiamo insieme»

«Si ma non importa nasconditi»

«Ma noi cosa siamo?»

«Non lo so cosa siamo ma se non vuoi finire male mettiti sotto la scrivania»

«Va bene piccola» mi lascia un bacio sulle labbra e va dietro la scrivania.
Io intanto apro la porta.

«Sì?»

«Ciao Ashley, hai per caso visto mio fratello? È da un ora che lo cerco»

«No mi spiace non l'ho visto» dico alzando gli occhi al cielo pensando.

«Okay grazie, se lo vedi digli che sono nel suo studio»

«Okay, va bene»
Lo saluto e chiudo la porta.

«Puoi uscire adesso»
Lui esce da sotto la scrivania e mi prende in braccio e mi fa sedere sulle sue gambe mentre lui è seduto sulla mia sedia.
Inizia ad accarezzarmi i capelli dolcemente.

«Dove sei stato in queste due settimane?»

«Avevo da fare...»

«C'entra Vanessa?»

«No. Cose di lavoro...»

«Mh... Okay.»

«Ti mancavo?»

«Un pochino si con la tua arroganza e il tuo atteggiamento so tutto io.»

«Anche tu mi mancavi.»

«Me lo hai già detto prima quando mi hai baciato.»

«Perché io ti ho baciato?» dice con guardando il soffitto.

«Sì così...»
Gli prendo il viso con una mano e lo avvicino a me per baciarlo.

«ASHLEY!!!»
Tutto ciò viene interrotta da Melanie che entra nello studio trovandomi sul punto di baciarlo.
OH CAVOLO!
ORA SI CHE SIAMO PROPRIO NELLA MERDA!
SUCCEDERÀ UN CASINO!
VORRÀ SAPERE TUTTO SU QUESTO.

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora