Ti svegli sul tuo letto con la più grande emicrania che hai mai avuto in un mese. È quasi come se fossi stata tu a essere ubriaca ieri.
I raggi del mattino splendono attraverso le tue sottili tende e sospiri, guardando la vista luminosa. Grazie a dio è sabato. Se solo questa emicrania sparisse.
Poi, ti rendi conto di qualcosa che aumenta il dolore alla testa dieci volte di più. Ieri avevi limonato con il tuo insegnante di matematica ─ nella stessa stanza in cui c'era tuo cugino iperprotettivo, intendiamoci.
"Beh porco cazzo," bisbigli, appoggiando un dito freddo sulle labbra. Le stesse labbra che avevano baciato il tuo insegnante. "Cazzo. Cazzo. Cazzo. CAZZO!" mormori aggressivamente.
Ricordi tutto come se il tuo cervello avesse girato un film sul posto: il tuo insegnante che ti trascinava sopra le sue gambe calde, faceva commenti sessuali, ti baciava... Il tuo viso brucia rosso. Per non parlare del fatto che ti sembra che un fastidioso gnomo da giardino ti stia martellando un martellone in testa.
Fanculo la mia emicrania.
Ma la tua emicrania non era il peggiore dei tuoi problemi a questo punto. In effetti, sembra che si stia diffondendo nella tua povera testa a causa dei tuoi problemi.
"Come cazzo dovrei affrontarlo a scuola? Oddio, si ricorderà? Porca troia ─ come farò se non si ricorda?" parli freneticamente, agitando abitualmente le braccia in preda al panico.
Cerchi di fare un respiro profondo per calmarti ma non funziona. Invece, finisci per seppellire il viso tra le mani, precipitando di nuovo sul letto.
"In realtà non voglio più andare a scuola," dici. Forse un po' troppo forte."Y/N, TI HO SENTITO BENE?" una voce urla dalla cucina. "ADORI imparare!" Jin strilla. "È successo qualcosa? Ti stanno bullizzando?"
"Cosa? No!" urli, esasperata.
"ALLORA COSA È SUCCESSO?" grida Jin.
Sospiri. Con tutte le urla che emettevi avanti e indietro, sembrava che alla fine della giornata, la gola ti avrebbe fatto male tanto quanto la testa. Alzandoti dal tuo letto, ti dirigi verso la cucina per spiegargli senza dover urlare a squarciagola.
"Y/N, tesoro, sembri malata," dice Jin non appena si gira dalla stufa, vedendo i tuoi capelli disordinati e gli occhi morti dentro.
"Emicrania," sospiri.
"Ci sono io," tuo cugino dice doverosamente mentre mette una pillola all'arancia e il porridge di riso caldo davanti a te. Si siede di fronte a te, guardando con i suoi occhi dolci mentre ingoi la pillola e inizi a mangiare la tua colazione. "Allora... cos'è successo?" ti chiede mentre finalmente ti fermi dal mangiare per prendere fiato.
"Huh?"
"Perché non vuoi andare a scuola?" Jin ripete, prendendo un tovagliolo e asciugandoti il mento bagnato.
Alzi le spalle. "Non lo so," menti. "È solo uno di quegli umori."
Jin emette un sospiro di sollievo. "Oh, solo quello? Pensavo fosse una cosa seria, Y/N! Mi hai fatto preoccupare!"
Alzi gli occhi ma sorridi. Il porridge caldo e tostato abbinato all'antidolorifico stava davvero facendo miracoli. Ti stavi già sentendo molto meglio.
"Ti preoccupi sempre, Jin" ridacchi. "Non dovrei essere preoccupata io per te? Hai letteralmente vomitato ieri sera."
"Sì, lo so. Hai fatto un brutto lavoro nel ripulirlo," ride Jin. "Grazie per il tentativo, però."
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Illegirl | pjm (Italian Translation)
Fanfictionjimin insegnante x lettore alunna ➷ - non riesce a smettere di pensare a te. la tua faccia, la tua risata, dio, perfino la tua calligrafia - a volte passa solo lunghi minuti ad ammirare la tua raffinata calligrafia nei tuoi test. conosce ogni tua si...