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Cerco di muovermi per scendere dal letto ma sento qualcosa di pesante sopra il mio corpo.
Apro leggermente gli occhi e vedo Alessandro con la testa poggiata sul mio petto mentre dorme beatamente.

Gli accarezzo lentamente i capelli e lo sento mugolare qualcosa.

«Svegliati o faremo tardi» mi stringe di più senza spostarsi di un millimetro.

«Amore non ho voglia di alzarmi» pronuncia con voce ancora impastata dal sonno.

«Posso almeno alzarmi?»

«No, resti qui sotto di me a farmi da cuscino» ancora mezzo addormentato alza leggermente la testa e mi lascia un bacio sulle labbra.

«Voglio svegliarmi ogni mattina con i tuoi occhi, piccola» si toglie dal mio corpo e mi lascia scendere dal letto.

Si appoggia alla testiera del letto con le braccia dietro la testa.

«Che bel pigiamino» si lecca le labbra guardando il mio pigiama di seta azzurra.

«Grazie» arrossisco.

Vado verso l'armadio e prendo dei vestiti puliti per poi andare in bagno.

Accendo la vasca, la riempio di schiuma e tolgo il pigiama.

Il calore dell'acqua mi rilassa i muscoli e mi immergo completamente sotto la schiuma.

«Dovresti imparare a chiudere la porta» il mio momento di relax mattutino viene interrotto da Alessandro appoggiato allo stipite della porta mentre mi guarda.

«Dio, mi hai fatto prendere un infarto» respiro affannosamente.

«Potresti gentilmente uscire?» Aggiungo.

«No»si lecca le labbra, si sveste e mi raggiunge in vasca.
Voglio sprofondare.

Si mette dietro di me e mi lascia un dolce bacio sul collo.

«Faremo tardi, esci subito da qui.»

«Io avevo pensato a fare ben altro...» Lo sento sorridere maliziosamente dietro di me.

Mi metto dall'altra parte della vasca e mi copro con la schiuma.

«Dai non facciamo tardi» mi attira sopra di lui e iniziamo a baciarci appassionatamente, finendo per farlo nella vasca da bagno.

Corro velocemente verso lo specchio con ancora i capelli umidi.

«Alessandro vieni immediatamente qui!» Urlo.

«Che succede, piccola?» Mi guarda stupito.

«Mi puoi asciugare i capelli con il phon?» Lo guardo con una faccina dolce.

«Va bene» prende il phone e inizia ad asciugare i miei capelli.
Ecco bravo, devi fare tutto quello che ti dico.

«Va bene?» Spegne il phon.

«Si, grazie mille» mi giro verso di lui e mi metto in punta di piedi per baciarlo.

«Nanetta» mi morde il labbro inferiore lasciandolo con uno schiocco.

«Mi metto le scarpe e andiamo» mi stacco da lui andando verso la scarpiera.
Mi infilo velocemente le scarpe da ginnastica e lo aspetto mentre si veste.

Sono trenta minuti che non esce dalla stanza e non da segni di vita.

«Sei pronto?» Sbuffo guardando l'orologio.

Siamo terribilmente in ritardo, Melanie e Tyler ci uccideranno.

«Si» esce dalla stanza con un sorriso smagliante.

Quella maledetta AudiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora