Salto all'indietro dalle sue gambe dopo che Melanie ha aperto la porta.
Che disagio!«Ehm ho interrotto qualcosa per caso?»
No, figurati hai solo interrotto il bellissimo bacio tra me e Alessandro, nulla di che...
ASPETTA!?
HO DETTO BELLISSIMO...«No non hai interrotto un bel nulla, infatti lui se ne stava andando» lanciò un occhiata ad Alessandro che mi guarda stranito.
«Oh no non preoccuparti, sono venuta a dirti che ti è arrivato un pacco»
Un pacco?!
Per me?!«Oh, ehm, okay. Scendo giù?»
«No sta arrivando Tyler su con lo scatolone»
«Ashley ma cosa cavolo ti hanno portato?» spunta Tyler da dietro la porta.
«Aprilo» mi incita Melanie.
Mi sento un po' confusa, io non ho ordinato nulla e poi non è nemmeno il mio compleanno, perché questo pacco?
Mi avvicino al pacco e lo apro trovandoci dentro un peluche gigante di un orsacchiotto.
Ma perché?Trovo un bigliettino e lo apro.
«Per la mia piccola, ti amo...
A.»D'intuito mi giro verso Alessandro che ha le mani strette in pugno e la mascella serrata.
Quindi non è da parte sua?!«Uhhh Ashley ha il ragazzo!!!» Urla Melanie tutta felice.
«Chi è il fortunato? Avanti Ashley diccelo»
«Non ho nessun ragazzo e non so da parte di chi sia questo pacco» alzo le spalle.
«Lasciateci soli un secondo»
La voce di Alessandro e gelida come il ghiaccio.
Stranamente è arrabbiato.Melanie e Tyler dopo le sue parole escono velocemente chiudendo la porta e lasciandoci soli.
Lui si siede sulla mia sedia e inizia a giocare con una penna.«Dimmi che quel regalo non è da parte di Evans» tuona minaccioso.
«Credo proprio che non sia da parte sua»
«Allora chi cavolo ti ha regalato un fottuto peluche gigante con tanto di lettera con scritto "ti amo piccola"?»
«Non lo so»
Lancia la penna sulla scrivania e viene verso di me con gli occhi rossi dalla rabbia.
Ho paura.
Inizio a tremare.
Mi prende per il collo e mi mette contro la parete.
Ora mi strozza.«Forse qualcuno non l'ha ancora capito» leva la mano dal mio collo e sfiora il mio orecchio con le sue labbra.
«Nessuno ti può fare regali, a parte io»
Questo ragazzo è assurdo...Si avvicina per baciarmi ma io gli stampo uno schiaffo in pieno volto.
«Che cazzo fai?»
«Senti bello non significa che se ci siamo baciati un paio di volte divento automaticamente tua e nessuno mi deve più toccare, quindi devi darti una calmati»
«Mi tiri un altra volta uno schiavo e ti uccido» ha gli occhi rossi dalla rabbia.
Ma a me non importa.
Prendo la borsa ed esco fuori da questo manicomio.Mi dirigo verso la pista per fare qualche giro di prova.
Tutto è alla perfezione e Jo sta facendo il suo lavoro quindi lo saluto senza disturbarlo.I giri che faccio sono carichi di rabbia.
Così carichi che perdo l'equilibrio sulla moto e cado.
Cavolo!Mi alzo e rialzo anche la moto perché non ho più voglia di stare qui, mi sono rotta le scatole di tutto.
«Piccola?»
E ora da dove cazzo sbuca questo qui!
Prima sembrava che mi volesse uccidere e ora "Piccolaaa".Piccola un corno mi ha rotto le scatole.
«Che cazzo vuoi?» sbotto acida.
Mi guarda male.
Ti giuro che ti prendo a pugni finché non respiri più!«Volevo chiederti scusa per prima»
«Non ti sopporto più, mi chiedi scusa poi mi rompi le scatole e poi sempre la stessa storia. DEVI CAPIRE DUE COSE, BELLO, CHE IO NON SONO COME PENSI CHE IO SIA. QUINDI EVITA!» mi siedo per terra togliendomi il casco e mettendomi le mani nei capelli.
Sto per avere una crisi di esaurimento...«Piccola...»
Gli lanciò uno dei miei guanti in faccia.«Ancora parli, sta zitto una buona volta.»
«Anima fredda.»
«Che cavolo stai blaterando adesso?»
«Tu hai l'anima fredda. Non riesci a stare con una persona che ti fa stare bene perché tu hai paura di essere ferita»
«Tu non mi fai stare bene.»
«Non è vero, quando stai con me sei sempre molto solare, allegra e sorridi sempre con gli altri invece sei di ghiaccio.»
«Uff, ma stai zitto.»
«Ash.»
«Noi non siamo nulla.»
«Ci siamo baciati un paio di volte»
«Uff, mi hai veramente rotto le scatole.»
«Noi dobbiamo finire ciò che abbiamo iniziato.»
«Cioè?»
Faccio la finta non saperlo ma in realtà lo so benissimo di cosa parla.
Del bacio.
Gli salto addosso e lego le braccia intorno al suo collo e le gambe al suo bacino.«Andiamo a casa»
«Sei bipolare piccola» sorride sul mio collo.
«Grazie»
Mi porta fino alla sua macchina e mi fa sedere nel sedile.«Allora... Senti... Non è che potremmo provare... Cioè...»
«Non ti capisco.»
«Potremmo provare ad avere una relazione»
«Oh wow! Si... Ecco... Ehm...»
«Riparliamone un altra volta che è meglio...»
Arriviamo a casa e io mi fiondo in camera mia mettermi qualcosa di comodo e poi mi lego i capelli, in modo un po' disordinato e vado in cucina.
Lo trovo con i pantaloni della tuta bassi e senza maglietta che cerca qualcosa dentro il frigo.Cristo!
È fottutamente stupendo!Mi vede e chiude il figo e mi prede in braccio e mi fa sedere sopra la penisola della cucina e inizia a baciarmi con foga.
«Non sai cosa ti farei è dal primo momento che ci siamo visti che lo penso» soffia sulle mie labbra.
Mi mette le mani sotto la maglia e il mio corpo viene pervaso da brividi incontrollabili.«Posso?» continua a baciarmi mentre tra un bacio e l'altro mi chiede se può togliermi la maglia.
Non mi sono mai spinta così oltre con una persona.«Mhh» dico sulle sue labbra.
«Finiamola qui. Non vorrei essere così impaziente, piccola. Ma tu mi fai andare fuori di testa»
A chi lo dici...Vengo trasportata a mo' di sposa fino al divano dove ci sediamo comodamente e ordiniamo una pizza guardando un film.
Parliamo un po' dei sospetti di quel peluche e io intanto appoggio la mia testa sul suo petto, mentre lui mi accarezza i capelli.
Tra le sue braccia mi addormento.«Buona notte piccola»
«Buona notte Ale»
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Quella maledetta Audi
ChickLitIN REVISIONE. Un anima fredda che nessuno riuscirà mai a riscaldare, quella di Ashley. La vita di Ashley è incasinata e piena di cazzate, tra gare clandestine sulle moto e auto. Trova lavoro come manager in una concessionaria, più precisamente nel...