33.

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I passi di Melanie e Tyler riecheggiano in tutto il salotto.

«Ehi fratellino stavi provando a lasciare Ashley?» Tyler ride di gusto lanciandomi un occhiolino, mentre la sua ragazza si siede al mio fianco.

«È lei che mi vuole lasciare, io non ho fatto niente» alza le mani.

«Non credo che Ashley ti lascerebbe, ma tu si, da te ci si può aspettare di tutto» il suo caro fratellino gli lascia una pacca sulla spalla ridendo.

«Andiamo non è vero» passa uno sguardo tra tutti e noi facciamo finta di niente.

«Ashley non sarebbe mai partita se tu non ti fossi baciato con Vanessa» interviene Melanie.

«Lo avrebbe fatto lo stesso, perché è una persona egoista» mi fa un sorrisetto divertito.

«Hai pienamente ragione, ti ringrazio, senza di te non avrei mai capito niente della vita» gli lascio un colpo sul braccio.

«Prego è sempre un piacere aiutare persone in difficoltà come te» mi fa l'occhiolino e io non lo guardo.

«Allora riparti con noi per l'America?»

«Certamente» il mio ragazzo continua a fissare insistentemente un documentario sulle balene.
Non è una cosa normale.

Mi dirigo verso la cucina lasciando quei tre a guardare quello stupido documentario.

Apro la dispensa, prendo un pacchetto di biscotti e un succo di frutta.

«Mi dai un biscotto?» Si avvicina lentamente al mio pacchetto, glielo lascio tra le mani.

«Stanno ancora guardato quel documentario sulle balene?» Prendo un sorso del mio succo di frutta.

«Si, mi fanno troppo ridere» addenta un biscotto.

Finisco il succo e lascio il bicchiere sul lavandino.

«Riguardo al discorso di prima... Ne dovremmo parlare da soli» sorride forzatamente e continua a mangiare biscotti.

«Andiamo in camera, smettila di mangiare quei biscotti, diventerai obeso» lo prendo per un braccio cercando di trascinarlo in camera.

«Si andiamo signora obesa» mi prende in giro.

Andiamo in camera e ci sediamo sopra il letto.

«Allora da dove cominciamo?» Si tira i capelli dal nervosismo.

«Da dove vuoi.»

«Allora devo tornare in America per lavoro e quindi non ci potremmo vedere, per favore non farne una tragedia.»

«Io non posso impedirti di fare nulla, è la tua vita, è il tuo lavoro, io non c'entro nulla» gioco con le dita.

«Sei la mia ragazza è ovvio che c'entri nella mia vita.»

«Si okay, hai altro da dire?»

«Si, voglio che tu lasci le moto» mi fissa cercando di mantenere la calma.

«Stai scherzando?» Alzo le sopracciglia e lo guardo ridendo.

«Secondo te ora ho voglia di scherzare?»

«No» abbasso la testa guardando le lenzuola.

«Non voglio impedirti di fare ciò che ti piace ma non voglio nemmeno perderti, visto ciò che è successo all'ultima gara» mi abbraccia.

«Forse hai ragione, dovrei trovare qualcosa di serio da fare» inizio a piangere mentre lui mi accarezza i capelli.

«Shhh, non piangere» mi stringo di più a lui.

«Cosa posso fare di serio?» Mi stacco dalle sue braccia guardandolo negli occhi.

«Tipo dormire, quello ti riesce meglio.»

«Grazie, molto gentile da parte tua» gli tiro uno schiaffo su un braccio.

«Okay smettiamola, ogni tanto non vai nell'azienda di Evans?»

«Si ma non faccio nulla di che, a parte controllare piste in propietà di suo padre» porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Controllare in quale senso?» Si gratta il mento pensieroso.

«Suo padre è uno sponsor, basta che vai in queste piste, guardi i bambini correre e ti fai un idea di chi potrebbe avere una futura carriera» spiego brevemente.

«Ti piace come lavoro, cioè se per esempio avessi una pista tutta tua e aprissi una specie di scuola per i bambini, ti piacerebbe?»

«Si, tantissimo» sorrido come una bambina piccola.

«Allora ho trovato cosa fa per te, ma non ti dirò nulla, sarà una sorpresa» mi lascia un bacio sulle labbra.

«Andiamo prima che ci diano per dispersi» ridendo usciamo dalla stanza.

Smettiamo di ridere quando sentiamo un leggero vociferare in salotto.

Tyler, Melanie, Alan e Vanessa continuano a complottare qualcosa mentre io e il mio ragazzo vediamo tutto dal corridoio.

«Secondo te dovremmo intervenire?» Sussurra al mio orecchio.

«Shhh, voglio sentire cosa dicono.»

«Se continuano così non andranno molto avanti» dice Alan appoggiandosi allo schienale del divano.

«Prima che arrivassimo noi lui stava decidendo di lasciarla» Melanie si appoggia al suo ragazzo.

«Sarà stato solo un momento, forse stavano scherzando» Vanessa fa un sorrisetto cercando di convincere li altri tre.

«Ma stai zitto tu che te la fai con mezza popolazione maschile» Alan sospira facendo un sorrisetto falso.

«Come ti permetti!?»

«Si mi permetto con tutto il cuore.»

«Tu sei innamorato di Ashley e non glielo dici.»

Ehh?!

«Vado ad ammazzare Evans, te lo giuro» Alessandro fa per andare in salotto ma lo fermo.

«Stai zitto e fermo, voglio vedere cosa dice» sbuffa mentre continua a stare dietro di me a vedere il conflitto.

«Bada come parli Vanessa Loris che in un nano secondo ti faccio sparire dalla faccia della terra» Alan stringe la mascella e si avvicina pericolosamente a lei.

«E tu bada come parli di me.»

«Ragazzi smettiamola, potrebbero sentirci» Tyler interrompe litigata fra i due.

«Troppo tardi, abbiamo già sentito tutto, comunque spettegolate peggio delle vecchie» Alessandro entra in salotto e io mi batto uno schiaffo in faccia per la sua deficienza.

«Io non ho fatto niente» Alan alza le mani.

«Dai Evans sei l'unico che voglio prendere a botte in questa stanza» il mio ragazzo gli sorride falsamente dandogli un pacca sulla spalla.

«Non sono innamorato della tua ragazza, puoi tenertela» mi fa l'occhiolino sorridendo.

«Sei proprio un amico di merda Alan» rido sedendomi sul tappetino.

«Lo so.»

«La smettete di provarci tra di voi davanti a me, guarda che io inizio a provarci con Vanessa.»

«Ma stammi lontano razza di coglione» Vanessa si alza guardandolo male e noi altri ridiamo.

«Comunque nessuno ci sta provando con nessuno»  dico ridendo.

«Allora vi siete lasciati così scappo insieme ad Ashley?»

«Non ci provare coglione, piuttosto cercati qualcuno anche tu» abbraccio il mio ragazzo.

«Mi fate tutti schifo tutti innamorati qui, appena voi tre tornerete in America lo sappiamo tutti cosa succederà» Vanessa e Alan pronunciano queste parole mentre escono dall'attico.

Non ho capito il senso delle loro parole, non penso che succederà qualcosa, spero.
Ma non so, sento che potrebbe accadere qualsiasi cosa ma per ora siamo tutti felici e contenti quindi va bene così.

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora