Ti senti di avere di nuovo sette anni, essere rimproverata dai tuoi spietati genitori nel temuto soggiorno. Una tensione così fitta che potrebbe tagliare il maledetto Monte Everest. Mentiresti a te stessa se dicessi di non aver paura. Sei fottutamente terrorizzata.
La pura trepidazione ti perseguita, si siede pesantemente su entrambe le spalle, facendo intorpidire il tuo corpo e congelare i pensieri.
Soprattutto quando Jin ha costretto te e Jimin a sedervi in ginocchio sul pavimento di legno mentre rimane sul divano a guardarvi. È intimidatorio e tu combatti l'impulso di stringerti contro il petto protettivo del tuo ragazzo.
"Da quanto tempo fate... questo?" Jin infine chiede, la sua voce fredda e seria, a differenza di qualsiasi cosa tu abbia mai sentito prima. Guarda particolarmente te, facendoti sussultare.
La pelle d'oca punteggia il tuo corpo mentre guardi nervosamente Jimin, che sorprendentemente sembra calmo. Era come se si fosse messo in sesto al ritorno di casa tua. Onestamente, ti dà quasi conforto vedere il tuo ragazzo così raccolto. Pensi che non dovresti essere così spaventata se non lo è, ma è più facile a dirsi che a farsi.
"Fare... cosa?" Risponde Jimin, inarcando le sopracciglia.
"Sai cosa intendo," sospira Jin, pizzicandosi il naso.
"Non so, limonare o stare insieme? Perché posso assicurarti, abbiamo limonato da più tempo rispetto a quando ci siamo messi insieme." Jimin scrolla le spalle con nonchalance.
La tua bocca si apre per lo shock. Non hai idea se il tuo ragazzo è un dannato idiota o se vuole morire per mano di tuo cugino.
"CHE COSA?!" Jin ruggisce, alzandosi dal divano. Il suo movimento aggressivo ti fa cadere di culo, scappando verso Jimin per proteggerti. Se non eravate fottuti prima, lo eravate adesso.
"Aspetta! Aspetta! Non ascoltare Jimin!" dici, in preda al panico. "Ci stiamo frequentando da un po' più di tre mesi, va bene?"
"Cosa? Pensavo fossero quattro!" protesta Jimin, un ghigno malizioso incastrato sulla sua faccia. È ovvio che sta scherzando. Ma c'è tempo e spazio per quello.
Ok, Jimin, ti amo e tutto il resto, ma non è questo il momento!
"OK NO, STAI ZITTO"! Jin grida, alzando le mani in testa. "Tu!" Indica aggressivamente Jimin, che alza le mani in difesa. "Dio, dimmi che non hai ancora preso il suo fiore!"
"Il mio cosa?" dici, alzandoti. Non avevi paura adesso, solo un po' arrabbiata.
"Che cazzo? No, Jin! Ha 17 anni!" Grida Jimin, improvvisamente infuriato mentre si alza e ti prende la mano. "Sai che non sono quel tipo di persona!"
Il tuo viso si aggroviglia mentre fai un passo verso tuo cugino. "Non posso credere che tu abbia davvero pensato che avessimo fatto sesso! Ho 17 anni!"
"Beh, mi è sembrato quando ho camminato in nella fottuta aula, lo sai?" Jin urla. "E se non fossi stato io? E se fosse stato il preside, eh? O un altro studente? Un altro insegnante?"
"Ci dispiace!" Jimin si scusa, sebbene la sua voce si alzi. "È stato solo un errore, va bene? Solo uno, su centinaia di altre volte!"
"COSA?!"
Metti una mano sul petto di Jimin, calmandolo. "Penso che dovresti solo... smettere di parlare..."
Senza dubbio stava peggiorando le cose.
"No, Y/N. Ovviamente, Jin non capisce quanto tu significhi per me," annuncia Jimin, stringendoti le mani intrecciate e rivolgendosi a tuo cugino.
"Senti, mi sono preso molta cura di Y/N, okay? Le ho dato l'amore che merita e tutto il trattamento giusto, lo sai? La amo Jin, la amo davvero. Solo... stai qui con me. Non so cosa farò se non approverai solo perché sono il tuo migliore amico e perché è tua cugina o perché sono il suo dannato insegnante! So che è contro le regole, ma fanculo il manuale dell'insegnante! Non mi importa nemmeno se è illegale..." Jimin si ferma, guardandoti con amore assoluto nei suoi occhi.
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Illegirl | pjm (Italian Translation)
Fanfictionjimin insegnante x lettore alunna ➷ - non riesce a smettere di pensare a te. la tua faccia, la tua risata, dio, perfino la tua calligrafia - a volte passa solo lunghi minuti ad ammirare la tua raffinata calligrafia nei tuoi test. conosce ogni tua si...