|Capitolo 18|

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POV Christopher

Io ed Alex siamo ad una distanza pericolosa.

I nostri nasi si sfiorano mentre le nostri mani si incrociano.

Muoio dalla voglia di baciarla.

È tutto così perfetto.

Mi avvicino ancora un po' ma mentre le nostre labbra stanno per sfiorarsi sento la porta della terrazza aprirsi.

"Ragazzi,voi non potete stare qui" dice una delle hostess mentre ci invita ad uscire.

Sapevo che qualcuno avrebbe rovinato questo momento.

Come ci aveva trovato se eravamo stati così cauti?

"Chiediamo scusa,non ne eravamo al corrente" dice Alex uscendo da quel posto.

Mi limito a seguirla per poi entrare in ascensore.

Tra noi due cala un silenzio imbarazzante e vedo la ragazzina accanto a me torturarsi le dita dal nervosismo.

"Non succederà nulla,Alex,l'hostess non era incazzata" dico per tranquillizzarla.

"Non è per l'hostess Christopher." dice con tono serio.

"E allora cosa c'è?" dico avvicinandomi a lei.

"Christopher..." dice ma poi si blocca.

"Lascia stare,non è importante." aggiunge per poi uscire dall'ascensore oramai con le porte aperte.

Avrei voluto sapere cosa avesse ma mi limitai a guardarla allontanarsi, fino a vederla scomparire dalla mia vista.

Avevo una brutta sensazione e questa cosa mi preoccupava e non poco.

Decido di rientrare in camera cercando di fare meno rumore possibile ma prima che io possa raggiungerla vedo Joel venirmi incontro in preda al panico.

"CHRISTOPHER,ERICK,IO NON..." cerca di spiegare.

"Joel che succede?"chiedo senza ricevere risposte.

Mi fiondo nella nostra camera dove vedo Erick in preda ad una crisi.

Stava delirando, muoveva le gambe a scatti ed aveva ruotato gli occhi per poi chiuderli.

Era una delle scene più brutte della mia vita,non sapevo cosa fare.

"Ragazzi ma cosa sono queste urla?" chiede Richard entrando in camera.

"Oh cazzo,Erick. Ma cosa è successo Chris?" chiede componendo il numero dell'ambulanza.

"Richard io non lo so,non ero in camera." dico guardando Erick che continuava a delirare sotto i nostri occhi.

Veniamo interrotti dalla voce di un infermiere dall'altra parte del telefono.

"Abbiamo bisogno urgente di aiuto; il mio amico è in preda ad una sorta di crisi,non sappiamo cosa sia,fate presto per favore." dice Richard per poi dirgli il nome dell'hotel e staccare la chiamata.

"Joel prendi un asciugamano e bagnalo con acqua gelata,velocee" urla Richard al messicano che agisce in maniera più veloce possibile.

"E Zabdiel dove cazzo è?" chiede Richard cercando una soluzione nell'attesa dell'ambulanza. "Neanche lui è in camera" continua.

"Con Erick in questo stato tu pensi a Zabdiel?" dico incazzato.

"Tieni Richard" interrompe Joel mentre gli porge l'asciugamano che lo appoggia sulla fronte di Erick che aveva smesso di agitarsi.

Provo a chiamare Zabdiel ma ha il cellulare staccato.

Dopo svariati minuti sentiamo l'ambulanza arrivare ed un dottore e un infermiere farsi spazio nella nostra camera.

Ci chiedono di uscire per poter visitare Erick.

"Ragazzi,potete entrare" ci dice uno dei due dopo quasi 5 minuti.

Erick dormiva ma gli avevano messo una flebo.

"Che cosa è successo dottore?" chiedo preoccupato.

"Non sappiamo cosa sia stato probabilmente una convulsione febbrile complessa." spiega gesticolando.

"Adesso gli abbiamo dato un calmante in flebo perché non può assumere nulla per via orale." dice indicando tutti gli arnesi accanto ad Erick. "Dormirà per parecchio tempo,non lasciatelo solo,nel caso dovesse succedere di nuovo chiamateci subito." aggiunge infine per poi raccogliere le proprie cose.

Li accompagno alla porta e quando la apro mi ritrovo Alex davanti.

"Ragazzi ma cosa succede?" chiede Alex precipitandosi nella stanza.

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POV Graice

Vengo svegliata dal mio telefono che squilla insistentemente.

3 chiamate perse da Christopher ,3 da Alex ed un messaggio da un numero sconosciuto.

Mi giro e vedo Zabdiel dormire accanto a me.

È così tenero.

Mi distolgo dai miei pensieri e recupero il telefono che continua a squillare senza sosta.

Mi dirigo verso il balcone di casa mia per non svegliare Zabdiel e rispondo alla chiamata.

"Graice,dove sei?" mi dice Alex dall'altra parte del telefono con voce tremante.

"Sono le tre del mattino ed ho ancora la febbre,Alex,dove vuoi che sia?! Rispondo scocciata. "Ma è tutto ok?" chiedo sentendola preocupata.

"Alex,Erick sta male" risponde con voce rotta. "I ragazzi l'hanno trovato in preda ad una sorta di crisi. Per favore,vieni" aggiunge piangendo.

"Alex,cosa stai dicendo?" chiedo in preda al panico.

"Arrivo subito,non muovetevi dalla sua camera." dico per poi staccare e precipitarmi dentro.

"ZABDIEL,ZABDIEL SVEGLIATI" urlo scuotendo il ragazzo sul letto.

"Amore ma cosa succede?" chiede ancora mezzo addormentato.

"Zabdiel,Erick sta male. I ragazzi hanno provato a chiamarti ma hai il cellulare staccato. Dobbiamo raggiungerli subito" gli dico mentre prendo una felpa ed un paio di shorts a caso.

Vedo Zabdiel scattare dal letto ed infilarsi la felpa e le scarpe che aveva tolto,probabilmente, prima di addormentarsi.

"Dai andiamo" gli dico.

In due secondi siamo fuori dall'appartamento e ci dirigiamo verso l'hotel.

Zabdiel era visibilmente nervoso.

"So dovesse succedergli qualcosa non me lo perdonerei mai" dice con occhi lucidi.

"Andrà tutto bene,Zabdiel" gli dico prendendo per mano.

In meno di dieci minuti arriviamo all'hotel e ci fiondiamo in camera di Erick dove troviamo tutti i ragazzi accompagnati da Alex che piangeva tra le braccia di Chris.

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