|Capitolo 1|

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Napoli,ore 14:00.

POV Alex
Finalmente siamo arrivate.
Dal finestrino della mia auto vedo la stazione e ancora non riesco a realizzare tutto ciò che sta per accadere.
È bastata una data ed un biglietto per rendermi la persona più felice al mondo.
Io e mia madre scendiamo dall'auto,ci dirigiamo verso l'entrata e ,quando è il momento di andare, salutiamo mio padre che si era proposto di accompagnarci in stazione a causa dell'eccessivo numero di valigie.
Arriviamo al binario ma ci tocca aspettare un bel po' a causa del ritardo del treno.
Ho sempre odiato tutto ciò: le stazioni mi hanno sempre dato un senso di tristezza e come se non bastasse,odio aspettare per qualsiasi cosa,ancor di più se si tratta del mio sogno.
Nel frattempo decido di inviare un messaggio alla mia migliore amica,Cloe,anche lei in partenza da Pontedera per lo stesso motivo.
La mia mente si perde nei pensieri: dopo una lunghissima ed interminabile attesa finalmente ci saremmo viste per la prima volta.
Lei è stata la mia ancora di salvezza,con lei condivido tutto,ma la mia felicità era dovuta ancor di più alla consapevolezza del fatto che stavo per realizzare,con lei, questa esperienza.
Mi immagino come sarà girare per Milano contando le ore che ci dividono dal nostro sogno.
Come saranno le ore di fila,l'adrenalina dell'attimo prima di entrare,il momento in cui inizieremo a cantare le loro canzoni e quello in cui ci ritroveremo sotto al palco ad urlare il loro nome.
I miei pensieri furono fermati da un rumore improvviso e da una voce meccanica che annunciava l'arrivo del nostro treno.

"Finalmente si parte" gridò mia madre in tono sarcastico.

La verità è che a lei non piaceva molto tutta la situazione ma aveva sempre messo la mia felicità prima di qualsiasi altra cosa e il fatto di avermi voluto accompagnare ne era l'ennesima prova.

"Dai mamma,Milano ti piacerà" dico con un tono euforico."E ti piaceranno anche loro" aggiungo con una faccia maliziosa.

Mia madre si limitò a sorridermi per poi prendere i bagagli e salire sul treno.

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Il volume elevato delle cuffiette mi fecero sobbalzare dal mio sonnellino.
Vidi mia madre gesticorale e muovere le labbra,come se volesse dirmi qualcosa ma non riuscivo a sentirla a causa del volume alto proveniente dalle cuffie, che decisi di togliere.

"Ma buongiorno dormigliona. Grazie mille per la compagnia" disse in modo ironico.

La guardai in modo interrogativo.

"Guarda fuori dal finestrino" aggiunse lei.
Tutto ciò che riuscivo a vedere era quella che sembrava una stazione.

Ancora stordita dal sonno non riuscivo a capire dove fossimo esattamente,ma prima che io potessi farneticare qualsiasi cosa la voce meccanica si fece sentire di nuovo:

"Il treno in partenza da Napoli è in arrivo alla stazione di Milano Centrale".

Non potevo credere a ciò che stavo sentendo.
Erano passate 4 ore senza che me ne accorgessi e finalmente eravamo arrivate nel posto in cui avrei lasciato un pezzo di cuore.

Scendiamo dal treno,recuperiamo i bagagli e ci dirigiamo verso l'uscita della stazione.

La prima cosa che faccio è fermarmi poco distante da un bar in cui mia madre era andata a prendere qualcosa da mangiare per entrambe,nel mentre scrivo un messaggio a Cloe in modo tale da sapere dove fosse.

Prendo il cellulare e compongo il suo numero ma prima che potessi fare qualsiasi altra cosa alzai lo sguardo rimanendo incredula di ciò che avevo appena visto...

¿Vivir por un sueño o soñar para vivir?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora