|Capitolo 17|

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POV Zabdiel

Quella che stavo per fare era letteralmente una follia ma preferivo agire piuttosto che avere un rimorso a vita.

È quasi l'una di notte e facendo attenzione a non svegliare Richard,prendo una felpa ed esco dalla nostra stanza.

Mi dirigo verso l'uscita dell'hotel quando ad un certo punto vengo bloccato per un braccio.

"Cosa ci fai qui a quest'ora Zabdiel?" chiede Christopher cercando di fare meno rumore possibile.

"Cosa ci faccio io?" chiedo a voce alta. "Cosa ci fai tu qui." dico poi abbassando il volume.

"Te l'ho chiesto prima io." Ribatte l'ecuatoriano mentre mi teneva fermo per un braccio.

"Sto andando da Graice,non mi chiedere spiegazioni perché non te ne darò." rispondo staccandomi dalla presa. "Adesso tocca a te" dico incrociando le braccia.

"Sto aspettando Alex" dice guardandosi intorno assicurandosi di non essere sentito da nessuno.

"Christopher" lo chiamo portando la sua attenzione su di me. "Non una parola con nessuno" gli dico con tono serio.

"Vale lo stesso anche per te." dice.

"Segreto tra fratelli?" aggiunge.

"Segreto tra fratelli." dico per poi allontanarmi.

Mezz'ora dopo

Camminavo,camminavo e ricamminavo con il navigatore acceso per cercare casa di Graice.

Finalmente arrivo ad un incrocio dove vi era affissa l'insegna "Via Goffredo Mameli".

"Sei arrivato a destinazione." dice la voce robitica del mio cellulare.

Entro in un palazzo aperto e,dopo vari piani,trovo la porta di casa sua che riconosco grazie ad un etichetta attaccata su quest'ultima.

Busso alla porta con la speranza di non aver fatto una gaffe.

Dopo vari secondi la porta si apre e compare lei.

Aveva una felpa lunga che le arrivava alle ginocchia,una coda disordinata ed un paio di occhiali che le incorniciavano il viso.

Aveva il volto pallido e stanco eppure era bellissima.

"Sorpresaaaa" urlo io.

"Shh che svegli tutto il vicinato." Mi ammonisce facendomi segno di abbassare la voce. "Dai entra" aggiunge facendomi entrare e chiudendo la porta alle nostre spalle.

"Che cosa ci fai qui Zabdiel?" chiede curiosa.

"Non mi andava di lasciarti sola" rispondo abbassando lo sguardo.

Mi avvicino e d'istinto la abbraccio.

La abbraccio forte,rimanendo in quella posizione per molto.

"Zabdiel se non ti stacchi rischi di ammalarti anche tu" mi dice ironica.

Come se in quel momento mi importasse qualcosa.

Faccio spallucce per poi posizionarmi sul letto,proprio di fronte a lei.

"Alex mi ha detto che anche Erick non sta bene." dice cercando di aggiustare quella sorta di codino che aveva in testa.

Era così disordinata in quel momento,eppure non riuscivo a staccare gli occhi da lei.

"Già" rispondo sconfortato. "Però la cosa positiva è che dovremmo rimanere qui ancora per un po'." affermo poi con faccia maliziosa.

"Ahh,benissimo" aggiunge scocciata.

"Che c'è? Non ti fa piacere?" Chiedo facendo labbruccio.

"Ah,Zabdiel de Jesus,come devo fare con te." dice fiondandosi tra le mie braccia tanto da farmi cadere all'indietro sul letto.

Me la ritrovo poco distante da me.
Corpi attaccati. Cuore contro cuore. Labbra che quasi si sfiorano.

Si alza di scatto.

"Guardiamo un film oppure devi andare?" chiede cercando di distrarsi da ciò che era appena successo.

"Non sono venuto fin qua solo per dirti che Erick non sta bene" dico ironico.

Decidiamo di guardare una serie su netflix ma non eravamo neanche a metà film quando guardando Graice mi rendo conto che si era addormentata sul mio petto.

Le lascio un bacio sulla fronte bollente,cercando di non svegliarla.

Spengo la tv per poi coprire i nostri corpi con un lenzuolo che si trovava ai nostri piedi.

La stringo ancora di più a me come se avessi paura che potesse andare via da un momento all'altro.

Non volevo niente altro in quel momento.

Tutto attorno era come scomparso.

C'eravamo solo io e lei.

Appoggio la testa sul cuscino e cado in un sonno profondo.

~~~~~~~~~~~~~~

Ore 01:10 hall dell'hotel.

POV Alex

Christopher mi aveva dato appuntamento tra 10 minuti nella hall dell'hotel ed io ne avevo subito approfittato.

Prendo una delle felpe a caso che trovo su una sedia ed esco dalla stanza cercando di non svegliare Sophie e Cloe.

Chiudo la porta alle mie spalle e mi dirigo nel luogo dell'incontro.

La mia mente viene offuscata per un paio di minuti da un grande senso di colpa al solo pensiero che Cloe avrebbe potuto essere al mio posto.

Ma questa poteva essere anche la mia occasione e non potevo sempre mettere la felicità degli altri prima della mia.

L'ascensore si apre illuminando per poco il buio della hall dell'hotel.

"Non dire niente,vieni con me" sento dire da qualcuno che mi prende la mano.

In due secondi mi ritrovo di nuovo in uno degli ascensori.

"Christopher ma dove stiamo andando?" chiedo al ragazzo affianco a me.

"Lo vedrai" dice premendo uno degli ultimi pulsanti dell'ascensore.

Arriviamo a destinazione e l'ascensore si apre mostrando davanti a noi solamente una porta socchiusa.

Christopher apre la porta assicurandosi di non fare rumore.

Ci ritroviamo su una terrazza bellissima con una vista mozzafiato.

Mi avvicino alle ringhiere di quel posto fantastico.

Respiro l'aria pulita della notte.

Sembrava tutto un sogno.

"Allora,ti piace?" chiede Christopher abbracciandomi da dietro.

Al suo tocco la mia pelle aveva iniziato a tremare ed il mio cuore sembrava potesse uscirmi dal petto da un momento all'altro.

"Stai tremando,hai freddo niña?" mi chiede l'ecuatoriano.

"Nono,tranquillo" dico girandomi verso di lui.

In quel momento la mia testa finisce sul suo petto e le sue mani dai miei fianchi si spostano sui miei capelli.

Riuscivo ad ascoltare il battito del suo cuore aumentare sempre di più in sintonia con il mio.

"Sei speciale Christopher" dico spezzando il silenzio tra noi due.

Christopher scioglie l'abbraccia per poi poggiare la sua fronte sulla mia.

I nostri nasi si sfiorano mentre le nostri mani si incrociano.

Sentivo l'ansia prendere posto in ogni parte del mio corpo.

Non avevo mai pensato di provare sensazioni simili,tantomeno pensavo di provarle con lui.

Ero qui,in questo posto fantastico ed ero con Christopher Veléz,uno dei miei idoli.

Tutto questo era una bellissima realtà o si sarebbe rivelata una triste bugia?

¿Vivir por un sueño o soñar para vivir?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora